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Rimetto le gambe a terra e per poco non finisco con il culo per aria, rido appoggiandomi alle due morettine accanto a me e i ragazzi spostano il fusto di birra che per poco non finivo a testa in giù. Mi mancava questa sensazione ad essere sincero. Traballo fino al divano, la musica mi perfora i timpani e la poca luce presente mi fa andare a sbattere contro oggetti e persone. Alcuni ragazzi sono piegati sul tavolino, alzano le teste con gli occhi rossi e gonfi, un sorriso di scherno è apparso su una ragazza quasi svestita che mi indica di inalare una striscia già pronta sul tavolino. Mi inginocchio rischiando di sbattere la testa, prendo una banconota ed inspiro tutta la cocaina in polvere. È una bella sensazione, ne voglio ancora. Finalmente posso affermare che non sto pensando a lei, mi sento libero come non lo ero da tempo e voglio continuare ad essere così: preparo io stesso altre strisce e con la stessa banconota mi lascio trasportare in un altro universo.

Pov's Ashley

Finisco l'ultima fetta di pizza e bevo un sorso di coca-cola appoggiandomi poi al tavolo, Shane ha già finito la sua cena da un pezzo e la sua bottiglia di birra è vuota. È stato un caso che la Mitchell ci abbia messi in coppia per un lavoro, ma è stato un caso arrivato al momento giusto. Avevo bisogno di una distrazione e lui è la persona più giusta. Non lo sto usando o altro, gli ho già raccontato che sto provando ad uscire da una relazione e lui per primo mi ha proposto di restare solamente amici e la cosa non potrebbe rendermi più felice di così. "Fanno qualcosa in televisione?" domanda alzandosi da tavola, porta le stoviglie sul lavello e lo aiuto a metterle nella lavastoviglie. "Proviamo a vedere se c'è qualche film" gli faccio strada verso il soggiorno, mio padre mi lancia una rapida occhiata alzando lo sguardo dal computer nel suo studio e gli sorrido per fargli capire che sto bene. Cos'è successo in queste settimane? Sono stata male interiormente e fisicamente, due dolori che a parer mio non possono essere provati contemporaneamente. Perché male fisicamente, vi chiederete. Semplicemente per il fatto che il mio stomaco si rifiuta di mangiare, difatti la pizza che ho mangiato è meno della metà di una normale pizza, me ne sono fatta portare apposta meno dalla pizzeria che non ha osato fare domande. È normale che mio padre mi controlli costantemente e che cerchi sempre di farmi mettere qualcosa sotto i denti, ma se mangio qualcosa di troppo rischio di ritrovarmi a rigurgitare tutto quanto e l'ultima cosa che voglio è diventare bulimica o anoressica. Non sono così ridotta male da farmi del male, non so ancora quale sia il motivo per il quale il mio corpo si rifiuta di mangiare ma spero di scoprirlo presto. Facciamo zapping fra i vari canali e a metà film mi vibra il telefono nuovo nella tasca, giuro che non romperò più un cellulare sapendo quanto vengono a costare. Lo estraggo confusa vedendo che è un numero sconosciuto, chi può essere? "Pronto?" rispondo abbassando il volume della televisione, allontano il cellulare sentendo un grande fracasso dall'altra parte della linea "Ashley, Dio mio, devi aiutarmi!" grida un ragazzo, provo a distinguere la voce e mi rendo conto che si tratta di Luke. "Sei tu Luke? Stai bene?". "Io sì, ma Derek no, devi venire a..". Lo fermo immediatamente non volendo sentire niente su di lui, sto riuscendo a chiudere questo capitolo della mia vita e non può tornare così dal nulla a rovinarmi tutto "Non mi interessa cosa sta facendo lui, se si è voluto ubriacare non sono affari miei e non è la prima volta che succede. Digli che se sta così male poteva pensarci prima" dico a voce piuttosto alta in modo tale che mi senta "No no Ashley, è urgente, ti prego solo tu puoi fermarlo" quasi mi scongiura, serro le labbra in una linea dura più che decisa da non muovermi di casa "Prima che io entrassi a fare parte della sua vita mi sembra che se la cavava anche senza di me. Buonanotte Luke". "Aspetta, Ash..". E attacco senza voler sentire altro, non mi farò rovinare la serata solo perché si è ubriacato. "Problemi con il tuo ex?". Non sa ancora che il mio ex ragazzo è il mio fratellastro e preferisco tenerglielo segreto fino a quando non saprò di potermi fidare ciecamente di lui "Ha alzato il gomito, nulla di preoccupante" alzo le spalle rialzando il volume della televisione, sospira guardandomi con i suoi occhi quasi blu e si sistema meglio gli occhiali sopra il naso. "E per caso questa situazione coinvolge il tuo fratellastro?" domanda continuando a guardarmi, mi mordo la lingua per aver pronunciato il nome di Luke, avrà fatto due più due, non ci vuole un genio. "Non dirlo a nessuno, è un segreto" sussurro chiudendo gli occhi con il cuore che mi si stringe, annuisce soltanto stringendomi la mano. "Vuoi parlarne?" continua e sembra che le azzecchi tutte, eccome se ne voglio parlare. Devo riuscire a dire a qualcuno tutto quello che mi tengo dentro e devo fargli vedere che mi fido di lui anche se lo conosco da meno di due settimane, ma ho come l'impressione che quest'amicizia riusciremo a renderla sempre più forte e legata, perciò prendo un respiro profondo, spengo la televisione e gli parlo di ogni singola cosa che mi passa per la testa, ogni cosa che riguardava noi due e ovviamente le lacrime non mancano.

Un'ora più tardi mi ritrovo a guardare il telefono che impazzisce di messaggi e chiamate da Sam e Luke, che avranno combinato? Rispondo a Luke e parlo prima che cominci lui. "Non dirmi che l'hai messa incinta" dico facendo ridere Shane che mi ruba la birra dalle mani e ricambio con il dito medio. "Cosa.. no Ashley, è seria questa cosa. Devi venire all'ospedale, urgentemente". Il mio sorriso si spegne e di nuovo quella sensazione di vuoto prende vita nel mio cuore "Cosa.. cosa vi è successo? State bene?" domando quasi in un sussurro con il cuore in gola, mi alzo andando a mettermi le scarpe e mi sembra di cadere "Si tratta di Derek" sospira e mi basta sentire questo per riattaccare e prendere le chiavi della mia macchina "Dove vai?" domanda mio padre intanto che anche Shane, che ha ascoltato la conversazione, indossa le scarpe senza dire nulla. "All'ospedale, Derek sta male" dirlo ad alta voce mi fa sfuggire delle lacrime, mio padre sconcertato annuisce e ci guarda uscire dall'appartamento e corriamo verso la macchina, faccio guidare Shane perché io non ne sarei in grado. Brutti pensieri attanagliano la mia testa, spero che sia stata solo una scazzottata e nulla di più...

Uno sbaglio da commettere insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora