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Lo osservo dall'altra parte della sala stringendo fra le mani un bicchiere di champagne ormai vuoto, sarà il secondo che bevo nel giro di mezz'ora, ora capisco come si sentiva lui mentre Sebastian cercava il mio contatto, solo che io crogiolo nella rabbia per conto mio, isolandomi dal resto degli invitati. Se non fosse stato per mia madre sarei già a casa, magari sotto le coperte a guardarmi un film. Mi appoggio alla parete sentendo che le caviglie stanno cedendo, non mi sono mai seduta e sinceramente potrei anche scivolare lungo la parete pur di sedermi da qualche parte. Prendo dal cameriere che passa un altro calice di champagne e non ci metto molto tempo a finirlo. Mi viene strappato il bicchiere dalle mani quando ormai mi manca un ultimo goccio "Vuoi per caso ubriacarti a questa festa Ash?" domanda divertito, certamente non sa che è il terzo calice che mi scolo. "D'un tratto ti stavi annoiando con Christine che sei venuto qui?" domando con acidità, non è da me. Spero proprio che il vino non mi abbia dato alla testa "Cosa stai dicendo Ash?". "La verità" borbotto evitando il suo sguardo, sento che si irrigidisce e mi afferra il volto con una mano alzandolo verso di lui, mi fissa attentamente negli occhi "Quant'hai bevuto? Sai che non reggi l'alcol" domanda preoccupato "Non tanto quanto avrei voluto" dico spostando gli occhi sul tavolo delle bevande a pochi passi da me. Forse se allungo un braccio riesco a prendere un altro calice... "Questo è il momento giusto per andare a casa" mi prende la mano trascinandomi verso l'uscita, rabbrividisco non appena l'aria fredda mi colpisce. Mi stringo sfregando le mani sulle braccia e, prima che possa salire in macchina, Derek si toglie la giacca del completo elegante mettendomela sulle spalle. Allaccio la cintura appoggiando la testa sul finestrino e con la mano mi metto a disegnare forme a me sconosciute sopra al vetro appannato. Derek alza il riscaldamento e afferra la mia mano libera intrecciando le nostre dita. "È simpatica?" sussurro tenendo lo sguardo basso "Chi?". "Christine, la bionda che ci provava con te". Stringe la mia mano sghignazzando "Non è una con cui farei amicizia. Perché questa domanda Ash?". Rifletto cercando una valida risposta anche se sono consapevole che la mia mente non è lucida "Perché non mi piace" borbotto con una smorfia "Non piace nemmeno a me. L'unica che mi interessa sei tu" porta la mia mano verso la bocca e lascia dei baci sul dorso, arrossisco sprofondando nel sedile per avergli chiesto questo. "Ash, siamo arrivati" mi risveglia dai miei pensieri scuotendomi per il braccio. Scendo dalla macchina salendo i gradini del garage e, non appena entro in casa, sfilo i tacchi allargando le dita dei piedi, esiste una sensazione migliore? Quasi saltello verso il piano superiore bramando il mio letto e il mio pigiama. La mano di Derek si posa sulla base della schiena e chiudo gli occhi quando le sue labbra si posano sul mio collo "Indossa il pigiama, ti aspetto in camera mia" sussurra prima di lasciarmi da sola nel corridoio. Non me lo faccio ripetere due volte, mi fiondo in bagno struccandomi e mi cambio il vestito con il pigiama. Raggiungo Derek e mi blocco sulla porta vedendo che si sta togliendo i pantaloni. Chiudo gli occhi anche se so che una piccola parte di me vuole vedere, ma mi impongo di non farlo. "Vuoi rimanere lì tutto il tempo? Non so quanto sia comoda questa posizione per dormire". Sento che si è spostato, chiude la porta alle mie spalle e mi trascina verso il letto, continuo a tenere gli occhi chiusi fino a quando il mio corpo non incontra il materasso. Mi raggiunge sotto le coperte attirandomi verso di lui contro il suo petto "Sei arrabbiata Ash?". Il fatto che me lo debba chiedere mi fa stare male, non dovrebbe pensare che io mi sia sentita così vedendolo con la bionda. "Ho sbagliato io.. sono una stupida, una cretina, un'imbecille, una babbea...". La sua risata riempie la stanza obbligandomi a fermarmi con gli insulti, mi guarda dritto negli occhi "Babbea? Ma quante ne sai? Sparane un'altra" dice fra le risate "E io non te la do". "Quant'è vero" sospira in modo drammatico e lo schiaffeggio sul braccio sentendo le gote avvampare. "Scherzavo, scherzavo" dice trattenendo ancora a stento le risate "Ti diverti a prendermi in giro, vero?" borbotto alzando la testa per guardarlo bene negli occhi "Se devo essere sincero, sì. Mi diverti in ogni modo possibile". Prendo le sue guance strizzandogliele e rido per la buffa espressione che ha "Anche io mi diverto con te" dico sincera, perché è vero, con lui mi diverto come forse non ho mai fatto, faccio delle cose nuove che non avevo il coraggio di fare, come andare a feste. Può sembrare banale, ma per me non lo è, queste piccole cose che faccio con lui mi fanno sentire diversa e sto bene con me stessa. Porta una mano dietro la mia nuca avvicinando il mio volto al suo "Non vedevo l'ora di baciarti" sussurra lui e in meno di un secondo annulla le distanze. Chiudo gli occhi quando le sue labbra passano sulle mie una, due volte e ancora, mi bacia delicatamente. La nebbia che mi offuscava la mente per colpa dell'alcol ingerito sparisce permettendomi di godere di questo momento. Fa più pressione con le labbra morbide sulle mie, le muoviamo in sincronia, è così bello, perché non ho aperto gli occhi due anni fa su di lui? Le mie mani scorrono sul suo petto, il suo cuore batte ad un ritmo irregolare e si lascia sfuggire un gemito. Incliniamo ancora di più i nostri volti e la sua lingua saetta sulle mie labbra. Apro timidamente la bocca e lascio che le nostre lingue si sfiorino, si cerchino. Mi bacia con una passione sconvolgente, talmente bella che siamo costretti a staccarci per riprendere aria e anche perché i nostri cellulari vibrano. Controllo chi mi ha scritto con ancora il fiato pesante, mia madre ovviamente è l'unica che può rovinare questo momento. "Faranno più tardi del previsto" parla Derek anticipandomi, avranno avvisato entrambi "Meglio per noi" alzo le spalle e si ridistende per accogliermi tra le sue braccia che mi stringono forte "Quanto sei fottutamente bella?" sussurra baciandomi la fronte, scuoto la testa sprofondando contro il suo petto. Le sue mani mi accarezzano la schiena e i capelli contemporaneamente regalandomi una sensazione di pace. È questo l'unico posto dove voglio stare, con lui, stretta a lui, su di lui.

Uno sbaglio da commettere insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora