«Voglio farlo» le dico.
Lei mi sorride come se fosse ubriaca.
Se non fossi stato con lei penserei di si.
Le metto una mano sotto la maglietta e la tocco velocemente.
Piglia e fa un orgasmo.
Ammazza.
Le tocco la parte più delicata del corpo.
Finiamo per farlo e alla fine ci stendiamo entrambi sul letto a pancia in su.
«Scusa, non avrei dovuto dirtelo. Non so che mi è preso» diventa rossa come un peperone.
«Non preoccuparti piccola» le dico.
Ci stendiamo e ci addormentiamo in macchina.
Esmeralda
Apro gli occhi e mi ritrovo nuda dentro una macchina con Gabriel.
Ora ricordo, devo avvisare immediatamente mia madre.
"Buongiorno" poi metto una faccina e clicco invio, dopodiché posso il cellulare e mi metto sopra di lui in modo da svegliarlo.
«Ei piccola» fa tra uno sbadiglio e l'altro.
«Come hai passato la notte?» chiedo.
«Benissimo» dico e corro fuori dalla macchina.
Comincio a vomitare per un po'.
«Sei uscita nuda» si blocca e mi vede, poi aggiunge «Ti aiuto ma mettiti questa» mi porge la sua maglietta.
Mi pulisco per bene.
«Abbiamo bevuto ieri sera?» mi vengono i dubbi.
«Per niente, abbiamo soltanto ballato e alla fine ti ho portata qui» mi abbraccia.
«Ho freddo» mi fa entrare e mi riscalda.
«Stai bene adesso?» si preoccupa sul serio.
«Certo che sto bene, o almeno per adesso si» gli sorrido.
Potrà pur essere più stronzo di qualsiasi essere umano sulla faccia della terra, ma l'unica cosa che lo rende veramente unico è che nonostante tutto a me ci tiene.
