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A fine serata, o meglio, a tarda notte, rischio di addormentarmi appoggiata al muro, c'è gente sdraiata un po' ovunque mentre Derek aiuta il dj a togliere le varie apparecchiature. Quando la musica si è spenta ho sentito le mie orecchie rinascere, ero così contenta di essere immersa nel silenzio. Scavalco un paio di ragazzi strattonando il braccio di Derek che si volta con il sopracciglio alzato "Devi cacciare questa gente. Non voglio che dormano qui". Alza gli occhi al cielo annuendo e ne approfitto per uscire. Jason l'ho visto solo qualche altra volta, era lui, ma in certi momenti no. Per un po' di tempo mi è sembrato distaccato e si guardava sempre attorno, come se avesse cercato qualcuno o come se avesse voluto allontanarsi da me. È in questi momenti che mi sono sentita pugnalata alle spalle, ho avuto un pensiero fisso: mi nasconde qualcosa? Ho provato a parlarne con Sam, ma era troppo presa dal migliore amico del mio fratellastro intento a provarci spudoratamente con lei. Mi auguro che non l'abbia presa in giro e che domani non faccia finta che non esista, lo strozzerei in tal caso. Sam è andata via verso l'una, dicendo che era stanca e non la biasimo. Posso finalmente togliere i tacchi e separo le dita dei piedi sospirando, salgo poi le scale sentendo Derek svegliare gli invitati e mandarli via. Prendo la chiave da sotto la pianta contenta che nessuno l'abbia trovata e mi preparo per andare a dormire. Indosso il pigiama e controllo il telefono, vedendo che mia mamma mi ha scritto ancora alle dieci se andava tutto bene. Non rispondo visto che sono le tre, ma vorrei dirle che è stata una serata veramente bella, che mi sono divertita. Con Derek. Avevo pianificato di passare la serata con Jason, ma è stato sballottolato un po' di qua e un po' di là, e, visto che è il vicecapitano della squadra, conosceva praticamente tutti gli invitati perciò ha parlato e ballato un po' con tutti. Fuorché me. Speravo di stare con lui, stretta tra le sue braccia e ballare perdendomi nei suoi occhi, ma non è andata così. Gli unici occhi che avevo davanti erano quelli del mio fratellastro che mi guardavano divertiti. Scuoto la testa e mi copro ulteriormente con le coperte. La porta si socchiude e la testa di Derek si intrufola posando gli occhi su di me "Sei sveglia?" sussurra e annuisco. Entra lasciando aperta la porta e si siede dall'altra parte del materasso "Allora, che ti è sembrato?". "Mi devo ricredere, non era male. Forse la musica poteva essere più bassa, ho perso l'udito" borbotto strofinando una mano sul viso. Alza un angolo della bocca posando lo sguardo fuori dalla finestra guardando il cielo notturno oscurato da nuvole grigie. Questa, secondo tutti i libri che ho letto e i film che ho visto, è la scena dove lui parla di sé stesso aprendosi con la ragazza messa di fianco a lui. Ma non lo fa. Si limita a guardare le nuvole pensieroso, illuminato dalla luce dei lampioni stradali. Gli occhi mi si fanno pesanti e mi addormento con il suo volto pensieroso.

Sento il cellulare vibrare e tasto il comodino trovandolo dopo qualche tentativo andato a vuoto. Rispondo alla chiamata ancora con gli occhi chiusi "Pronto?" la voce ancora impastata dal sonno di prima mattina mi mette ancora più sonno. Sbadiglio stiracchiandomi "Ashley, stavi dormendo?" domanda mia mamma dall'altra parte del telefono "No, no. Non ho dormito per incubi e altro. Comunque perché mi hai chiamata?" domando arrivando al dunque "Io, Kate e Benjamin saremo a casa tra due ore, volevo solo avvisarti. Se ci prepari il pranzo sarebbe perfetto" do un'occhiata all'orologio e strabuzzo gli occhi vedendo che sono le undici, il che vuol dire che saranno a casa per l'una circa. "Vi va bene toast?" domando alzandomi scattante dal letto "Sì, grazie mille. A dopo". Indosso velocemente una tuta ed esco da camera andando a bussare a quella di Derek. La porta si apre e mi guarda alzando le sopracciglia "Abbiamo due ore per sistemare casa, mia mamma e tuo padre saranno qui all'una. Dammi una mano a sistemare la festa che tu hai organizzato" lo trascino al piano inferiore e mi fermo sui miei stessi passi vedendo la casa in perfetto ordine, ci sono solo dei sacchi vicino alla porta d'ingresso il che mi fa fiorire dei strani dubbi nella mente. "Ma.. cosa.. quando?" blatero guardando il pavimento lucido "Credevi che quando davo una festa non pensassi anche alle pulizie? Non mi sarei mai messo a pulire il macello che lasciano i ragazzi" alza le spalle sorpassandomi per andare in cucina "Com'è possibile che non ho sentito nulla?". "Semplice, hai il sonno pesante, dovresti sentire quanto russi la notte". "Io non russo" borbotto prendendo del latte dal frigo. Mi guarda con le sopracciglia alzate ma gli sono grata che non controbatte. Ci sediamo scambiandoci qualche occhiata, sento il suo sguardo su ogni movimento che faccio. Ripenso e ripenso così tanto alla festa di ieri che mi si chiude la bocca dello stomaco e lascio metà tazza piena di latte. Niente, non riesco a capire perché Jason mi evitava a tutti i costi. Magari pensa che io sia troppo appiccicosa, cosa che spero di non essere. Indugio sul scrivergli un messaggio e vengo risvegliata da una mano che passa davanti ai miei occhi. Sbatto le palpebre sentendo gli occhi bruciarmi e la vista appannarsi. Non devo piangere per nulla, non ha senso. "Tutto bene?". "S-si.. sono ancora stanca, nulla di che" mi alzo andando a sedermi sul divano e accendo la televisione girando tra i vari canali. Mi arrendo guardando un cartone stupido e sobbalzo quando sento un peso cadere accanto a me. Un peso di nome Derek. Smanetta velocemente con il telefono allontanando lo schermo dal mio campo visivo. Mi porto le gambe attaccate al busto e chiudo gli occhi appoggiando la testa sulle ginocchia "Jason mi ha evitata tutto il tempo. Dovevamo trascorrere la serata in un ristorante per festeggiare i nostri sei mesi insieme. Gli ho scritto se più tardi ci vedevamo, ha visualizzato e non ha risposto" non so perché mi sto confidando con lui, so che smette di scrivere alzando lo sguardo confuso verso di me "Non sono cupido, lo sai? Non ci credo nemmeno nell'amore, sono l'ultima persona alla quale tu debba parlare di questi argomenti" riporta l'attenzione sul telefono e preme il tasto invio spegnendo lo schermo. Annuisco "Volevo solo parlarne con qualcuno. Sam di sicuro mi parlerebbe di Luke e di quanto l'ha trovato interessante". "Ecco perché era assente con la testa" dice in una risata contagiandomi. "Nuove coppie in arrivo" canticchio contenta per Sam, so già che finirà come deve finire tra loro due e non potrei essere più felice di così.

Sento la porta d'ingresso aprirsi e un sospiro di sollievo "Ragazzi siamo noi" esclama Benjamin raggiungendoci in soggiorno e posso sentire i loro sguardi bruciarmi le spalle per la troppa vicinanza a Derek. Non c'è nulla di strano infondo, io sto leggendo un libro seduta a gambe incrociate e lui gioca alla playstation a non so quale gioco di calcio. "Siete ammalati per caso?" continua lui e alzo gli occhi dal libro guardandolo confusa "No, stiamo bene". I nostri genitori si guardano furtivamente abbozzando dei sorrisi "Vedo che vi hanno fatto bene questi giorni da soli" commenta mia mamma togliendosi il giubbotto. Io e Derek, senza volerlo, alziamo insieme le spalle sospirando. "Com'è andata a voi?" chiedo portando l'attenzione su di loro mentre si sistemano e Kate corre subito verso la scatola dei suoi giochi. Immagino come le sia mancato il suo pupazzo preferito. "Bene, tutto tranquillo" mamma si toglie i tacchi camminando per la casa a piedi nudi. Benjamin l'ha cambiata sicuramente, non l'avrebbe mai fatto con mio padre, come non avrebbe fatto tante altre cose, per esempio lasciarmi da sola in casa, anche se tecnicamente non ero sola ma con il mio fratellastro. "Avete pulito casa? Non ricordo di averla lasciata così splendente". Io e Derek ci lanciamo un'occhiata e parla lui "Ashley ha pensato che sareste tornati stanchi e mi ha costretto ad aiutarla a pulire tutta la casa". Lo guardo con le sopracciglia alzate e, per quanto questa scusa possa sembrare plausibile, per una come me non lo è affatto. Lo sanno tutti che io non amo fare le faccende domestiche, a meno che non mi paghino.. però mamma ci crede e si rifugia con Benjamin nella sala da pranzo a mangiare ciò che abbiamo cucinato per loro. Chiudo il libro decidendo di andare a riordinare camera mia, ho ancora tutte le cose di Samantha che coprono il pavimento. Controllo il telefono prima di mettermi al lavoro e rimango delusa non vedendo alcun messaggio da Jason. Avrà sicuramente da studiare o impegni più importanti da fare. O almeno spero.

Uno sbaglio da commettere insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora