Tamaki Amajiki x Reader ITA

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Richiesta da unapiccolaotaku. Spero che ti piaccia!

-"Mamma mia!" esclamò a bassa voce [Nome Cognome]. -"Mi ci vuole un'ora solo per capire cosa fare!"

L'intera classe fissava la lavagna dove il professore aveva appena finito di scrivere un complicatissimo problema di matematica. [Nome] fissava le numerose formule e incognite.

-"Bene, chi vuole venire a risolverlo?" chiese il professore.

[Nome] chinò lo sguardo e iniziò a scrivere su un foglio, fingendo di essere indaffarata. Come era prevedibile, nessuno si fece avanti.

-"Non tutti insieme!" esclamò il professore divertito. -"Allora decido io..."

Tutti gli studenti trattennero il respiro, ognuno timoroso di sentire il proprio nome. Dopo averli guardati uno ad uno, il professore fece la sua scelta.

-"Tamaki Amajiki, vieni tu!"

Tutti tirarono un sospiro di sollievo, [Nome] invece si voltò verso il mal capitato, seduto all'ultima fila, un ragazzo molto timido e con poca autostima. Sembrava spaventato ancor prima di alzarsi. La ragazza allora alzò la mano.

-"Posso farlo io?" chiese al professore.

-"Mi dispiace, ma avrebbe dovuto dirlo prima." le rispose il docente.

La ragazza incrociò le braccia preoccupata, intanto Amajiki si era alzato e si stava avvicinando alla lavagna. Quando passò vicino al suo banco, [Nome] gli strinse un braccio in segno di incoraggiamento. Il ragazzo prese il gesso e guardò la lavagna. [Nome] sentì alcune risatine alle sue spalle, si voltò di scatto.

-"Non cominciate! Finitela!" disse a bassa voce. 

Intanto Amajiki continuava a leggere, ma non scriveva nulla. "È troppo nervoso!" capii [Nome]. "Stai tranquillo! Puoi farcela!" avrebbe voluto dirgli.

-"Non lo sa fare!" commentò qualcuno suscitando qualche risata.

-"Allora Amajiki?" chiese il professore, ignorando gli altri studenti.

Il ragazzo iniziò a scrivere qualcosa, ma il gesso si spezzò e gli sfuggì di mano. Gli altri ragazzi  iniziarono a ridere.

-"Fatela finita!" sbottò [Nome], ma non accennarono a farlo. Perfino il professore ridacchiava per la situazione. Amajiki era rosso in faccia per la vergogna e corse fuori.

-"Aspetta!" gridarono [Nome] e Mirio Togato alzandosi in piedi. 

-"Fermi voi due!" li ammonì il professore.

Togato esitò per un istante, mentre [Nome] si diresse verso la porta, ma prima di uscire lanciò un'occhiataccia ai ragazzi che ancora ridevano. Rincorse Amajiki per i corridoi della scuola e lo vide entrare nel bagno dei ragazzi, dove entrò senza esitare. Camminò per le varie porte fermandosi di fronte a una in particolare, dove sentiva qualcuno che piangeva dall'altra parte. Bussò leggermente.

-"Tamaki, sei lì?" chiese anche se sapeva già la risposta. Il ragazzo non le rispose, continuando a piangere. -"Mi fai entrare per favore?" inaspettatamente sentì la serratura scattare. [Nome] allora aprì la porta e vide il ragazzo in lacrime, senza dire una parola lo abbracciò e lo lasciò sfogare con la testa sulla sua spalla. Quando si calmò e i singhiozzi andavano mano mano a scemare, gli asciugò gli occhi con un fazzoletto.

-"Non piangere!" gli disse. -"Non ne vale la pena, sono dei cretini!" Amajiki rimase in silenzio, ma non piangeva più. -"Dopo la scuola, io, te e Mirio ce ne andiamo al parco, va bene?" di nuovo non ottenne alcuna risposta. -"Torniamo in classe dai..."

My Hero Academia x Reader ITA (Richieste Chiuse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora