Visto che Jason ha l'allenamento con la squadra di calcio insieme a Derek, vengo accompagnata a casa con la macchina di Sam. "Vuoi fermarti da me?" le domando non appena accosta "Mi piacerebbe, ma mio padre mi ha chiesto se posso badare a Matt, visto che sia lui che mia madre sono al lavoro" alza le spalle e annuisco allungandomi per baciarle la guancia "A domani". Metto le chiavi nella serratura e tolgo le scarpe vedendo il pavimento lucido, mamma deve aver fatto le faccende domestiche "Mamma, sono a casa!" esclamo dirigendomi verso le scale "Derek?" domanda dalla cucina e mi raggiunge con uno strofinaccio tra le mani "Non so a che ore torna a casa. Non mi ha detto nulla" salgo le scale sentendo il suo sguardo bruciarmi la schiena. So a cosa sta pensando, vorrebbe che io e Derek ci parlassimo come fratello e sorella, ma non potrà mai accadere: Derek è il tipo di ragazzo che odio con tutta me stessa, orgoglioso, presuntuoso, esuberante e mi fermo con i pregi. Vi lascio immaginare i difetti. Mi chiudo in camera prendendo i libri dallo zaino e li metto sopra la scrivania. Mi cambio i vestiti indossando una tuta grigia e mi metto a studiare letteratura, una materia che, sinceramente, amo con tutta me stessa. È interessante studiare la storia dei più grandi scrittori e poeti del passato, sapere i loro pensieri e perché scrivevano, e altre cose del genere.
Finiti tutti i compiti mi alzo dalla sedia scricchiolante e mi distendo sul letto vedendo che ho mezz'ora libera prima che la cena sia pronta. Prendo il cellulare andando sul sito della scuola, più precisamente nella parte più amata dagli studenti: il gossip del giornalino online. A chi non interessano le storie piccanti tra gli insegnanti o tra gli studenti? Esempi banali certo, visto che in questa categoria si scrive di tutto e di più. Leggo lo scoop del giorno, nulla di poi così tanto interessante, sempre i migliori auguri per le squadre che cominceranno i campionati fra poche settimane. Mi sono ritrovata più di una foto dove io e Jason siamo mano nella mano e il mio livello di imbarazzo era al massimo leggendo i commenti delle ragazze che si occupano del giornalino. Per non parlare poi dei commenti scritti sotto gli articoli delle ragazze attratte da Jason. Io mi fido ciecamente di lui e so che non le guarda nemmeno. Ogni volta che siamo io e lui il resto del mondo non esiste. Lo amo, non ci posso fare niente. Non vedo l'ora che sia sabato. Sento un grido di mia sorella provenire dal corridoio e allarmata mi alzo uscendo da camera mia. Mi tranquillizzo vedendo Derek che la fa girare in aria intorno al corridoio facendola ridere in modo rumoroso. Guardo la mia fotocopia più giovane sorridere fra le braccia del nostro fratellastro. Magari avessi avuto io un'accoglienza simile con lui. Certo, non mi piacerebbe essere fatta girare in aria, ma almeno essere considerata in modo migliore rispetto a come si comporta quotidianamente con me. Non ero contenta di lasciare mio padre, anche se non ci siamo trasferiti in un altro stato ma nella stessa città, ma avrei lasciato lo stesso una parte di me. Tra i miei genitori le cose non sono mai state rose e fiori, ricordo le urla delle loro litigate che mi perforavano i timpani. È stato un bene un po' per tutti quanti. Conoscevo Benjamin, il nuovo compagno di mia madre, prima di trasferirmi in questa casa, ma non suo figlio. Mamma era entusiasta mentre portava gli scatoloni dentro la casa, al contrario di me che ero rimasta triste dall'accoglienza di Derek: ha guardato tutti con i suoi occhi profondi, dentro i quali c'era una tempesta in arrivo. Non ci ha rivolto parola ed è uscito di casa urtandomi volontariamente, nonostante fosse ora di cena. È tornato a casa a tarda sera ignorando i rimproveri di Benjamin e si è chiuso in camera mandandomi a quel paese quando gli ho chiesto cos'aveva che non andava. Preparo la tavola per tutti e sento la porta di casa aprirsi. Benjamin ci raggiunge togliendosi la cravatta e la giacca mettendole sulla sedia e mi sorride, avvicinandosi poi a mia mamma per baciarla. Non ho mai approvato a pieno la loro relazione, fino a qualche anno fa ero abituata a vedere mia madre stare abbracciata a mio papà, non al padre di colui che dovrebbe essere il mio fratellastro. Distolgo lo sguardo mettendo i bicchieri in tavola e Benjamin comincia a chiederci come abbiamo passato la giornata e altre domande di questo genere. Di lui ho sempre apprezzato il fatto che abbia fatto tornare il sorriso sul volto di mia madre e che, nonostante la poca forza di volontà di suo figlio, cerchi sempre di far funzionare le cose in questa casa nel miglior modo possibile. Benjamin chiama Derek e Kate a tavola, i quali ci raggiungono mano nella mano. Ecco cosa invidio di mia sorella, il rapporto che ha con Derek. Certe volte vorrei essere io al suo posto. "Come sono andate le selezioni, Derek?" domanda Benjamin portando l'attenzione di tutti su di lui "Bene, credo. Abbiamo trovato degli attaccanti e alcuni difensori, ma c'è molto da lavorare". "Sono sicuro che arriverete di nuovo primi nel campionato". Ammiro di Benjamin anche il fatto che vada fiero di suo figlio, probabilmente perché non sa a pieno cosa fa lui nella sua vita privata. Proprio per niente. "Sai già cosa metterti per sabato?" domanda mamma e annuisco "Sì, tranquilla". "Esci?" domanda curioso Benjamin. "Sì, con Jason. Ha detto che mi vuole portare in un ristorante" alzo le spalle sentendo un mormorio appartenente alla persona seduta di fronte a me. Mia madre e Benjamin stravedono per Jason e ne sono contenta. Solo a Sam non piace e non ne capisco il motivo. "Che hai detto?" domando a Derek, voglio proprio sentire il suo commento "Nulla che ti interessi". "Ti conviene che sia la verità". "Altrimenti, che mi fai?". "Non mettermi alla prova" digrigno i denti, perché ogni volta deve finire così?... "Sto tremando di paura" alza gli occhi al cielo e, quando apro bocca per ribattere, Benjamin si intromette fermando la lite in fase di svolgimento. Io e il ragazzo seduto di fronte a me continuiamo a tenere gli occhi puntati sui piatti vuoti di fronte a noi evitando di parlare nelle conversazioni tra i nostri genitori. Quando finalmente posso, mi alzo da tavola con la scusa di andarmi a lavare. Entro nel bagno che, purtroppo, condivido con Derek e non rimango sorpresa vedendo le sue cose sparpagliate per il pavimento. Sbuffo mettendole in ordine e finalmente posso lavarmi tranquillamente. Mi copro con un accappatoio e asciugo i capelli con il phon. Quando apro la porta sobbalzo vedendo un muro di fronte a me, un muro di nome Derek "Ce l'hai fatta a uscire" borbotta spingendomi fuori e chiudendomi la porta in faccia. Prendo un respiro profondo calmandomi e mi cambio in camera indossando il pigiama e mi infilo sotto le coperte scrivendo a Jason una risposta al suo messaggio.
Io: Derek ha detto che sono andate bene le selezioni e l'allenamento. È stato pesante?
Jason: Abbastanza, ma non troppo... che hai fatto tu?
Io: Studiato, come di consuetudine
Jason: Divertente, insomma
Io: Guarda che i letterari non sono noiosi
Jason: Se lo dici tu... vado a dormire che sono stanco. Ti spiace?
Io: No, tranquillo, ti capisco. Notte Jason, ti amo
Jason: Ti amo anch'io
E con un sorriso stampato in faccia spengo il cellulare e chiudo gli occhi portando le coperte fin sotto al naso immergendomi nel mondo dei sogni.
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Uno sbaglio da commettere insieme
Teen FictionAshley Evans è una ragazza di diciassette anni come tutte le altre proveniente da Atlantic City, nel New Jersey, e crede di avere una vita perfetta con un ragazzo perfetto, Jason Miller. Ma cosa accadrebbe se un giorno il suo odiato fratellastro De...