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Mi blocco sui miei stessi passi perplessa su cosa devo fare anche questa volta, da quando Christine è arrivata non ha fatto altro che ronzare attorno a Derek, ma oggi sono in due. L'Ape Regina Christine deve aver fatto amicizia con l'altra Ape Regina Rose, quindi mi sembra ovvio che si siano alleate per farmi impazzire. Le vedo mentre mi aspettano continuando a tastare quante più volte possibile il petto e le braccia di Derek, il quale cerca di scrollarsele di dosso ogni volta senza riuscirci, questo è il loro mestiere e sono abituate a sedurre ragazzi per farli cadere ai loro piedi. A che scopo poi? Se lo dividono fra di loro? "Che devo fare ora?" dico disperata alla mia migliore amica, guarda anche lei attentamente la scena che si svolge a pochi metri da noi "La scorsa volta la scusa del cane ha funzionato". "Rose sa che non abbiamo cani". "Dì che Kate è ammalata e che ha bisogno di voi". "Mia madre salterebbe il lavoro pur di non farmi perdere le lezioni al posto di lasciarmi a casa a curare mia sorella e questo lo sanno entrambe" mi mordo il labbro inferiore e poi mi viene l'illuminazione "Christine pensa che lui sia fidanzato, ma non sa che sono io". "E Rose pensa che non stia con nessuno" mi ferma prima che io possa far funzionare il mio cervello, la lampadina immaginaria sopra la mia testa si spegne come il mio umore "Potrei fingere di stare male oppure.." vengo fermata da Luke che corre in soccorso mio e del mio ragazzo, raggiunge le vipere e le manda via. Perché con me non basta così poco? Mi avvicino a loro "Che le hai detto?" gli domando decidendo di usare questa proposta per il futuro "Siete fortunate che l'allenatrice delle cheerleaders voleva parlare con Rose e ovviamente Christine la segue dovunque". Problema non risolto, torneranno presto all'attacco. Di bene in meglio.

Spalanco la porta di casa gettando lo zaino a terra e lascio lì accanto le scarpe fradice e il giubbotto, grondante d'acqua. Perché sono bagnata da cima a fondo? Semplice, Derek e io oggi siamo andati in moto, ma lui aveva gli allenamenti e ho perso l'autobus giusto qualche minuto prima che cominciasse a piovere. Avevo preso la strada verso casa camminando abbastanza velocemente, anche se non pioveva più di tanto. Il vero problema è stato quando una macchina bianca è passata sopra una grande pozzanghera e l'acqua mi ha presa da cima a fondo lasciandomi senza parole. Solo quando ho visto la persona alla guida non sono rimasta molto stupita da ciò, chi poteva essere se non Christine accompagnata da Rose? Non so il perché, ma ho il presentimento che fino alla consegna del diploma mi staranno entrambe attorno infastidendomi come meglio riescono e per ora ci stanno riuscendo, per poco non mi mettevo a rincorrerle come una pazza. La parte ragionevole di me, però, ha pensato bene che più restavo sotto la pioggia, più avevo il rischio di ammalarmi. Forse era proprio questo il loro scopo, lasciarmi a casa così loro possono passare più tempo con Derek. Corro in bagno e riscaldo l'acqua della doccia, mi spoglio entrandoci poi scaldandomi immediatamente. Quando ho finito di lavarmi esco dalla doccia coperta da un asciugamano, alzo lo sguardo verso lo specchio e starnutisco due volte: sono riuscite nel loro intento. Mi asciugo e mi cambio, poi accendo il computer entrando nel sito della scuola, più precisamente nel giornalino dei gossip: in prima pagina ci sono Rose e Christine e vari commenti sull'amicizia che sta nascendo su loro due, leggo anche qualche accenno al mio nome e sorvolo sui dettagli, è chiaro che mi vogliono fuori. Le pagine seguenti sono solo su loro due, più in particolare sulla nuova arrivata che sta incuriosendo la maggior parte del popolo maschile della scuola, e la storia ormai va avanti da una settimana. Non ce la faccio più a vederla di fronte a me, spengo il computer e scendo in cucina inviando un messaggio a Sam, la quale mi risponde dicendomi che ha già letto il giornale online. Mi preparo una tazza di tè caldo e sento la porta d'ingresso aprirsi, poi la voce di Derek. "Hey, sei qui" sussurra appoggiando le mani sui miei fianchi sotto la felpa, sussulto sentendo quanto sono fredde e mi allontano con uno scatto "Giù le zampe, uomo di ghiaccio" lo guardo torvo stringendo la tazza fra le mani, ride appoggiandosi al tavolo di fronte a me "Come mai ti sei cambiata?". "Ma non ti sei beccato la pioggia?" domando portandomi la bevanda alla bocca e poi questa scorre lungo il mio corpo scaldandomi. "Durante l'allenamento, poi ci siamo lavati e quando sono uscito aveva smesso. Tu? Ti sei lavata?" chiede versandosi anche lui del tè. "Se non fosse stato per le Api Regine sarei arrivata a casa più asciutta di sicuro". I suoi muscoli si irrigidiscono sotto la felpa, si ferma voltando la testa sopra la spalla "Le Api Regine? Che hanno fatto?" il suo tono di voce muta in pochi istanti, quasi minacciosamente e mi pento immediatamente di aver aperto bocca. Così mi ritrovo a raccontargli la mia disavventura, mi ascolta attentamente senza staccarmi gli occhi di dosso con sguardo duro e pensieroso. Si stacca dal tavolo venendo verso di me, mi scosta dei capelli dal viso e posa le labbra sulla mia fronte "Sei arrabbiato?" sussurro sentendo i suoi muscoli tesi, sospira appoggiando la fronte sulla mia "Dovrei essere io a chiedertelo". Scuoto la testa allacciando le braccia dietro al suo collo e mi reggo sulle punta dei piedi "Lo sai che anche se volessi non ci riuscirei". "Sei troppo buona con le persone Ash". Alzo le spalle e prima che parli, poso le mie labbra sulle sue lasciando che siano i sentimenti a far capire l'uno all'altro quello che stiamo tenendo dentro.

Uno sbaglio da commettere insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora