Pov's Derek
"Vuoi stare fermo? Non posso aiutarti se tu non fai lo stesso". "Devo proprio andare conciato così?" borbotto scostandomi di lato i capelli, Margareth mi fulmina con lo sguardo mentre continua a sistemarmi la cravatta "Se ti lamenti ancora faccio in modo che questo sia il tuo ultimo respiro" e con questa sua ultima minaccia mi ammutolisco all'istante. "Mi perdonerà?" le domando pochi istanti dopo a bassa voce, si ferma guardandomi negli occhi "Lo farà di sicuro, ti ama e lo si può vedere anche dall'altra parte del mondo". "Che vista di falco" sussurro appena, mi arriva un leggero schiaffo sulla spalla e mi limito a roteare gli occhi. "Hai preso tutto?" mi domanda ispezionando la camera e annuisco indossando la giacca "Verrò a trovarti". "Per carità, lasciami riposare un po'!" esclama aprendomi la porta della camera "So che ti mancherò" cantileno uscendo con lei dietro di me "Aspetta e spera" borbotta, mi giro con un sopracciglio alzato, poi scuoto la testa e mi limito ad abbracciarla "Grazie mille per tutto Margareth". "Non hai tempo per i lunghi addii! Muoviti, non vorrai mica che balli con qualcun altro, giusto?" ridacchia e mi irrigidisco "Scappo" le sorrido un'ultima volta per poi correre fuori dall'ospedale. Spero proprio che il piano di Sam funzioni altrimenti non so cosa inventarmi...
Scendo dalla macchina di mio padre incamminandomi verso l'ingresso, mi guardo intorno cercandola con lo sguardo e solo quando entro nella palestra capisco che non sarà difficile trovarla. Conoscendola sarà nell'angolo più remoto persa nei suoi pensieri. Vedo Luke e Sam guardarmi, li raggiungo sorridendo "L'avete vista?". "Tutto bene, ci stiamo divertendo e tu? Fatto un bel viaggetto?" domanda ironicamente Samantha, alzo gli occhi al cielo per poi intimarla con lo sguardo a rispondermi "Nell'angolo a destra". Li ringrazio sorridendo, Luke mi ferma mettendomi una bustina fra le mani "Fai sul serio?" esclama la sua ragazza, scoppiamo entrambi a ridere e scuoto la testa ridandogliela "Non voglio fare sbagli, magari un'altra volta". "Tu che rinunci al sesso? Dov'è finito il Derek che conoscevo?" mi scuote per le spalle con aria drammatica. "Ci sentiamo più tardi" e me la svigno lasciandoli soli. Raggiungo il punto che mi ha indicato Samantha e, non appena la vedo, il mio cuore rallenta i battiti, i piedi si muovono più velocemente e le mie mani fremono desiderando solo di toccarla. Sporgo una mano sotto al suo viso e prima che io possa parlare lei mi precede "L'ho già detto Shane, non ballo e se sei Andrea la risposta è la stessa". Potrò sembrare il più sdolcinato del mondo, ma la sua voce mi era mancata eccome, ho bisogno di risentirla, di rivedere i suoi occhi. "E chi sarebbe Andrea?" cerco di essere il più dolce possibile, passo in rassegna tutti i ragazzi che conosco, nessun Andrea. Rimane con la testa bassa per qualche istante, le spalle rigide e le mani tremolanti: alza lo sguardo verso di me, le pupille dilatate e rischio che mi si mozzi il fiato in gola, dopo tutto questo tempo posso finalmente rivederla, immergermi nei suoi occhi azzurri. "Tu?". "In persona". "Cosa.. cosa ci fai qui?" domanda mentre le afferro le mani mettendola in piedi, la sua bellezza mi lascia senza parole, ci metto un po' prima di rispondere ciò che mai prima d'ora avrei mai pensato di dire. "Sono venuto a prendere la ragazza che amo" sussurro prima di baciarle la fronte, il suo profumo mi investe tanto che rimango fermo per un po' ad occhi chiusi. "Non eri all'ospedale?" domanda in un sussurro, ha la voce tremante. "Non riuscivo più a starti lontano. Allora, vuoi ballare?" sussurrando faccio in modo che i suoi occhi guardino i miei, brillano di una forte luce intensa, sono perdutamente innamorato di lei, chi l'avrebbe mai detto che prima o poi anch'io avrei perso la testa per una ragazza? E con un semplice cenno del capo tutti i miei desideri si stanno avverando, porto le sue braccia dietro al mio collo e le mie mani sulla sua esile vita, cerco di tenerla il più vicino possibile a me e come se fosse un gesto automatico abbasso il volto sfiorandole il collo con il naso, lo ammetto, tutto ciò mi era mancato. Nonostante tutto, però, lei continua a rimanere rigida, non si muove nemmeno mentre la canzone viene sfumata con un'altra più lenta. "Perché lo stai facendo?" sussurra al mio orecchio, la domanda mi fa sussultare "Cosa?". "Perché sei tornato? Perché mi stai scombussolando la vita?". La guardo negli occhi lucidi, una mano le accarezza la guancia "Non riesco a starti lontano e non voglio farlo. Ti amo piccola e lo farò per sempre". Si morde il labbro inferiore e scuote lentamente la testa "Io.. non ce la faccio". "Devi fidarti di me Ash, non sarei qui sennò". Mi scivola dalle mani e in pochi secondi è già verso l'uscita, la inseguo più che deciso a non lasciarla andare. Si ferma sul marciapiede, le spalle le tremano e sussulto non appena un singhiozzo le esce dalle labbra. Le sfioro la spalla scoperta con le dita della mano "Ricordo ancora quel giorno, il giorno in cui ci siamo ripromessi che avremo superato ogni ostacolo. Ricordo che mi hai detto che è uno sbaglio ma che questo è uno sbaglio da commettere insieme, che avremo affrontato tutti i problemi insieme. Vuoi superare tutti gli altri ostacoli, i problemi e tutto quello che ti passa per la testa insieme a me? Raccontarmi le tue paure, i tuoi pensieri, i tuoi più strampalati ragionamenti, le tue gioie, la tua felicità? Amo tutto di te, ogni cosa che tu chiami imperfezione ai miei occhi è la bellezza, è amore, tu lo sei" sussurro tutto questo al suo orecchio, sento che tra poco il mio cuore si schianterà contro la cassa toracica, le sfioro le braccia e i suoi singhiozzi aumentano. Ruota lentamente la testa verso di me "Eri tu l'anonimo?". "Mi sono fatto aiutare da Samantha, ma sì, ero io, pensavo a te in continuazione e ti penso anche adesso, sei il mio pensiero fisso, non uscirai mai dalla mia testa". Appoggia la testa contro il mio petto, le circondo le spalle con le braccia e chiudo gli occhi beandomi di questi istanti di silenzio e del suo corpo stretto contro il mio.
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Uno sbaglio da commettere insieme
Teen FictionAshley Evans è una ragazza di diciassette anni come tutte le altre proveniente da Atlantic City, nel New Jersey, e crede di avere una vita perfetta con un ragazzo perfetto, Jason Miller. Ma cosa accadrebbe se un giorno il suo odiato fratellastro De...