"Allora cara Ashley, avevi già pensato a qualcosa?" domanda Elizabeth continuando a spostare delle grucce che sostengono dei vestiti di questo negozio. "Avevo ipotizzato a dei pantaloni e ad una camicetta". Lei sospira tra i denti scuotendo la testa facendo poi una smorfia "Non è il genere di festa che ti immagini con i palloncini e bevande analcoliche accompagnate da una fontana di cioccolata" dice sospirando prima di continuare "ci vuole qualcosa di audace se non vuoi che il tuo ragazzo finisca nelle grinfie di ragazze agguerrite nel rapire ragazzi". Mi afferra la mano portandomi fuori da questo negozio e passiamo in rassegna tutti quelli che ci capitano a tiro. Avete presente lo shopping che si vede nei film, dove le ragazze aprono le tende dei camerini ogni cinque secondi e ridono dandosi alla pazza gioia sperperando i soldi dei genitori? Beh, immaginatevi tutto il contrario. Il risparmio in questo centro commerciale non esiste e nemmeno la mia taglia a quanto sembra, la ricerca del vestito si rivelerà impossibile se continuiamo di questo passo. "Provati questo" esclama Eli sventolandomi davanti agli occhi un vestito tutto pizzo e niente tessuto "Con questo altro che tenermi buono Derek, mi ammazzerà" borbotto scuotendo la testa. "Abbiamo guardato quasi tutti i negozi Ash, questo è l'ultimo se escludiamo quelli di bambini e i ristoranti" si appoggia al manichino accanto a lei sospirando "Cerchiamo ancora, qualcosa ci sarà" replico anche se la mia speranza si trova sotto terra. "Questo?" domanda mostrandomi un abitino con le paillettes argentate con le maniche lunghe e una scollatura non molto grande sulla schiena. "Lo provo" dico alzando le spalle e mi dirigo nei camerini. Lo indosso e mi mostro a Elizabeth "Non sarà un po' corto?" domando vedendo che arriva poco sopra la metà coscia. "È perfetto per te Ash, fidati! Poi ti posso prestare dei tacchi neri, porti il 38 se non sbaglio" dice emozionata, annuisco e mi arrendo comprando questo vestito. "Al trucco e ai capelli ci penso io" parla lei prendendomi a braccetto "Come vuoi tu" alzo le mani affidandomi a lei "Abbiamo finito?" continuo poi, mi guarda ridacchiando e ci fermiamo davanti ad un negozio di biancheria intima "Allora, fino a che punto sei arrivata con Derek?" domanda maliziosa, arrossisco impulsivamente dandole un pugno sulla spalla "Ma cosa vai a pensare?!" esclamo spingendola fuori dal negozio "Eddai Ash, non dirmi che non hai notato quanta tensione sessuale c'è fra di voi?" mi da delle gomitate sul fianco, prendo un respiro profondo preparandomi a sussurrarle ciò che non le avrei mai detto "Non sono ancora sicura di volerlo fare Elizabeth, cerca di capirmi" dico vergognandomi di me stessa, sorride mettendomi la mano sulla spalla "Quando lo sarai fammi sapere che ti darò qualche consiglio. In tal caso, ti serve qualcos'altro?" domanda portandomi fuori da questo negozio e mi sento subito meglio. Non ce l'avrei mai fatta ad andare alla cassa per pagare chissà quale strambo completino di pizzo.. già, non è da me.
Raggiungiamo i ragazzi al Central Park e li chiamiamo per sapere bene in che zona si trovano, di fronte ad una fontana. Appena arrivo mi acciglio vedendo Derek fumare una sigaretta con Matt e non ne capisco il motivo, il suo sguardo è serio mentre parla con suo cugino a spalle ricurve. "Hey ragazzi, tutto bene?" domanda Elizabeth accortasi anche lei delle loro facce. "Sì, certo. Vuoi?" domanda Matt sviando l'argomento offrendole di fare un tiro con la sigaretta. Lei accetta e Derek ne approfitta per avvicinarsi abbracciandomi per le spalle "Hai trovato il vestito?" domanda allungando la mano verso il sacchetto che nascondo prontamente dietro la mia schiena "Sii paziente" gli afferro la mano appoggiando la testa sulla sua spalla. Mi guarda sorridendo prima di baciarmi piano e dolcemente, sorrido anch'io allontanandomi dopo poco vedendo che cominciano a scendere dei fiocchi di neve attorno a noi, ormai la neve ha raggiunto New York da qualche giorno. "Sembri stanca.. vuoi tornare in hotel?" domanda Derek guardandomi dritto negli occhi immergendosi nei miei così come io faccio con i suoi "Se non ti dispiace". Annuisce, butta a terra la sigaretta e salutiamo i suoi cugini camminando poi lentamente verso l'hotel. "Posso farti una domanda?". "Spara" risponde mettendo un braccio attorno alle mie spalle "Di cosa stavate parlando tu e Matt? Ti ho visto preoccupato". Rimane un attimo in silenzio facendo ricomparire quella faccia irrequieta "Nulla di importante.. voleva un consiglio con la sua ragazza visto che poco fa hanno litigato". Non mi guarda nemmeno gli occhi mentre parla, cosa che non è da lui. "Ed è venuto a chiederlo a te? Il ragazzo con la mente più contorta del mondo?" domando cercando di smorzare la tensione e sembra che ci riesca, a vedere il suo sguardo da sfida che punta contro il mio tenendosi pronto sulla difensiva "La mia testa è perfettamente in ordine. L'unica che fa pensieri strani sei tu". Probabilmente illude alla scorsa sera quando gli ho detto di coprirsi. Roteo gli occhi scuotendo la testa capendo che devo finirla qui. Ma c'è lo stesso qualcosa che non mi quadra. Matt, da quello che so, è sempre stato un ragazzo che ci sa fare con le ragazze in qualsiasi situazione si trovasse. A pensarci è da un po' di tempo che Derek si comporta stranamente: è sempre lo stesso, ma qualche volta lo becco con lo sguardo spento e pensieroso. Mi fermo davanti all'entrata dell'hotel costringendolo a fare lo stesso "Se ci fosse qualcosa che non andasse per il verso giusto me lo diresti, vero?". Si limita ad annuire e mi afferra il volto con entrambe le mani scostandomi dei capelli dal viso "Certo Ash, non ti nasconderei mai nulla, lo sai" mi stampa un breve bacio sulle labbra prima di continuare "Perché questa domanda?". Prendo un respiro profondo prendendogli una mano e intreccio le nostre dita prima di parlare "È che ti vedo strano.. non so se è una mia impressione, ma ti vedo sempre triste, quasi, pensieroso e preoccupato. Sembra che tu voglia stare solo, quasi come se io ti stessi dando fastidio". Mi guarda confuso, serra la mascella prima di stringermi la mano e portarmi nell'ascensore. Appena le porte si chiudono e cominciamo a salire, lui preme un bottone e ferma l'ascensore, in pochi secondi mi ritrovo le sue labbra che passionali baciano le mie quasi a volermi togliere il fiato, le sue mani si posano sui miei fianchi e mi spinge contro la parete dell'ascensore. Seguo i movimenti delle sue labbra che bisognose si muovono con irruenza e dolcezza allo stesso tempo. Si stacca solo quando i nostri respiri non esistono più, posa la fronte sulla mia accarezzandomi una guancia "E questo.. per cos'era?" sussurro temendo di rovinare questo momento che sembra perfetto, dove non esistono problemi o oppressioni che ci portiamo dietro tutto il giorno. "Avevo voglia di baciarti per toglierti quell'espressione dal viso. Non devi più temere una cosa simile, non vorrò mai stare solo, perché voglio te al mio fianco, nessuno potrà mai prendere il tuo posto nel mio cuore perché nessuno sarà mai come te. Prometti che non dubiterai mai di questo" dice tutto questo portando una mia mano sopra il suo cuore che batte all'impazzata, ancora più veloce del mio. Rischio seriamente di sciogliermi qui di fronte a lui per quanto le sue parole mie abbiano colpita squarciandomi il petto per raggiungere il mio cuore per entrarvi. "V-va bene.. lo prometto" sono le uniche parole che mi escono e mi sento tremendamente stupida per non essere riuscita a formulare una frase di senso compiuto. Sorride alzando il volto per posare le labbra sulla mia fronte, fa ripartire l'ascensore mentre io cerco ancora di capire quello che ho dentro di me, un miscuglio di emozioni le une diverse dalle altre. Possibile che queste emozioni siano il sentimento che inizia con la "a"? Tutto quello che provo con Derek e che ho provato fino ad adesso non sono nemmeno paragonabili a ciò che sentivo con Jason, è sicuramente qualcosa di più forte e tutto questo mi spaventa, anche perché non so cosa lui senta veramente per me. Forse dovrei smetterla di andare in paranoia, o rischio di non riuscire a godermi i momenti che passo con il mio ragazzo, e non sono pochi.
STAI LEGGENDO
Uno sbaglio da commettere insieme
Teen FictionAshley Evans è una ragazza di diciassette anni come tutte le altre proveniente da Atlantic City, nel New Jersey, e crede di avere una vita perfetta con un ragazzo perfetto, Jason Miller. Ma cosa accadrebbe se un giorno il suo odiato fratellastro De...