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Gabriel
Vedo una ragazza seduta sopra a uno.
All'inizio non ci faccio molto caso, ma quando pian piano mi avvicino sempre di più noto delle somiglianze di qualcuno che conosco.
Magari mi sbaglio, non saprei.
Può anche essere vero.
Quando riesco a capire, i nervi iniziano a salire sempre di più.
Esmeralda che mi fa le corna?
Esmeralda che si comporta in questo modo?
«Togliti da lui è andiamo a casa subito» urlo.
Lei ride.
«Stiamo solo giocando, togliti dai piedi coso»
«Per prima cosa, coso lo dici a tuo padre e seconda cosa è la mia ragazza».
O almeno lo era fino a poco fa.
Cazzo!!!
La prendo per un braccio e la sollevo piano, anche se sono incazzato di brutto cerco sempre di mantenere la calma il più possibile.
Ha bevuto.
«Chi cazzo la fatta ubriacare?» aggiungo.
Nessuno risponde, tranne una ragazza bionda. La ragazza di prima.
«È stata tutta opera mia, l'ho fatto apposta a rovesciarti i bicchieri addosso in modo tale da vedere questa scena. E sai perché?»
«Sentiamo cosa ho da dirmi adesso» sbuffo.
«Non hai pagato tutto il conto di mia sorella al negozio»
Io mi incazzo.
«Se non fosse stata per quelpa troia di tua sorella che mi è saltata addosso, avrei pagato senz'altro».
Prendo in braccio Esmeralda e la porto fuori.
Sì è addormentata, fortunatamente.
Non le voglio nascondere nulla, ma si arrabbierà troppo.
Lei ha fatto i suoi errori stasera, io li ho fatti in passato e mi ha perdonato, quindi per stasera è finita così.
La prossima volta la lascerò là, e ciò che avrebbe fatto ne avrebbe pagato lei le conseguenze.
Dopodiché sarei fuggito altrove.
Ora che noto bene, non ha la maglietta, cazzo.
Io non ho il cambio e la mia maglietta puzza di vodka.
Pazienza, le darò la mia.
Per fortuna che non ho bevuto.
La porto a casa mia.
Quando finalmente arrivo la faccio coricare delicatamente sul letto.
Le levo le scarpe e la mia meglietta.
Ne prendo una pulita e la cambio.
Mi è cresciuta un'altra bimba adesso.

io prima di te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora