Un profumino piuttosto invitante mi disturba dal sonno tranquillo che stavo facendo, questo profumo lo si sente di rado in casa mia, ma quando c'è vuol dire che è una bella giornata. Faccio una lista delle cose che possono esserci in questo giorno e, piano piano, arrivo alla soluzione: il compleanno di Benjamin. Teoricamente si svolge in questo modo: mamma prepara i pancake con la nutella, quando torniamo da scuola Benjamin apre i regali, poi lui e mia mamma cominciano a preparare le valige per il weekend e con Kate vanno dai genitori di Benjamin dove fanno una piccola festa per lui, ma non so se quest'anno la faranno. Solitamente in vista del suo compleanno mia mamma è sempre con la testa per aria e il telefono fra le mani, ma quest'anno è ancora peggio, non ho mai visto la cucina più sporca di così in vita mia. Mi decido a staccarmi dal letto e prendo dei vestiti puliti indossandoli, sistemo i capelli con la spazzola, mi trucco e scendo le scale lentamente. Entro in cucina e mi imbatto in Benjamin, riuscendo soltanto ad abbracciarlo. In questi anni non sono mai riuscita a dargli un bacio sulla guancia, un gesto insignificante, ma nonostante io me lo imponga ogni volta, non ci riesco mai, se non a Natale o in altre occasioni più importanti. Per me questo gesto è come se tradissi mio padre, può sembrare un pensiero stupido, ma è più forte di me e non riesco a farne a meno. Mi siedo a tavola di fianco a Derek che accenna un sorriso passandomi alcuni pancake con già abbastanza nutella spalmata. "Visto che anche Ash si è decisa a fare colazione con noi, volevo darti subito il nostro regalo. Me l'ha suggerito Derek e non poteva avere idea migliore" sorride mia madre e con gli occhi emozionati passa a Benjamin una busta bianca. Guardo stranita Derek, il quale evita il mio sguardo guardando impaziente suo padre. "È uno scherzo questo?" domanda incredulo Benjamin, tiene in mano due biglietti e posso già immaginare cosa possa essere. Mi appoggio allo schienale della sedia "Nessuno scherzo, è tutto vero" sorride mia mamma avvicinandosi ancora di più al suo compagno "Non so cosa dire.. è...". "Un piccolo regalo, te lo meriti, inoltre è anche una vacanza per Madison" parla Derek alzando le spalle "In Europa, un sogno" dice in un soffio Benjamin e spalanco gli occhi "E non ci portate con voi?" domando mettendo il broncio. Scoppiano a ridere per la mia faccia ed interviene Derek tirandomi qualche gomitata "Avremo casa libera per due settimane". Benjamin gli lancia un'occhiata di avvertimento. "E Kate?" domando puntando gli occhi su mia sorella, so che mia mamma non si fida più di tanto di lasciarla nelle mani di due adolescenti con la testa per aria "Kate starà da vostro padre, inoltre quest'ultimo passerà qualche volta a vedere la situazione, giusto per assicurarmi che la casa non vada a fuoco in mia assenza" ridacchia mia madre e sospiro: due settimane da sola con Derek. Sopravvivrò mai? "E quando partite?" continuo con le domande mentre finisco la mia colazione "Questo weekend" risponde Benjamin spostando gli occhi sui biglietti che tiene tra le mani. Derek si alza e prende per il polso anche me "Noi andiamo a scuola che è tardi". Do un'occhiata all'orologio vedendo che siamo in netto anticipo, ma non oppongo resistenza vedendo con la coda dell'occhio mia mamma che si siede su una gamba di Benjamin. Scaccio ogni strano pensiero dalla testa e infilo il casco come se ormai fosse un gesto automatico "Perché Derek?" gli chiedo, sa già a cosa mi riferisco. Sospira dandomi una mano per salire sulla moto "I nostri genitori hanno bisogno di stare un po' da soli, lontano da tutti. Non dirmi che sei triste di avere la casa libera tutta per te" si siede dandomi la schiena e porta le mie mani attorno alla sua vita. "Ah.." non so esattamente cosa dire, ma preferisco rimanere in silenzio ascoltando il ronzio del motore della moto sotto di me.
"Sam, posso parlarti?" le domando all'uscita da scuola "Certo, spara". "Ci metterò più di dieci minuti" mi torturo le mani attendendo la sua risposta. "Abbiamo due ore prima che Derek e Luke finiscano l'allenamento" mi ricorda dondolandosi sui talloni e indica la strada verso il centro della città. "Grazie". Non ricordavo nemmeno che i ragazzi oggi avessero un allenamento. "Cosa dovevi dirmi quindi?" incalza cacciandosi le mani in tasca "Oggi è il compleanno di Benjamin, mia madre e Derek gli hanno fatto un regalo, un viaggio. In poche parole lui e mia madre andranno due settimane in Europa e Kate starà da mio padre, il quale passerà qualche volta da me e Derek". "Il problema sarebbe? In tutto ciò riesco solo a vedere cose positive" alza le spalle aprendo la porta di un bar, ci sediamo una di fronte all'altra e aspettiamo una cameriera "Il problema ha un nome, Derek" dico tenendo gli occhi sul tavolino "Spiegati meglio" dice e veniamo interrotte dalla cameriera più giovane. Ordiniamo due cioccolate calde e torniamo ad essere da sole "Oggi alle lezioni ho riflettuto molto a queste poche settimane del suo cambiamento nei miei confronti e non sono riuscita a trovare una valida motivazione, ma l'unica cosa che ho capito è facile da dire, ma per me è difficile da ammettere, è quasi impossibile" prendo un respiro profondo afferrando tra le mani la mia tazza calda "Quando siamo da soli mi sembra di essere in un mondo nascosto agli occhi di tutti, mi piace questo angolino, mi piace la sua compagnia, il suo modo di fare, come prova a interagire con me, le sue battutine.." alzo infine gli occhi sulla ma migliore amica che mi guarda compiaciuta "Ash, l'ho capito da quando avete cominciato a comportarvi entrambi in maniera diversa verso l'altro, non serve fare giri di parole: vi piacete entrambi. Probabilmente tutta la scuola se n'è accorta, tutti eccetto te" incrocia le braccia al petto con un mezzo sorriso, la guardo senza parole non capendo cosa stia succedendo dentro di me. Quindi tutti i brividi che sento, lo stomaco sottosopra, il cuore che per poco non esce dalla cassa toracica, le gambe tremare, il fiato che mi si mozza in gola... tutte queste cose sono segnali che indicano che Derek mi piace? "A cosa pensi Ash?". "Penso.. penso che mi piace la p-persona sbagliata. Anche se ci fosse qualcosa, tra noi due non potrebbe mai funzionare, siamo fratellastri". "Non ci sono limiti all'amore". "Alt, intanto non so nemmeno se mi piace, quindi quella parola è del tutto inadeguata". Rotea gli occhi scuotendo la testa e reprime un sorriso "Dico solo ciò che vedo tra voi due, vi mangiate con gli occhi". "Mi dici perché ti stai trasformando in un cupido uscito male?" domando con una risata. "Forse perché non sono l'unica che sta provando qualcosa per qualcuno" canticchia lei e mi trattengo dal riempirla di domande. "Quindi state insieme?" provo a dedurre e i suoi occhi si illuminano "Non proprio, diciamo che però manca poco, almeno spero" dice mordendosi il labbro inferiore "Appena te lo chiede, dimmelo che bisogna festeggiare. Ricordami, da quant'è che non tocchi le labbra di un ragazzo?" dico ridendo e mette un finto broncio "Se lo vuoi sapere Ash, io e Luke ci siamo già baciati più di una volta" borbotta finendo la sua cioccolata, ormai io potrei perfino mangiare la tazza da quanto buona era. "Quante novità in così poco tempo" dico in un sospiro e porto gli occhi verso l'orologio del bar "Nemmeno poi così poco. I ragazzi ci staranno cercando anche negli armadietti ormai". Ci alziamo dalle sedie, paghiamo e a passo svelto torniamo verso la scuola, nemmeno poi così lontana da dove ci troviamo noi in questo momento. "Sembrano davvero disperati" le do una gomitata scherzosa e scoppia a ridere vedendo le facce di Derek e Luke non appena ci vedono, mettono via i loro cellulari "Dov'eravate finite?" dicono in coro. Io e Sam ci guardiamo e basta lo sguardo della mia amica per capire cosa vorrebbe dirmi: Derek è cotto di me. O almeno questo è quello che pensa lei. "Ci stavamo annoiando e siamo andate in un bar, calmatevi" spiega Sam, ci abbracciamo e mi strizza l'occhio prima di trascinare via con sé Luke. Rivolgo uno sguardo di scuse a Derek il quale si mette a ridere scuotendo la testa. Porta una mano alla base della mia schiena, ed eccoli di nuovo: i brividi partono dal punto dove mi sta toccando e si cospargono lungo tutto il corpo. "Com'è andato l'allenamento?". "Impegnativo. Al bar?". "Tutto tranquillo, abbiamo parlato". "Discorsi da donne?" mi passa il casco che subito afferro e indosso nascondendomi dal suo sguardo penetrante "Direi di sì" alzo le spalle e salgo stringendomi a lui. Avvia il motore dirigendosi a casa nostra e ripenso alle parole della mia amica, ma non ci capisco più nulla, ho troppi pensieri confusi che occupano la mia testa.
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Uno sbaglio da commettere insieme
Teen FictionAshley Evans è una ragazza di diciassette anni come tutte le altre proveniente da Atlantic City, nel New Jersey, e crede di avere una vita perfetta con un ragazzo perfetto, Jason Miller. Ma cosa accadrebbe se un giorno il suo odiato fratellastro De...