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"Perché non mi vuoi dire nulla?". "E me lo chiedi pure?" esclamo guardandola attraverso lo schermo del computer, ritorno a guardarmi allo specchio mettendomi gli orecchini "Dai Ash, solo un commentino, un piccolo dettaglio" quasi mi implora, le rivolgo uno sguardo quasi scioccato "Sei la prima persona che conosco che vuole sapere ogni dettaglio dell'esperienza sessuale della sua migliore amica avvenuta con il suo ragazzo" scuoto la testa arrivata alla fine della frase, sbuffa sistemandosi i capelli e finisco di truccarmi passando il mascara sulle ciglia "Proprio nulla?". "Ti ho già detto quello che dovevi sapere, basta e avanza". "Non l'avrei mai saputo se non fosse stato per Luke, almeno Derek ne parla col suo amico" borbotta e mi immobilizzo sentendo la temperatura aumentare "Luke lo sa? Quanto ne sa di preciso?" le domando preoccupata, ti prego Dio, fa che Derek abbia avuto la decenza di non dirgli persino quanto morbido fosse il letto... "Non molto credo, sa giusto un accenno, forse un po' più di me". "Te ne parlerò magari in un altro momento rischio di perdermi in chiacchiere e di ritardare". "Tardi per cosa? Uscite insieme?" domanda Sam con il suo solito sguardo malizioso, roteo gli occhi "Te ne avevo parlato la settimana scorsa, mia madre e Benjamin hanno organizzato una cena di famiglia, una sorta di rimpatriata". "Strano, è la prima volta". "Già, ma credo mi farà bene confrontarmi con Matthew ed Elizabeth". "Ci sarà anche nonna Megan?" domanda con un grande sorriso stampato in volto, scuoto la testa reprimendo un sorriso e mi limito ad annuire. "Magari più tardi farò un salto" batte le mani emozionata di rivederla, mi ero quasi scordata quanto andassero d'accordo le due pettegole separate dalla nascita. Parliamo ancora per poco, poi sono costretta ad attaccare la videochiamata, spengo il computer e mi guardo un'ultima volta allo specchio, ho scelto di indossare dei pantaloni a sigaretta e una camicetta bianca e nera. Esco da camera mia e mi fermo vedendo Derek fare la mia stessa azione dall'altra parte del corridoio, ci sorridiamo a vicenda avvicinandoci fino a che le nostre punte dei piedi non si toccano e i nasi si sfiorano. "Ti amo" sussurra scostandomi dei capelli dietro l'orecchio "Ti amo anch'io Derek" abbasso gli occhi verso le sue labbra che spariscono dal mio campo visivo non appena queste si posano sulle mie, mi fa indietreggiare verso la parete, rimango schiacciata tra il muro e il suo corpo che torreggia su di me, le sue mani che mi stringono i fianchi. "Dovremmo.. fermarci.." sussurro contro la mia volontà, la lingua si insinua nella mia bocca evitando di darmi ascolto. Solo grazie al suono del campanello si allontana da me, mi mordo il labbro inferiore catturando tutta la sua attenzione "Non fare così" sussurra abbassando il volto verso il mio, lo fermo per le spalle "Più tardi Derek, sii paziente" lo spingo verso le scale sentendolo brontolare. Scendiamo le scale e sciogliamo le nostre mani allontanandoci non appena Margareth e Josh fanno il loro ingresso seguiti dai loro figli e da nonna Megan, la quale strizza le guance a suo nipote. Sorrido bloccandomi vedendo mio padre all'ingresso, sembra strano e bizzarro vederlo in questa casa, riesco a vedere che si sente un po' fuori luogo qua dentro e non lo biasimo. Lo abbraccio baciandogli la guancia, è da circa una settimana che sono tornata a vivere con mia madre e, devo ammetterlo, mi sembra strano non avere mio padre nella stanza di fianco. Inoltre, come se non bastasse, Derek non ha più visto mio padre da quel piccolo incidente quindi non ha avuto modo di parlarci. Mi allontano sentendo mia madre chiamarmi, lasciando così Derek nelle grinfie di mio padre, probabilmente pronto per affrontare con lui un discorso che vieto alle mie orecchie di sentire.

Dire che sono piena come un tacchino nel giorno del ringraziamento è dir poco, credo che anche una goccia d'acqua potrebbe farmi scoppiare da un momento all'altro. Nella sala da pranzo cala il silenzio e tutti gli occhi sono puntati verso Benjamin e mia madre che si stringono le mani per poi parlare "Siamo felici di aver riunito la famiglia e scusate se è stata una cosa organizzata all'ultimo momento, ma non potevamo aspettare molto tempo" si guardano dritti negli occhi, punto lo sguardo su Derek che si sta agitando sulla sedia di fronte a me e passo poi a mio padre che passa gli occhi spenti tra noi due, quasi preoccupato. "Non la tireremo per le lunghe, saremo brevi e incisivi: ci sposiamo!". E con solo due parole sento il mio mondo sgretolarsi, tengo gli occhi chiusi sperando che tutto questo sia solo un sogno, o meglio, un incubo e che adesso mi risveglierò, apro gli occhi e quel pizzico di speranza che avevo svanisce lasciandomi sola nello sconforto. I nostri genitori si sposano, mia madre e il padre del mio ragazzo si sposano. Sento il fiato mancarmi, la vista piano a piano si scurisce e sento solo un rumore fastidioso, tutto ciò non può essere vero, i nostri genitori... si sposano, io e Derek saremo ufficialmente fratellastri. Questa è l'ultima cosa che penso prima che senta il mio corpo cedere e crollo sulla sedia o sul pavimento, non ne ho idea e non mi interessa. Paura, è questo quello che sto provando in questo momento...

Uno sbaglio da commettere insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora