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Esmeralda
Il problema non è sopportare il dolore. Il problema è fingere di non averlo.
Non posso convivere con il dolore che ho dentro, anche perché rischierei di perdere il bimbo per colpa mia.
Gabriel adesso mi odia in un certo senso.
Daniel non vuole saperne sicuramente nulla se mi ha messa incinta o meno.
A volte mi complico la vita inutilmente.
Mi ripeto nella mia testolina.
Ricevo un messaggio.
Daniel: "Quindi saresti incinta?"
Come lo ha saputo?
Ma certo, sicuramente l'ha detto quell'altro coglione.
"Si ma non dire nulla in giro"
"Non dirò nulla tranquilla. Gabriel mi ha picchiato"
Non me ne frega nulla se ti ha picchiato, chiaro?
Non gli rispondo nemmeno.
C'è mia madre che mi chiama dall'altra parte e poso il cellulare sul comodino.
«Mamma, mi dispiace veramente tanto non avertelo detto prima»
«Non importa un granché, vorrei solo sapere com'è successo»
«Sappiamo tutti come nascono i bambini» lei scatta a ridere.
Menomale che non mi chiede chi è il padre.
Se fosse di Daniel lei sarebbe più che contenta.
Se invece fosse di Gabriel si infurierebbe il doppio con me.
Penso anche il triplo.
Per adesso butto via questo pensiero.
Mangio qualche fetta di pane con la mia amatissima Nutella.
C'è una bella giornata.
Andrò a fare una passeggiata mattutina.
Farà bene al bimbo, dice mia madre.
Boh crediamola.
Mentre cammino penso che il mio bimbo crescerà come me, senza un padre che gli dia la giusta quantità d'affetto che merita.
Sarò una madre buona e naturalmente mi toccherà da fare anche da parte.
Bella cosa.
Ovviamente è ironica la cosa.

io prima di te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora