Il campanello mi rovina la dormita tranquilla che stavo facendo e per questo motivo maledico chiunque abbia osato svegliarmi. Mi rigiro nel letto sospirando sentendo Derek andare ad aprire la porta e una voce famigliare mi giunge alle orecchie. Apro gli occhi sentendo dei passi avvicinarsi e, quando si accende la luce, un verso grottesco esce dalla mia bocca. "È così che mi saluti?" domanda fingendosi offeso "Mi hai svegliata, credi che io sia felice di questa cosa?" borbotto contro il cuscino e mi stringo nelle coperte calde. "Eddai Ash, è possibile che sai solo dormire?" domanda esasperato e sbuffo aprendo gli occhi. Non l'avessi mai fatto: perché devono capitare tutte a me? Benjamin non poteva avere un figlio meno palestrato ed egocentrico di Derek? Cerco di puntare gli occhi altrove, non devo guardarlo, non devo assolutamente guardare come sia prefetto il suo corpo... maledizione! "Ciao papà. Kate, come sta lei?" gli domando e mi accorgo solo ora che lei è seduta a bordo del letto che fa dondolare le gambe. Le sorrido e riporto lo sguardo sul viso di mio padre, trasmette serietà e un pizzico di rabbia "Dove sei stata per esserti ammalata? Non potevi stare più attenta?" domanda incrociando le braccia al petto. Tutti gli occhi delle persone qui presenti sono puntati su di me, un paio dei quali sento che mi si stanno cucendo addosso, riesco a percepire l'intensità con la quale mi sta guardando. "È stata colpa mia, l'ho fatta venire io fuori ieri sera" risponde Derek per me assumendosi la responsabilità. Mio padre rivolge un'occhiata a Derek saettando lo sguardo da me a lui. "Da quando andate d'accordo voi due?" domanda sospettoso "Da un po' ormai" rispondo io con un'alzata di spalle. Si limita ad annuire e poi chiede a Derek di uscire con Kate. Mi preparo per la sua sfuriata, è giusto, non sono stata responsabile e mi sono lasciata trascinare ammalandomi. Si siede accanto a me e un sorriso sincero gli compare sul volto "Ash, da quanto va avanti questa storia?". Lo guardo più confusa che mai "A cosa ti riferisci?" domando mettendomi meglio seduta. "Mi hai capita, su. Da quant'è che tu e Derek state insieme?". Strabuzzo gli occhi e per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva. Come può minimamente pensarlo? "Io e Derek non stiamo insieme, papà. Cosa te lo fa pensare?". "Dal modo in cui ti ha guardata mentre ti stavo parlando, conosco molto bene quello sguardo" risponde sospirando. "Tra me e lui non c'è nulla, fidati. Non potrà mai esserci nulla" specifico sentendo il cuore aumentare i battiti, perché ogni volta che penso a lui o a noi due insieme mi sento strana, diversa? Queste sensazioni c'erano in tutti i libri che ho letto o nei film che ho visto, eppure mi sembra impossibile che in meno di due mesi siamo passati dall'odiarci al... piacerci? Posso davvero associare questa parola a me e a Derek? "Se lo dici tu.. comunque non ho detto nulla a tua madre, sono sicuro che prenderebbe il primo volo disponibile per tornare qui per occuparsi di te". "Non dopo avermi fatto una delle sue sfuriate" borbotto e si mette a ridere annuendo. "Se per te Kate è un problema in qualcosa dimmelo". "Tua sorella è un angelo, al tuo contrario" sussurra l'ultima frase e gli tiro un leggero pugno sulla spalla che lo fa ancora più ridere. "Beh, è ora di cena, io e tua sorella abbiamo preso delle pizze pensando che ormai voi foste morti di fame. Scendi a mangiare con noi?" domanda alzandosi e non ci metto molto a mettere in moto le mie gambe e a seguirlo al piano di sotto. Mi metto seduta di fianco a mio padre con Derek di fronte a me, il quale ha avuto la decenza di mettersi dei vestiti al posto dell'asciugamano che aveva prima, era ovvio che si stava lavando. Però, ad essere sincera, non è messo male, anzi. Ecco un altro dei motivi per il quale le ragazze lo desiderano così tanto, basta guardarlo di profilo per capire la fila di ragazze in attesa anche solo di stargli vicino, e poi ci sono io, la sua sorellastra che fino a poco tempo fa gli dichiarava guerra. Ora, invece, sembra che non possiamo fare a meno di stare insieme, nel senso che in queste ore del giorno ho sentito che mancava qualcosa, e quel qualcosa erano le sue battutine, il suo modo di fare, il suo sorriso... basta Ashley, è il tuo fratellastro, ricordatelo, non puoi farci nulla! Mi impongo di non guardarlo per il resto della serata perché so che tra noi due sta succedendo qualcosa e questa cosa la sa anche lui, altrimenti non cercherebbe di avere un contatto visivo con me, anche solo una rapida occhiata da parte mia.
Poco più tardi finisco di lavarmi e torno subito a letto sentendomi tremendamente stanca, l'influenza ha quest'effetto su di me, e sono solamente al primo giorno.. speriamo che io riesca a guarire presto. Ho già salutato mio padre e Kate prima di andare a lavarmi, sento che sta ancora parlando con Derek, poi la casa viene invasa dal silenzio. Solo i passi di Derek che si avvicinano spezzano questa pace "È appena partito" mi avvisa sedendosi sul bordo del letto. Chiudo gli occhi annuendo "Buonanotte Derek" sussurro, o almeno credo. Mi sto trovando nello stato di dormiveglia e non capisco nulla. Sento solo qualcosa di morbido posarsi sulla mia fronte e solo quando la porta si chiude mi rendo conto che erano le labbra di Derek. Posso sentire la pelle scaldarsi in quel punto preciso, ma non mi perdo con i pensieri perché talmente stanca sono mi addormento in un battibaleno.
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Uno sbaglio da commettere insieme
Teen FictionAshley Evans è una ragazza di diciassette anni come tutte le altre proveniente da Atlantic City, nel New Jersey, e crede di avere una vita perfetta con un ragazzo perfetto, Jason Miller. Ma cosa accadrebbe se un giorno il suo odiato fratellastro De...