My Hero Academia x Reader ITA (Richieste Chiuse)

Hagakure Toru x Reader ITA

Oggi era il giorno delle foto di classe e [Nome] corse a tutta velocità verso la stanza della sua amica Hagakure Toru. Con in mano la propria copia della foto di classe bussò alla porta.

-"Toru apri, sono io!" non ottenne alcuna risposta, provò ad aprire la porta che fortunatamente non era chiusa a chiave. Entrò nella stanza, tutto era in ordine, non c'era niente di strano. Si guardò intorno, in cerca della sua amica.

-"Toru, sei qui?" stava per andarsene ma ecco che la porta del bagno si aprì ed uscirono una camicetta e una gonna che fluttuavano.

-"Eccoti!"

-"Ciao [Nome]! Che ci fai qui?"

[Nome] agitò la foto che aveva in mano.

-"Volevo farti vedere la mia foto di classe!"

A quelle parole Hagakure afferrò la foto e la studiò. [Nome] guardava la foto sospesa in aria di fronte ai vestiti dell'amica.

-"Come stai bene! Hai davvero un bel sorriso!" [Nome] arrossì al complimento e si guardò intorno.

-"Ok, adesso è il tuo turno. Dove hai messo la tua foto?"

Hagakure si avvicinò al comodino accanto al letto, -"Perché vuoi vederla?" chiese con aria scontenta mentre prendeva la foto. Ignorando le parole dell'amica, [Nome] la afferrò e la guardò. Ritraeva tutti i 20 ragazzi uniti in un unico gruppo, cercò l'amica e la trovò, era in mezzo alla ragazza rana e al ragazzo con la coda.

-"Eccoti!" esclamò [Nome], Hakagure si sedette sul letto e sospirò. [Nome] si sedette vicino a lei, aveva capito che qualcosa non andava.

-"Cos'hai?" le chiese mentre tentava di accarezzarle la guancia.

-"Come sono venuta?" chiese Hagakure. La sua domanda colse [Nome] di sorpresa.

-"Ehm... Beh..." iniziò a dire.

-"Hai visto?" si intromise la ragazza, -"Io stessa non so come sono in realtà."

A quelle parole [Nome] iniziò a rendersi conto di quale disagio provasse la sua amica invisibile. Aveva sempre ritenuto la sua Unicità come una delle più divertenti, ti permetteva di andare in giro dove e quando volevi oppure di fare una marea di scherzi, nessuno poteva avere da ridire, perché nessuno poteva vedere che eri stato tu. Già, solo in quel momento [Nome] capì che non solo gli altri non potevano vedere la sua amica, ma Hagakure stessa non poteva vedersi. Provò in quel momento una profonda tristezza per lei, ma decise che era suo dovere tentare di tirarla su di morale.

-"Ti ricordi quella volta che non volevo uscire dalla mia stanza perché avevo provato a tingermi i capelli per conto mio? Ricordi il risultato? Dovetti andare in giro con i capelli viola!" Hagakure iniziò a ridere nel ricordare quei giorni imbarazzanti di [Nome].

[Nome] allungò la mano ed iniziò a toccare il viso dell'amica.

-"Cosa fai?" chiese Hagakure con tono sospettoso.

[Nome] chiuse gli occhi -"Cerco di immaginare come è il tuo vero aspetto." Passò la mano sul suo naso, occhi, bocca, capelli cercando di mettere a fuoco un'immagine.

-"Allora?" chiese l'amica speranzosa.

[Nome] rimase in silenzio, non era così facile come credeva. Gli ritornò alla mente quando Hagakure mangiò un panino con marmellata così in fretta che si sporcò la bocca, questo ricordo fece nascere un'idea folle nella sua testa. Afferrò la mano dell'amica e si alzò.

-"Vieni con me!" esclamò entusiasta e senza prestare attenzione alle domande della ragazza iniziò a correre per i corridoi della scuola. Entrò nell'aula di arte e chiuse la porta a chiave.

-"Che ti prende [Nome]?" chiese Hagakure, ma [Nome] non la stette a sentire, aprì un barattolo di vernice e ci infilò la mano dell'amica.

-"Che fai!?" urlò la ragazza tirandosi indietro, [Nome] rimase a guardare la mano dell'amica sporca di vernice ed ora visibile.

-"Guarda la tua mano!"

Hagakure fissò la sua mano e anche se era invisibile, [Nome] scommise che sul suo volto c'era un'espressione di pura sorpresa. Senza perdere tempo aprì altri barattoli di vernice ed afferrò un pennello.

-"Che vuoi fare?" chiese Hagakure. [Nome] iniziò a passare il colore sul braccio dell'amica.

-"In questo modo possiamo farci un'idea di come sei realmente." e continuò a dipingere l'amica, vedendo con piacere che iniziava a prendere forma. Mano mano che il colore veniva passato sulla sua pelle, [Nome] si domandava quale aspetto potesse avere la sua amica Hagakure Toru.