Pov's Ashley
Qualcuno lassù ha esaudito le mie preghiere convincendo mia madre a lasciarmi a casa da scuola. Probabilmente avrà capito quello che è successo dopo avermi vista strappare le foto di Jason che erano appese in camera mia. Ora si trovano nel cestino, in attesa di essere buttate per sempre. Ma nonostante questo mio sfogo sento lo stesso la rabbia, la delusione e la tristezza bruciarmi dentro come non hanno mai fatto. Avrei dovuto immaginarlo che Jason aveva trovato un'altra ragazza in grado di soddisfarlo più di come ho fatto io in questi mesi, ho sempre cercato di sorprenderlo in qualsiasi modo, ma a quanto pare i miei sforzi sono stati inutili. Porto la coperta fin sotto al mento e soffio di nuovo il naso in quello che sarà il decimo fazzoletto in queste ore. Non mi sono mossa di un millimetro da quando mi sono svegliata, ho la bocca dello stomaco chiusa mentre ripenso a ieri pomeriggio, a quello che ho scoperto a malincuore. Sento il telefono vibrare un paio di volte, allungo la mano verso il comodino e sorrido vedendo che è la mia migliore amica a scrivermi
Sam: Tutto bene a casa o devo passare a controllare che non ti stai strafogando con il gelato?
Sam: Domani torni che sento la tua mancanza, eh. Ti voglio bene
Io: Tranquilla, nessun gelato in vista che possa farmi aumentare la taglia dei pantaloni. Non ti prometto nulla però. Ti voglio bene anch'io Sam
Controllo l'ora e decido di andarmi a lavare cercando di non pensare a nulla. Mi spoglio dei vestiti che indosso mettendoli nella cesta dei panni sporchi, aspetto che l'acqua si riscaldi e, dopo essere entrata nella doccia, chiudo gli occhi riscaldandomi sotto il getto caldo. L'acqua scivola lungo il mio corpo, vorrei che in questo momento ogni mio elemento negativo scivoli dal mio corpo e dalla mia mente scomparendo per sempre, ma non funziona così purtroppo, le cose vanno affrontate. So però che io non riuscirò ad affrontare questa rivelazione nei migliori dei modi, so già che ci metterò molto tempo a dimenticarlo, forse non lo dimenticherò mai. Mi copro la bocca con la mano soffocando un singhiozzo e mi appoggio contro le piastrelle fredde rabbrividendo, stringo gli occhi e le lacrime si confondono con l'acqua della doccia. Respiro profondamente e prendo lo shampoo insaponandomi i capelli e faccio lo stesso con il corpo. Dopo essermi sciacquata esco dalla doccia avvolta nell'accappatoio e mi asciugo i capelli senza guardarmi allo specchio. Gli occhi mi bruciano per quanto ho pianto in queste ore, non voglio nemmeno vedere il mio riflesso. Mi cambio in camera e decido di mettere qualcosa sotto i denti. Mi faccio un panino e sento la serratura della porta di casa scattare "Tesoro, sono arrivata" esclama mamma sicuramente accompagnata da Kate. "Sto mangiando" alzo la voce dalla cucina appoggiandomi al tavolo. Mi raggiunge sorridendomi appena e mi scosta dei capelli dal viso guardandomi negli occhi "Stai meglio?". Annuisco mentendole, vorrei poterle dire la verità ma la farei soffrire. Non sto bene per niente, mi sento come se fossi stata appena accartocciata come un pezzo di carta e gettata via. Mi sento usata, presa in giro. "Io tra qualche minuto vado a fare la spesa, porto con me Kate" mi bacia la fronte e annuisco finendo il panino. Dopo pochi minuti sento la porta di casa aprirsi e poi richiudersi. Mi alzo da tavola andando in soggiorno e accendo la televisione in cerca di un programma da guardare.
Apro gli occhi sentendo qualcosa posarsi sul mio corpo e ci metto qualche secondo per mettere a fuoco la persona davanti a me. Si siede appoggiando le mie gambe sulle sue e cambia canale della televisione tenendo sempre una mano su una mia gamba. Mi schiarisco la voce e mi lancia una veloce occhiata prima di tornare a guardare una partita di calcio che stanno trasmettendo. "Perché?" sussurro portando meglio la coperta sotto il naso "Stavi rabbrividendo" alza le spalle tranquillo e scuoto la testa "Perché stai cambiando Derek? Fino a poco tempo fa non ci avresti messo molto a spingermi fuori dal soggiorno per guardare la televisione" gli faccio notare e dopo poco ottengo risposta "Preferisci che torni a trattarti male?" domanda continuando a guardare la partita. "No.. no. È che mi sembra strano questo tuo cambiamento" sussurro nel contempo che i nostri occhi si incastrano perfettamente. Sembra che voglia esplorare la mia anima, sapere ogni singola cosa di me, ha uno sguardo troppo intenso, così tanto che abbasso gli occhi e mi alzo dal divano blaterando qualcosa che non so nemmeno io. "Io.. vado in camera mia" dico poi svignandomela verso le scale. Apro la porta di camera mia e una folata di vento freddo mi fa rabbrividire. Mi sbrigo a chiudere la finestra e mi domando perché era aperta se l'ho lasciata chiusa tutto il tempo.. corrugo la fronte vedendo una busta appoggiata sul mio letto, non c'è nessuna firma, è completamente bianca. Mi siedo a gambe incrociate e apro la busta vedendo che contiene una lettera scritta a mano. Guardo subito in fondo per vedere se c'è la firma, ma nulla. Comincio a leggerla stringendo forte il foglio quando leggo le prime parole. "Perché piangi per uno come lui Ashley? Ti ho vista crollare in un solo istante, il tuo sorriso spegnersi, le lacrime solcare il tuo bellissimo volto. Perché è così, tu sei bellissima e non hai bisogno che te lo dica un idiota come lui, probabilmente non ha capito nulla di te, di quanto vali e di come devi essere trattata. Ho sentito i tuoi disperati singhiozzi, ho sentito qualcosa dentro di me rompersi in mille pezzi. Non so cosa sia stato di preciso, ma vederti lì, disperata, mi ha scatenato qualcosa di inspiegabile. Non so cosa mi abbia spinto a scriverti, ma oggi a scuola non c'eri e sì, anche solo per un giorno ho sentito la tua mancanza. Quindi ora smettila di piangere, di star male, torna a sorridere nonostante tutto, perché hai un sorriso che fa invidia, due occhi bellissimi, i capelli, le tue labbra, il tuo corpo, il tuo carattere, ogni cosa che ti appartiene è bellissima. Non dimenticarlo mai". Rileggo più volte la lettera non capendo cosa stia provando in questo momento, non so se sono felice per il semplice fatto che qualcuno abbia cercato di risollevarmi il morale, non so se devo essere preoccupata per il fatto che questa persona sia entrata in camera mia o altro.. so che ho un sorriso in faccia che non riesco a togliere mentre mi asciugo le lacrime che sono uscite dai miei occhi. Bussano alla porta e alzo lo sguardo vedendo Derek che entra in camera mia, chiudo la lettera mettendola nella busta. "Madison ha detto che lei e Kate sono bloccate in mezzo al traffico, quindi non torneranno prima di cena. Cucini tu?" domanda infilando le mani nelle tasche dei pantaloni. Asciugo le guance con i palmi delle mani e alza le sopracciglia "Tutto bene?". "Sì, non è nulla, non ti preoccupare. Ti va bene pasta?" chiedo alzandomi dal letto e annuisce seguendomi fuori dalla stanza. Non parliamo di nulla in particolare mentre prepariamo la cena cercando di non creare gravi danni in cucina. Sento il suo sguardo bruciarmi la schiena mentre aspetto che la pasta finisca di cuocere "Vuoi una foto? Dura di più" dico con un mezzo sorriso guardandolo da sopra la spalla. Si appoggia al tavolo incrociando le braccia "A che mi servirebbe se ti vedo ogni giorno?" domanda ironico e roteo gli occhi sbuffando. Sento che mormora qualcosa, ma non chiedo di ripetere, probabilmente non avrà detto nulla di importante se ha sussurrato. Metto la pasta nei piatti dopo averla scolata e ci sediamo uno di fronte all'altro, ogni tanto lo becco a fissarmi e anche lui mi sorprende a osservarlo. "Sei silenziosa e stranamente felice" mi fa notare sporgendosi sul tavolo "Sono sempre io" mi stringo nelle spalle sentendo sempre di più il suo sguardo puntato su ogni mio movimento. Il suo telefono vibra e, quando leggo il nome di Rose, sento qualcosa scattare dentro di me e non comprendo il motivo per il quale mi ritrovo a cambiare umore, diventando improvvisamente triste. Mi rivolge uno sguardo prima di premere il dito sul tasto rosso sullo schermo. Si appoggia allo schienale della sedia incrociando le braccia al petto prima di parlare lasciandomi senza parole: "Allora.. che film trasmettono sta sera?". Boccheggio cercando di far uscire delle parole dalla bocca. Scuoto la testa ricominciando a parlare "Non.. non ne ho idea". Si alza prendendo i piatti vuoti e li mette nella lavastoviglie "Scegli un film, ti raggiungo tra poco" indica il soggiorno con la testa continuando a sparecchiare la tavola e annuisco dopo averlo guardato stranita. Cosa gli sta succedendo? Avrebbe pagato oro pur di non guardare un film in mia compagnia se non costretto dai nostri genitori. Guardo tra i vari dvd messi in una scatola e alla fine scelgo Orgoglio e Pregiudizio. Metto il film e aspetto che arrivi prima di premere play. Si butta di peso sul divano portando le braccia dietro la testa "Che si guarda?" domanda indicando la televisione "Orgoglio e Pregiudizio" dico schiacciando play. Rotea gli occhi "Un film più smielato non potevi sceglierlo?" borbotta passandosi una mano tra i capelli "Scommetto che ti piacerà". "Io dico di no" alza un angolo della bocca prima di distogliere lo sguardo da me alla televisione.
"Perché non l'ha baciata?!". "A quei tempi era vietato il contatto fisico prima del matrimonio". "Che cazzata" borbotta allentando la presa dal cuscino che stritolava tra le sue mani dal nervosismo. Sorrido appena "Quindi avevo ragione, ti è piaciuto" dico stiracchiandomi le gambe. "Può darsi" risponde vago e controlla il cellulare "Madison?" mi domanda puntando lo sguardo verso la porta d'ingresso "Mi ha scritto prima, ha detto che erano andate a prendere Benjamin e si sono fermati fuori a cena" dico sbadigliando e mi alzo dal divano percorrendo la strada verso camera mia. Mi cambio indossando il pigiama e mi metto sotto le coperte tenendo tra le mani la busta bianca senza il nome del mittente. Chissà chi può averla scritta. Sento i passi di Derek percorrere il corridoio e apre appena la porta "Domani vieni a scuola?". "Sono costretta" borbotto appoggiando la lettera sul comodino. Accenna un sorriso "Notte" sussurra e ricambio la buonanotte prima che esca da camera mia e chiuda la porta. Alzo lo sguardo verso il soffitto bianco e un piccolo ma sincero sorriso si fa spazio sul mio viso, è riuscito a farmi cambiare umore in così poco tempo con così pochi gesti, ma soprattutto mi sono sentita accettata da lui, magari il nostro rapporto potrà migliorare e, spero, che un giorno possa volermi bene come faccio io con Kate.
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Uno sbaglio da commettere insieme
Teen FictionAshley Evans è una ragazza di diciassette anni come tutte le altre proveniente da Atlantic City, nel New Jersey, e crede di avere una vita perfetta con un ragazzo perfetto, Jason Miller. Ma cosa accadrebbe se un giorno il suo odiato fratellastro De...