Esmeralda
Ha due giorni che vomito e non so se è stato quel bicchiere di non so cosa a creare questo effetto dentro il mio stomaco. Gabriel pensa che sia stata la droga ma non penso che lo è, prima di tutto dovrei essere strana, poi mi dovrei sentire tipo ubriaca e con il mal di testa, quindi, è solo tempo perso. Io la penso così.
Poi ognuno di noi la pensa diversamente su tutto.
«Dovremmo fare la spesa, anzi, se vuoi dopo ti accompagno a fare shopping» affaccia dalla porta Gabriel già pronto per uscire.
Shopping? Gabriel che mi chiede di uscire con lui per fare delle cose?
Ha sbattuto la testa stanotte?
«E quando avevi intenzione di dirmelo?» gli scherzo un po' e mi fa una smorfia ridicola.
Vado di corsa sopra e mi preparo al volo dico a me stessa.
Infatti, dopo circa dieci minuti ero già pronta.
«Andiamo Mademoiselle?» si inchina davanti a me.
«Ma certo Monsieur» scatto a ridere come una matta.
Andiamo in macchina e si incammina.
Arriviamo al supermercato finalmente.Gabriel
Tutto il giorno a girare per negozi, eppure non mi sono stancato per niente.
Ho appena scoperto il mio hobby preferito. Shopping con Esmeralda.
Voglio farla ridere più che posso, fino allo sfinimento, deve essere sempre allegra quando è in mia compagnia.
Né io né lei dobbiamo pensare alle cose negative che ci circondano durante l'arco della giornata.
«Qualche sera di queste ti porto a ballare» le sorrido.
«Va bene» è allegra.
Idea.
«Anzi, ti ci porto adesso» giro la curva a sinistra.
Ho trovato un posto dove non c'è nessuno e decido di fermarmi qui e stare da solo con lei.