Chesley. Di nuovo.
Ricominciamo la vecchia vita.
Gabriel sfortunatamente è tornato insopportabile come è sempre stato.
Sono stati meravigliosi quei giorni in cui non ricordava una mazza, eppure era felice quando passava del tempo insieme a me.
Ora se ne pente ovviamente di ciò che abbiamo fatto giorni fa.
Vado in classe con le cuffiette stavolta e mi siedo al solito banco.
«Buongiorno» dico all'antipatico.
«Ei» fa un piccolo sorriso.
Finto.
Che è quel "ei" detto in tono freddo.
«Il ghiaccio è meno freddo di te» sussurro.
«Lo sai che è un complimento, per me?»
Non gli rispondo. Non ho più voglia di discutere con cose senza senso, e soprattutto con questo tizio qui.
Non voglio perdere tempo con delle persone stronze come lui, tanto anche se lo offendo le mie parole gli scivolano addosso come l'acqua.
Lo vedo triste oggi.
Cos'ha?
Gli è successo qualcosa di grave? Spero di no.Gabriel
Oggi mi sento parecchio strano, non so cosa c'ho.
Mi sono visto allo specchio stamattina e avevo una faccia triste ma non lo ero per niente.
Forse un po' lo sono, so che la sto trattando di merda.
Perché si, mi rendo conto che la sto trattando in quel modo, la tratto sempre male.
Ma non è sempre colpa mia, anche lei mi tratta male.
"Solo dopo che lo fai tu" mi ricorda la coscienza.
Una volta ogni tanto compare questa qui a confondermi le idee.
Ok, è colpa mia. Sempre.
Gabriel è fatto così.
È stronzo, forse antipatico ma sono sempre stato me stesso, nel bene e nel male anche se sbaglio il novantanove percento del mio tempo in qualsiasi posto con tutti. Specialmente con Esmeralda, lei non merita essere trattata così, deve farmi cambiare in un modo o nell'altro ma non sarò certamente io a farle capire qualcosa su di me, quando si tratta di queste piccole cose, che infondo piccole non sono.
«Mi stai ascoltando?» mi riporta alla vita terrena lei.
«Sto ripetendo le stesse cose da un po'» sbuffa.
Dovrei pur cominciare io a cambiare altrimenti lei non può farlo da sola.
«Scusami...piccola» balbetto.
Gabriel che balbetta con una ragazza?
Adesso si.
Con lei tutto è possibile.
«E se non volessi perdonarti?»
Diventa seria.
So che mi perdonerà ugualmente, anche se non dovrebbe mai farlo.
Non voglio più usarla per i miei sporchi giochetti.
Voglio cambiare il presente e il futuro.
Non posso continuare a trattare male tutti quelli che incontro, sennò rimarrò solo a vita facendo così.