22

272 13 2
                                    

Gabriel
Non posso credere che Esmeralda abbia letto tutto ciò che le ho dedicato, anche se non sa che le ho scritto io per lei. Non se lo può neanche immaginare.
«Quindi ti piace il testo?» chiedo.
«Si molto»
Non so se abbiamo fatto pace giorni fa ma lo spero, altrimenti con me sarebbe fredda, no?
Sfortunatamente suona la campanella e dobbiamo finire il nostro discorso.
Magari ne cominceremo un altro, spero.
«Mi hai perdonato?»
Perché dico le cose senza pensare minimamente a ciò che potrei causare?
«Se mi prometti che non mi hai toccata allora si» sbuffa.
«E va bene, ti ho detto questo perché in quel momento mi hai fatto arrabbiare. Ma giuro che non mi approfitto di te mentre dormi, non ne avrei il coraggio»
È la verità.
«Perché ti comporti in questo modo?» mi guarda confusa.
«Sono fatto così. Nessuno può cambiarmi» sorrido falsamente.
«Questo non è un vero e proprio sorriso. Stai fingendo»
Come fa a capire?
Esmeralda adesso si preoccupa per me?
«Si sbagli, piccola» schiaccio l'occhio.
Ecco che arriva la prof di latino.
Devo far finta di sentirmi male oppure andarmene via di fretta a fumare?
O almeno far finta di accendere una sigaretta.
Voglio far qualcosa di diverso, magari mi scopo una tizia a scuola.
Ovviamente scherzo, però non sarebbe male...penso sia più eccitante come cosa.
La professoressa ordina di prendere i nostri quaderni e di scrivere tutto quello che detta.
«Scrivi tu per me?» chiedo gentilmente.
«Io dovrei scrivere due quaderni? Te sei fuori per caso?» urla sottovoce.
Quant'è simpatica sta ragazza.
Oddio.
Ho detto simpatica, giusto?
Non penso che ho detto altro.
Lo dirò sempre, io non mi innamoro.
Sarò single a vita.
Gabriel single, che bello.


Esmeralda
Questo è matto se pensa che io scrivo un quaderno in più solo per fargli un favore.
Sarei chiamata semplicemente 'secchiona' oppure chissà con quale nome mi descriveranno.
Dopo due pagine e mezzo di latino, la campanella suona.
Chiamo Daniel e lui si mette ad urlare, insieme a lui anche la professoressa.
«Che cosa sta facendo, signorino» urla lei.
«Ho mal di testa, stavo solo cercando di farmelo passare in un modo o nell'altro» sbuffa.
Penso sia vero, anche se non mi convince affatto.

io prima di te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora