Richiesta da AstridSky13. Spero che ti piaccia!
-"[Nome], questa volta l'hai combinata grossa!"
Era la prima volta che [Nome Cognome] vedeva i suoi genitori così arrabbiati ed iniziò a preoccuparsi.
-"Che cosa ho fatto?"
Sua madre tirò fuori un foglio e glielo porse. -"La tua professoressa ci ha convocato a scuola e ci ha fatto vedere questo."
La ragazza, incuriosita, lo dispiegò e vide il disegno quasi ultimato di un demone. Non le ci volle molto per riconoscere la propria creazione e ricordare lo spiacevole episodio di quella mattina: la lezione era estremamente noiosa e così le venne la "brillante idea" di disegnare qualcosa per ingannare il tempo. La matita sembrava dotata di vita propria e in pochi minuti, senza quasi rendersene conto, creò quella creatura. Era molto orgogliosa del proprio lavoro, ma un suo compagno di classe la colse sul fatto e, allarmato, informò la professoressa. Il foglio le fu subito sequestrato e, dopo essere stata rimproverata davanti a tutti, fu cacciata fuori dall'aula.
-"Tutto questo putiferio per un disegno..." iniziò a dire lei. -"Cosa c'è di grave?"
-"Nulla, se ciò che disegnassi non prendesse vita." le ricordò suo padre. -"Insomma [Nome], perché non ti limiti a disegnare delle cose normali?"
La ragazza sapeva la risposta, ma era consapevole che non sarebbe stato meglio se avesse tenuto la bocca chiusa. Dato che la sua Unicità le permetteva di dare vita a ciò che disegnava, le sembrava uno spreco impiegarla in qualcosa di già esistente; per questo motivo si dilettava a disegnare creature fantastiche e misteriose.
Il suo era solo un passatempo che tuttavia aveva sempre spaventato chi le stava intorno proprio per la scelta dei soggetti.
La sua Unicità si manifestò per la prima volta all'asilo dopo aver disegnato un cane, il quale prese vita tra lo stupore delle maestre e degli altri bambini. Ricordava quell'episodio con molto piacere e ogni volta non poteva fare a meno di riderci sopra: il disegno di allora, infatti, non somigliava affatto a un cane, bensì a un essere vivente non ancora identificato. Da quel momento si impegnò duramente per migliorare e quindi sfruttare al massimo il proprio potere.
-"[Nome], non voglio che questa storia si ripeta, è chiaro?"
Alla ragazza non restò altro da fare se non chinare il capo e promettere solennemente che non avrebbe mai più disegnato durante le lezioni.
La discussione con i suoi genitori era ancora impressa nella sua mente, rendendo ancora più difficile prestare attenzione a quella noiosissima lezione. L'avevano, forse inconsapevolmente, ferita: credevano davvero che fosse così irresponsabile? Conosceva bene la propria Unicità e non si sarebbe mai permessa di dare vita a quel demone, perché però erano tutti convinti del contrario?
Si sforzò di mettere da parte, almeno per un po', tutti i brutti pensieri e fu solo allora che si accorse che gli occhi di tutti i suoi compagni di classe erano puntati su di lei. Inizialmente credette che fosse solo una sua impressione, ma presto si rese conto che la stavano effettivamente fissando.
"Che hanno da guardare!?" pensò infastidita. Quella situazione non prometteva niente di buono e ne ebbe la conferma quando si accorse che la professoressa aveva smesso di parlare e che anche lei, serissima, la stava guardando.
A quella scoperta [Cognome] impallidì e capì subito di essere nei guai fino al collo.
-"Dunque [Cognome], sai rispondere alla mia domanda, sì o no?"
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My Hero Academia x Reader ITA (Richieste Chiuse)
FanficRaccolta di piccole storie (oneshot) ambientate nell'universo di "Boku No Hero Academia" di Kōhei Horikoshi . Il personaggio principale di ognuna è colui/colei che legge. (Richieste Chiuse)