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La festa è iniziata alla grande.
Ovviamente sono più che ironico, penso si era già capito.
Esmeralda non c'è e ne approfitto per ore sere un bicchiere di vodka alla pesca.
Appena la intravedo, ne prendo due.
Mi si struscia una ragazza bionda con capelli molto lunghi e mi fa cadere i bicchieri di sopra.
«Ma ci vedi?» grido.
Per un attimo tutti si fermano, ma due seco di dopo ricominciano, sono già tutti mezzi fatti o ubriachi.
Corro subito in bagno a sciacquare la maglietta visto che non ho il cambio.

Esmeralda
Mi sono già bevuta un po' di tutto.
La testa gira ma non troppo.
«Ei, ti va di giocare?» mi invita una ragazza.
Non so di cosa si tratta ma accetto e mi siedo a cerchio con loro.
Un ragazzo bruno e con il ciuffo mi squadra dalla testa ai piedi.
Poi commenta con «Giochiamo al gioco della bottiglia».
Io sbuffo.
È un po' annoiante, ma ho l'alcool in testa e sarà divertente stasera.
Gabriel si starà scopando qualcuna visto che non ho idea di dove sia.
La ragazza comincia a farla girare ed esce quel ragazzo.
Subito dopo esco io.
«Cosa bisogna fare?» chiedo mentre rido in continuazione.
Una ragazza con i capelli rossi dice parole insensate, le uniche parole che riesco a capire con «togliti la maglia».
Annuisco ma resto immobile.
«Dai su, toglila così andiamo avanti» dice un'altra ragazza.
Non so chi siano queste persone.
Me la tolgo e mi alzo.
«Dove vai? Non è ancora finito il gioco» urla la ragazza di prima.
Ritorno da loro con una bottiglia di vodka liscia e qualche bicchiere con una risata poco isterica.
Mentre il gioco continua ognuno di noi si beve un bicchierino.
Tocca di nuovo a quel ragazzo e poi me, rido al solo pensiero che per puro caso tocca nuovamente a noi due.
Perfetto.
«Siediti sopra di me e baciami con passione» suggerisce e gli altri attorno sono d'accordo.
Involontariamente le mie gambe mi portano da lui.
Mi ci siedo sopra e lo guardo.
«Baciami» ordina.
«Non bacio gli sconosciuti. Dimmi almeno come ti chiami» e rido per ciò che dico.
«Mi chiamo Thomas, con la mutolina»
«Va bene Thomas con la mutolina».
Gli metto le mani sul viso e lo bacio.
Il mio bacino comincia a muoversi da solo, ed io non so cosa sto facendo.
Il bacio sta durando, me ne sono appena accorta perché gli altri fanno più rumore del solito. Ma decido di non smettere.
«Piccola, dovresti smetterla, prima che...» lo interrompo.
«Shhh» e lo bacio.
Mi apro gli occhi e vedo Gabriel.
Perché non vuole baciarmi?
È come mai mi ha chiamata piccola?
Non lo fa quasi mai adesso.
Non mi ama più?
Perché voleva fermarsi?
E va bene, almeno l'ultimo bacio.
Rido. Rido più di prima.

io prima di te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora