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Mi sveglio non appena sento un fracasso provenire dalla cucina di mio padre e confusa mi alzo dal letto. Raggiungo la cucina stiracchiandomi e mi fermo sulla porta non appena vedo mio padre alle prese con pentole e fornelli, mi appoggio allo stipite sorridendo a questa scena "Serve una mano?" domando vedendolo in difficoltà con il pranzo, sobbalza girandosi verso di me e scoppio a ridere non appena vedo il grembiule che indossa "Buongiorno anche a te" mi si avvicina ignorando il motivo della mia risata e mi stampa un bacio sulla fronte prima di tornare verso il fornelli alzando il coperchio della pentola "È quasi ora di pranzo, va' a cambiarti" sospira frettoloso controllando il ricettario accanto a lui "Non serviva che preparassi il pranzo per un esercito" rido anche se so che mi toccherà mangiare tutto questo e al solo pensiero mi viene male. "A proposito del pranzo.. volevo che fosse una sorpresa, ma avevo paura che la prendessi male, quindi te lo anticipo già. Verrà un'altra persona" dice avvicinandosi a me con fare nervoso. "Chi?". Sospira passandosi una mano tra i capelli e si toglie il grembiule mettendolo sopra al ripiano da lavoro "Non voglio che ti spaventi o chissà cos'altro. Non arrabbiarti, ti chiedo questo". "Comincio a preoccuparmi papà". "Ecco... sto uscendo con una donna da un po' di tempo ormai, quasi un anno e ho intenzioni serie con lei. Non sapevo come e quando dirtelo, non sapevamo se fosse una semplice cosa o meno, si era appena divorziata non appena l'ho conosciuta. Mi spiace non avertelo detto prima, ma come ti ho detto...". Fermo le sue parole che escono dalla sua bocca a vanvera e lo abbraccio con gli occhi lucidi, restiamo in silenzio per poco tempo prima che io alzi la testa e gli parli "Sono contenta per te papà, finalmente sei riuscito ad andare avanti. Conoscendoti scommetto che è una persona importante per te". Sorride baciandomi la fronte "Grazie mille Ash, significa molto per me". Sciolgo l'abbraccio solo quando sentiamo un din che ci avvisa che il pranzo è pronto, mio papà si affretta a spegnere il fuoco dei fornelli e io vado in camera a cambiarmi. Nella stessa stanza trovo Derek intento a sistemarsi i capelli di fronte allo specchio, appena mi vede con la coda dell'occhio assume le sue pose ed espressioni facciali più sexy che riesce a fare. Scoppio a ridere dirigendomi verso l'armadio cercando qualcosa di carino da mettermi "Sei peggio di un pavone" lo derido guardandolo da sopra la spalla, si volta assottigliando gli occhi "Hai rovinato il mio momento da sex symbol" mi trucida con lo sguardo, ma riesco lo stesso a vedere il lato scherzoso nel suo viso "Ho solo evitato che facessi una figuraccia se fosse entrato mio padre. Ti conviene indossare qualcosa oltre ai pantaloni o sarà peggio per te" torno a spostare le grucce in cerca di una camicetta da abbinare con i pantaloni e alla fine ne trovo una rosa. Prima che vada in bagno a cambiarmi, Derek mi ferma davanti alla porta per baciarmi dolcemente. "Ci sarà anche la nuova compagna di mio padre a pranzo, l'ho appena scoperto. Vado a prepararmi, vedi se riesci ad aiutarlo o salterà la casa per le sue scarse doti culinarie" lo allontano sorridendo, annuisce avvicinandosi alla sua valigia e mi chiudo la porta alle spalle andando in bagno a prepararmi.

Il pranzo dura troppo velocemente a parer mio e in poco tempo mi ritrovo a tagliare le fette di dolce mettendole poi nei piatti. "Cosa ne pensi?" domanda Derek dietro di me facendomi sobbalzare, appoggia le mani sulla mia vita stampandomi un bacio sulla guancia "Di Annalisa? Ne sono felice, trovo che sia la persona giusta per mio padre. A vederla non l'avrei mai detto" ammetto anche a me stessa, se mio padre non me ne avesse parlato poco prima che arrivasse l'avrei giudicata male. È una donna molto sofisticata ed elegante, spero di averle fatto una bella impressione e di non essere sembrata una ragazzina viziata o altro. "Penso anch'io che stiano bene insieme". Rimetto la pellicola sopra la teglia del dolce e lui mi apre il frigo permettendomi di rimetterlo dentro "Era da un bel po' che non lo vedevo più così felice. Forse da quando i miei si sono separati" alzo le spalle e mi si avvicina spostandomi dei capelli dal viso "Sono sicuro che le piaci" posa un bacio tra i miei capelli e prende due piattini portandoli nella piccola sala da pranzo e lo stesso faccio io, rimettendomi poi seduta accanto a lui. Continuiamo a parlare con Annalisa senza interruzione, ma dopo circa mezz'ora è costretta ad andare al lavoro. Non sono rimasta molto sorpresa quando ha detto che lavora nel campo della moda, si vede che è una donna che ci tiene allo stile e sa come vestirsi. Mio padre la accompagna alla porta dopo che ci ha salutati e Derek mi trascina in salotto impedendomi di spiarli "Oh, ma dai!" borbotto mettendo il muso, non vedo mio papà in momenti romantici da troppo tempo ormai. "Fidati, è meglio così" sussurra portando entrambe le mani sul mio viso, appoggia le labbra sulle mie muovendole lentamente, me le accarezza con dolcezza. Mi attira di più a sé facendo scendere una mano lungo il mio corpo raggiungendo il fianco, mi sfiora la pelle sotto la camicia e la sua lingua si fa spazio nella mia bocca come se fosse la prima volta che la esplori. Solo quando si sente il tonfo della porta ci stacchiamo di scatto allontanandoci almeno un metro dall'altro. Mio padre ci raggiunge con un ampio sorriso in faccia, io e Derek ci guardiamo spaventati: ci mancava poco che ci scoprisse. "Cosa ne pensi?" domanda mio padre facendomi cenno di sedermi sul divano accanto a lui. "Vado.. vado a fare una chiamata" ancora disorientato Derek si dilegua lasciandoci soli uscendo a testa bassa. Cosa gli prende? Mio padre mi afferra la mano accennando un sorriso e decido di distrarmi parlando con lui di Annalisa e di quanto lui ne sia innamorato, è bello vedere che dopo molto tempo la sua anima allegra è tornata, se lo merita veramente.

Uno sbaglio da commettere insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora