É San valentino.
Penso che sia la festa di ogni cretino, che sa di essere tradito ma festeggia ugualmente.
È così.
Siamo io e Gabriel.
Mi tradisce e poi vuole che io lo perdoni.
Ma col punto che lo faccio.
Messaggio.
«Eii, ci vediamo sotto casa tua alle 16:30»
Bene eh, sono quasi le quindici ed io vengo informata adesso.
Ci metterò troppo tempo per prepararmi.
«Non possiamo fare domani? Oppure più tardi?»
Ma a chi sto rispondendo?
Gabriel?
Nah non ci credo proprio.
Questo è Daniel. Sicuro.
«16:30. Puntuale ;)»
Okk.
Ma non voglio rovinarmi la sorpresa.
Ma non seguite mai il mio gesto.
So bene che sto sbagliando e che sicuramente me ne pentirò amaramente.
E che rima.
***
Sono pronta e un minuto in anticipo.
Strano per una come me che è sempre in ritardo.
Forse la fretta per vedere chi è.
O forse perché non vedo l'ora di uscire di casa.
Suonano il campanello e faccio un enorme respiro profondo.
Respira.
Respira.
Respira Esmeralda.
È solo questione di qualche secondo dopodiché posso prendermi tutta l'aria che voglio fuori.
Apro la porta e...
Cosa?
OMG.
No vabbè.
Non credo ai miei occhi.
Sto sognando.
Datemi un pizzicotto.
Datemi anche uno schiaffo se è possibile.
Ma fate qualcosa.
Vedo dei palloncini a forma di cuori davanti la porta.
Per dirla tutta sono tre a sinistra e altri tre a destra.
Sono rosa e rossi, ovviamente colori invertiti.
C'è una lettera sotto i miei piedi.
“Aprimi”
Faccio come mi viene detto.
Nella prima pagina c'è un cuore grande sempre in rosso con una freccia che indica di girare il foglio.
Un pagina intera di scritta.
Dovrei leggere o strapparla, bucare i palloncini e chiudermi in casa?
Vorrei fare la seconda opzione ma me ne pentirei subito.||Mi dispiace essere così come sono.
Mi dispiace aver sempre paura. Mi dispiace essere debole. Mi dispiace diventare triste per delle sciocchezze e mi dispiace rendere triste te. Perdonami se sono diventato dipendete dal tuo sorriso e dalle tue parole dolci, scusa se non riesco più a farne a meno. Scusami anche per altre mille cose.
Scusami se ho preferito scriverlo che dirtelo, ma non è facile dirti che sei diventata il senso di ogni mio giorno.
Scusami se ti passo davanti incrociando malapena i tuoi occhi;
il fatto è che vorrei correre ad abbracciarti, ma non posso.
Scusa se non voglio avere altre persone al mio fianco se non te.
E scusami se è così difficile starmi accanto.
Mi dispiace.
Mi dispiace di essere un grandissimo errore.
Perdonami se puoi e ti prego, amami anche se sono fatto così dannatamente male.
È che forse ti voglio talmente tanto
da avere una paura fottuta
e scusami
se non sono abbastanza
se sono un paranoico di merda
se parlo troppo poco
se scrivo troppo,
scusami
ma voglio viverti,
stasera
domani
e il giorno dopo ancora
così
fino a quando
mi vorrai
con te.||Perdono solo se questa persona...
Ed ecco che spunta lui.
L'uomo che non avrei pensato che fosse.
L'uomo in giacca e cravatta.
L'uomo tutto elegante per me.
L'uomo che forse si sia pentito di tutto ciò che ha fatto.
L'uomo che forse mi ama, o forme mi odia.
Gabriel.
Lui è così.
Prima sbaglia e poi si pente ma d'altronde lo sono anch'io.
Nessuno nasce imparato su tutto, ognuno di noi sbaglia sempre, anche con la persona che amiamo più al mondo. Anche con i genitori, compagni, fratelli, sorelle...
Ma la vera domanda è
«Ti sei veramente pentito di ciò che hai fatto?»
Lo guardo impaurita.
Ma non perché ho paura di lui ma di come può reagire, di aver organizzato tutto e poi di mandare tutto all'aria. È fatto così. O tutto o niente. O bianco o nero. O dentro o fuori.
«Non starei qui. Quindi si, sono veramente pentito di averlo fatto con quella donna anziché con te» ha le lacrime agli occhi.
Ma quanto è tenero?
No, ferma Esmeralda.
E se lo fa per farsi perdonare è ricominciare daccapo come sempre?
Se lo fa per prenderti in giro come al solito e poi ridere di te con gli amici?
«Non mi stai prendendo in giro?» chiedo automaticamente.
«Certo che no. Io ti amo e per te, ora come ora, farei qualsiasi cosa a costo di averti solo per me»
Che romantico.
Lo abbraccio.
Spero che questo momento duri per troppo tempo.
Voglio vederlo sempre così, felice, ma allo stesso tempo insieme a me.
Insieme alla donna che ama con tutto se stesso.
Penso che noi siamo così.
Litighiamo ma alla fine riusciamo a trovare un punto d'incontro. In qualsiasi situazione.
O almeno, penso che lo siamo.
Lo abbraccio in modo da farci sentire tutto il mio calore e il mio affetto verso i suoi confronti.Gabriel
Sono veramente pentito di quello che ho fatto.
Di quello che le ho causato e mi dispiace.
Mi dispiace di averla fatta soffrire giorno dopo giorno e di non esserci con lei quando aveva più bisogno di me.
Le ho scritto tutto ciò che provo alle cinque di mattina, mi sono svegliato apposta per lei, per farle una bellissima sorpresa è di renderla finalmente felice per me.
Sapevo di amarla ma non fino a questo punto.
Non voglio più tradirla, non voglio farla soffrire e poi obbligarla in un certo senso di andare da Daniel e sfogarsi con lui.
Magari adesso lo farà con me.
Non più con altri.
Ed è così che deve andare ogni giorno. Invece non è mai stato così.
«Entri dentro? Sai, fa freddo» cerca di riscaldarsi le mani.
Prendo tutto ciò che c'è fuori e lo trascinò dentro casa, in modo da poterle rimanere un ricordo di questo bellissimo giorno.
«Ti è piaciuto?» sorrido.
Indica con la testa un ''si'' ed io l'abbraccio stretta a me.