Aspetto che l'ultima campanella suoni prima di precipitarmi dal mio armadietto e attaccare il biglietto su di esso, spero che l'anonimo in questione si accorga che il tipo di carta è diverso da quello che mi ha dato lui e spero che non si scoraggi vedendo che non ho scritto molto. "Credo di stare bene, ma non ne sono certa, comunque grazie per il tuo interessamento e anche per l'altra lettera. Mi fa piacere sapere che qualcuno mi pensi, non credo che tu sia un pazzo o cose del genere, inoltre è un modo originale e diverso per conoscere qualcuno. Mi hai risollevato la giornata, mi sono alzata con la luna storta questa mattina, ma sei riuscito a farmi sorridere con poche righe. Grazie. Tu, come stai? Mi dici qualcosa di te? Vorrei sapere chi sei". Spero che apprezzi la mia poca creatività... raggiungo la mia amica per prendere degli appunti di storia delle lezioni precedenti, a pranzo le ho mostrato la lettera, dire che era emozionata era un eufemismo, per poco non si metteva a ballare sopra il tavolo della mensa. "Hai guardato se ha preso il biglietto?" domanda alzando ripetutamente le sopracciglia "No.." mi giro verso il corridoio che conduce al mio armadietto e, spinta da Samantha, mi ci avvicino lentamente: il biglietto non c'è più. "Spero che l'abbia preso lui e non una persona a caso" sospiro stringendomi nelle spalle "L'avrà fatto la persona giusta, ne sono certa". Annuisco non del tutto convinta e ci dirigiamo all'uscita della scuola. "Più tardi mi vedo con Luke" parla dal nulla la mia migliore amica "E me lo dici così?" domando con una mezza risata "Dovevo per caso farti uno striscione per dirtelo?" domanda ironica e mi metto a ridere seguita da lei. "Cosa farete?" le domando mentre ci avviciniamo alla moto di Derek, quest'ultimo sta appoggiato ad essa aspettandomi "Ha detto che sarà una sorpresa, nulla di troppo impegnativo" scrolla le spalle, nei suoi occhi leggo l'emozione che cresce sempre di più. "Beh, quando torni dalla vostra scappatella dimmi com'è andata. A domani" le bacio una guancia e mi sorride allontanandosi quasi saltellando verso la macchina. "La tua amica è contenta?" domanda Derek spostando gli occhi da me a lei "Da cosa l'hai dedotto?" domando infilandomi il casco e salgo dietro di lui rimettendomi nella stessa posizione di questa mattina. Emetto un mugolio non appena sento un dolore alla pancia, Derek non lo sente visto che ha avviato il motore sovrastando ogni rumore. "Il tuo ammiratore ha preso la lettera?" nella sua voce posso sentire un pizzico di irritazione "Sì, almeno spero che l'abbia presa lui" dico infine e non ci mette molto ad immettersi nella strada che porta a casa nostra. Sbuffo sentendo un altro dolore alla pancia e ragiono a cosa possa essere: la lampadina mi si accende e spero con tutta me stessa di non aver sporcato i pantaloni, o peggio, la moto di Derek, sicuramente darebbe di matto. Non appena parcheggia nel garage mi sbrigo a correre al piano superiore, non saluto nemmeno mia mamma, e mi chiudo nel bagno imprecando contro me stessa per aver rovinato i pantaloni nuovi. "Non ci voleva" farfuglio sfilandomeli e li metto a mollo nell'acqua. Mi sistemo indossando dei pantaloni della tuta e torno al piano inferiore dirigendomi in cucina, il cibo della mensa era pessimo, non che fosse una novità questa. "Non ti ho mai vista correre così veloce in vita mia, mi sorprendi" esclama Derek raggiungendomi in cucina "Spiritoso" borbotto prendendo la nutella e mi preparo un panino fregandomene della quantità di cioccolata che sto spalmando sulle fette di pane "Diventerai una pattumiera così" scoppia a ridere e gli dedico un'occhiata di fuoco chiudendo poi il vasetto di nutella con il coperchio "Non dirmi cosa devo o non devo fare" sibilo e alza le mani in alto "Calmati tigre, ho solo detto che..." lo interrompo bruscamente "Lo so cosa intendevi, ma non avresti dovuto farlo" rispondo sospirando amaramente. "Fammi indovinare: dolori alla pancia, sbalzi d'umore, fame di cioccolata.. è arrivato quel periodo?" incrocia le braccia al petto appoggiandosi al ripiano da lavoro di marmo "Vuoi un premio Nobel per questa tua ipotesi alquanto corretta?" dico alzando gli occhi verso il cielo "Mi basta che tu non mi odi". "Così non migliori la tua situazione". "Fammi ritentare: ti va di guardare un film, sotto le coperte, con una tazza di cioccolata calda tra le mani?" domanda con il suo viso da angioletto. La proposta è troppo allettante, quindi mi ritrovo ad accettare e mi metto alla ricerca della coperta più morbida e pesante che abbiamo. Me ne impossesso e lo aspetto in soggiorno facendo zapping tra i vari canali, poi mi rassegno e decido di mettere il dvd del film "La risposta è nelle stelle". "Indovino: film romantico strappalacrime che tu ami tanto?". "Oggi sembra che le azzecchi tutte". "Sarà la mia giornata fortunata" alza le spalle passandomi una delle due tazze. Fa partire il film e mi porto la coperta fin sotto al mento "Per me non l'hai presa?" domanda fingendosi offeso. Lo squadro dall'alto al basso "Non ne hai bisogno" borbotto prendendo un sorso della bevanda bollente e deliziosa. Si insinua sotto la coperta con me e roteo gli occhi mantenendo una distanza di sicurezza, solo la sua presenza mi fa sballare le emozioni, una dietro l'altra si susseguono facendomi perdere la pazienza. In questo momento vorrei solo dormire con lui che mi tiene stretta fra le sue braccia e che mi accarezza la schiena con le mani calde. È un sogno talmente assurdo e surreale che lo scaccio dalla testa concentrandomi nel film, su Sophia e Luke, ho letto anche il libro, sono belle entrambe le versioni, e poi Ira è un vecchietto troppo simpatico. Metto la tazza vuota insieme a quella di Derek sul tavolino di fronte a noi e una mano di lui si sposta attorno alle mie spalle tirandomi verso di lui. Apro la bocca per parlare, ma decido di starmene zitta dal momento in cui il suo corpo è come un termosifone per me, è riuscito a scaldarmi con un solo tocco... ha poteri straordinari o è solo una mia impressione? Fatto sta che non voglio stare in un posto che non sia questo, tra le sue braccia. È una cosa strana pensare a questo con Derek, proprio lui che fino a poco tempo fa avrebbe fatto di tutto per farmi impazzire di rabbia. Ma qualcosa in lui sta cambiando, o forse sto cambiando anch'io. Alzo la testa verso di lui, i suoi occhi profondi fissi sulla televisione, la mano che si muove lentamente sulla mia spalla, il suo fiato caldo che mi investe. Ho capito la sua tattica, non mi vuole fare impazzire di rabbia, mi vuole fare impazzire di lui. Non è una cosa normale tra noi due dal momento che siamo fratellastri, eppure sento che stiamo facendo la cosa giusta per la prima volta.
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Uno sbaglio da commettere insieme
Teen FictionAshley Evans è una ragazza di diciassette anni come tutte le altre proveniente da Atlantic City, nel New Jersey, e crede di avere una vita perfetta con un ragazzo perfetto, Jason Miller. Ma cosa accadrebbe se un giorno il suo odiato fratellastro De...