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Io: Hai ragione Sam su quello che hai detto prima e me ne vergogno profondamente. Se posso risolvere ti aspetto a casa mia, quando vuoi tu. Ti voglio bene Sam

Sam: Sto arrivando, prepara una cioccolata calda :)

Il fatto che metta quell'emoticon mi fa sperare che magari è contenta di parlare con me dopo un po' di tempo. Ho preferito farlo adesso, visto che sia Derek che Luke si stanno allenando, ovviamente gli ho detto che sarei tornata a piedi e lui, talmente testardo è, voleva assolutamente accompagnarmi. Gli ho fatto capire che il coach dopo l'avrebbe preso a calci dove solo Dio sa se avesse fatto tardi, quindi si è rassegnato. Ovviamente non potevo non scrivergli che sono arrivata da almeno quindici minuti e la risposta è arrivata immediatamente, come se avesse aspettato ansiosamente il mio messaggio. Io e Samantha non abitiamo molto lontane, abbiamo giusto qualche isolato di distanza, quindi non mi sorprendo del fatto che, quando metto le cioccolate nelle tazze, lei suona alla porta. Mi precipito ad aprirla e vengo subito investita dal suo profumo fruttato. La stringo forte nell'abbraccio "Scusami tanto Sam" sussurro e aumenta la presa "L'importante adesso è parlarne, no?" domanda sciogliendo l'abbraccio e annuisco. Ci sediamo sul divano reggendo le cioccolate "Allora.. cominci tu o devo recitare la parte del poliziotto, ma non so se sarà quello buono o quello cattivo" schernisce facendomi rilassare. Comincio dal principio, ovvero dal momento in cui Derek mi ha fatto partecipare alla mia prima festa, le dico come trascorre veloce il tempo in sua compagnia, la prima volta che abbiamo dormito insieme, le racconto ogni cosa fino al risveglio di questa mattina. Magari sorvolo su alcuni discorsi imbarazzanti o alcune frecciatine, ma le dico ogni cosa, ogni mia impressione, i miei sentimenti, i miei pensieri, le mie paure e le mie aspettative. Lei resta ad ascoltare facendo giusto qualche domanda senza interrompermi troppo spesso e, in men che non si dica, le cioccolate calde sono finite e anche l'allenamento di Derek e Luke sta giungendo al termine. "Posso dirti solo una cosa: hai perso la testa per Derek. Magari per te sarà presto per pensare che sia così, ma credimi se ti dico che hai una grande cotta per lui. Dal modo in cui mi descrivevi i tuoi sentimenti ho capito questo, e certamente molte altre cose". "Io.. non lo so, mi sembra così strano e surreale. Poi non so se quello che sento io, qualsiasi cosa sia, la sente anche lui. Mi sento così disperata Sam, che devo fare?" domando portandomi le gambe al petto e le circondo con le braccia. Mi sorride e apre la bocca per parlare, ma viene interrotta dalla porta d'ingresso che si apre. "Sono arrivato. Sam c'è anche Luke" esclama Derek buttando a terra il borsone, lancio uno sguardo alla mia amica supplicandola di non andarsene "Lo sai anche tu cosa devi fare Ash. Ti lascio in buona compagnia" sussurra strizzandomi l'occhio e la guardo imbronciata mentre si mette il giubbotto per raggiungere il suo ragazzo. Chiude la porta dietro di lei e la casa viene invasa dal silenzio, riesco a sentire la tensione che c'è fra me e Derek, almeno credo che sia tensione. "Sembri preoccupata. Di cos'avete parlato?" domanda Derek avvicinandosi. Afferro le tazze e le porto in cucina "Niente di specifico, le solite cose" rimango sul vago cercando di non sentire il suo sguardo bruciarmi la schiena. "Vado a lavarmi, l'acqua negli spogliatoi era gelida" scrolla le spalle sparendo al piano superiore. Sospiro prendendo dei vestiti che erano nell'asciugatrice e li porto nelle varie camere, sistemo con cura le felpe di Derek, quasi tutte scure, ha molta fantasia questo ragazzo. Torno in camera mia e mi cambio con dei vestiti più comodi, poi mi distendo sotto le coperte e continuo a leggere un libro.

Sono quasi arrivata a metà libro quando un peso fa abbassare la parte destra del mio letto. Visto che siamo in due in casa ci sono poche probabilità che sia un ladro o chissà chi altro. Solo quando finisco il capitolo distolgo gli occhi dal libro e volto la testa a destra. Non l'avessi mai fatto, perché questo ragazzo non impara a indossare delle maglie anche se siamo in casa? Distolgo immediatamente lo sguardo dal suo torace scolpito e lo guardo di profilo. "Non succede nulla se guardi, non mi imbarazzo mica" parla spostando gli occhi sui miei, mi mordo la lingua colpevole, speravo che non mi avesse beccata, ma a quanto pare ha la vista migliore di chiunque altro. "Ti costa tanto coprirti?" domando ironicamente e si mette a ridere "Ora che mi ci fai pensare non fa caldissimo qua dentro" si sposta sotto le coperte rivolto di lato verso di me. Alzo gli occhi al cielo e torno alla lettura; lo sento brontolare e in un secondo il libro mi viene strappato dalle mani "Ehi!" esclamo imbronciata "Vuoi farmi annoiare più di quanto non lo sia già?" domanda colpevolizzandomi di qualcosa che non ho mai fatto "Sotto il mio punto di vista è divertente vederti annoiato" borbotto incrociando le braccia al petto. Restiamo in silenzio a guardarci negli occhi, a pensare. In questo momento vorrei intrufolarmi fra le sue braccia muscolose e vorrei essere stretta contro di lui. Allunga una mano posandola delicatamente su una guancia e con il pollice disegna dei cerchi immaginari. Le guance mi si colorano di un rosso acceso e chiudo gli occhi godendomi le sue carezze, sento che si sposta e mi tira verso di lui, mi ritrovo sopra al suo corpo e tengo chiusi gli occhi per non incontrare il suo sguardo, perché so che succederebbe qualcosa di sbagliato se lo guardassi a questa poca distanza. La mia testa è nascosta nell'incavo del suo collo, glielo sfioro con il naso e sento che trattiene per qualche secondo il fiato stringendo la presa sulla mia schiena. Apro gli occhi alzando la testa verso di lui, sta riflettendo su qualcosa, lo capisco dal suo sguardo perso nel vuoto. Osservo ogni centimetro della sua pelle marchiata dall'inchiostro indelebile, vari disegni fatti piuttosto bene gli coprono i bicipiti e una piccola parte del petto. "A che cosa pensi?" sussurro senza rendermene conto. Alza un angolo della bocca "Meglio che tu non lo sappia" ammicca prendendomi una mano. "È un pensiero così oscuro e segreto?" domando incuriosita "Potrei anche mostrartelo, ma ho paura che non ti piacerebbe". "Dipende da cos'è" alzo le spalle e vedo i suoi occhi illuminarsi e, in una sola mossa, mi ritrovo sotto di lui con le sue labbra premute contro il mio collo. Trattengo il respiro incredula da ciò che sta succedendo in questo preciso istante, stringo la sua mano mordendomi il labbro inferiore. L'altra sua mano mi accarezza il volto mentre la sua bocca non smette di farmi impazzire. È una cosa sbagliata, penso nella testa, ma il cuore mi sta dicendo di non fermarlo, di lasciarlo continuare. "Derek..." sussurro con la voce quasi inesistente. "Goditi il momento piccola" sussurra con voce roca e profonda continuando a baciarmi il collo, una scarica di brividi piuttosto piacevoli si espande lungo tutto il corpo. Da semplici baci passa a quelli più irruenti sfiorandomi varie volte con la lingua, tutto ciò fa si che il mio cervello vada a farsi benedire, perdo ogni capacità cognitiva. Quando si allontana sento il bisogno di risentire le sue labbra a contatto con la mia pelle. Appoggia la fronte sulla mia "Questo era solo un assaggio di ciò che vorrei fare con te" sussurra senza pudore tenendo gli occhi puntati nei miei. Se esistesse un colore più rosso del rosso stesso, io sarei proprio quello talmente sento caldo in questo momento, potrei prendere fuoco da un momento all'altro. Le parole mi muoiono in gola mentre vedo che indugia sull'avvicinare ancora di più il volto al mio, ma in questo preciso istante qualcuno bussa alla porta e, prima che questa venga aperta, Derek è già seduto dall'altra parte del letto dandomi la schiena. Dopo due settimane rivedo mia madre e, per quanto strano possa sembrare, sono piuttosto arrabbiata con lei. Non che abbia fatto qualcosa di sbagliato in queste settimane, ma doveva arrivare proprio adesso a casa? Proprio quando forse sia io che Derek potevamo capire cosa entrambi vogliamo? "Ciao mamma" dico con un filo di voce tremante. "Sono rimasta via per due settimane e mi saluti così?" domanda fingendosi offesa. Derek si alza dandole un rapido abbraccio, piuttosto freddo, prima di rintanarsi in camera sua sbattendo forte la porta. Mia mamma mi rivolge uno sguardo confuso "Avete litigato?" domanda avvicinandosi per abbracciarmi. "Oggi si è svegliato con la luna storta". Oh mamma, se solo potessi sapere cosa stava succedendo veramente... "Capito. Vado a prendere le valige e poi parliamo di queste settimane, va bene?" e prima che possa risponderle è già fuori dalla camera. Se mia madre non ci avesse interrotti, Derek mi avrebbe baciata? Lo stava per fare o me lo sono immaginata? Anche perché sembrava questa la sua intenzione dopo avermi torturata con dei baci casti sul collo, o no? Perché non può essere tutto più semplice, potremmo essere tutti felici e contenti, ma il destino sembra che ce l'abbia con me. Avrò la mia vendetta contro questo presuntuoso destino, ne sono certa.

Uno sbaglio da commettere insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora