Scendo dalla macchina sgranchendomi le gambe e le braccia, poi recupero i bagagli insieme a Derek e li trasciniamo fino alla hall dell'hotel che abbiamo prenotato per questi giorni. Mia mamma è ancora alle prese con Kate, cerca di svegliarla ma è impossibile, ormai è in un sonno profondo e non si sveglierà tanto facilmente, siamo sorelle per qualcosa. Sento Benjamin discutere con la signora dietro al bancone dell'hotel, mi avvicino per capire cosa sta succedendo. "C'è stato un problema con la prenotazione. Secondo loro abbiamo preso due stanze, una con i letti singoli e l'altra con quello matrimoniale" spiega Derek prima di tornare a cercare di far ragionare suo padre. "Non c'è motivo di arrabbiarsi papà, alla fine i soldi sono quelli, no? Cosa vuoi che succeda?" gli mette una mano sulla spalla prima di continuare "È tardi, è chiaro che ognuno di noi voglia andare a dormire, quindi mettiti l'anima in pace e andiamo nelle stanze. Io e Ashley staremo con Kate, va bene?". Benjamin si strofina una mano sul volto esausto, intanto la signora ci guarda cercando anche lei di capire cosa deve fare. "Va bene, faremo così. Ci dia le chiavi delle stanze". In men che non si dica ci ritroviamo davanti alle porte delle camere, neanche poi così vicine, siamo nelle camere più estreme del corridoio. "Apri che Kate è pesante" borbotto contro Derek che temporeggia solo per farmi innervosire. Ride arrendendosi e mi lascia passare, appoggio subito mia sorella sul primo letto che trovo. "Dov'è il suo pigiama?" domanda Derek indicando le valige in camera "Nella mia". Comincio a toglierle le scarpe e il giubbotto, poi anche gli altri vestiti. Le metto il pigiama e le rimbocco le coperte, mi siedo poi accanto a lei. "Vado a lavarmi" mi avvisa Derek sparendo poi nel bagno della stanza. Ne approfitto per cambiarmi indossando anch'io il pigiama e mi distendo sul letto matrimoniale con mia sorella. La porta del bagno si apre, socchiudo un occhio ma lo richiudo non appena vedo che ha solo un asciugamano che lo copre, la mia parte più oscura mi dice di dare una sbirciatina, ma non posso... sarebbe troppo imbarazzante. Che pensieri stanno affievolendo nella mia testa?! Sento l'asciugamano cadere per terra e strizzo gli occhi mordendomi il labbro inferiore "Muoviti a coprirti". Sento la sua risata raggiungermi le orecchie, che infame. "Buonanotte mia piccola pervertita" sussurra baciandomi la guancia. "Pensa se si fosse svegliata mia sorella? Mio padre ti avrebbe strozzato con le sue mani" bisbiglio aprendo un occhio per vederlo stendersi sul letto adiacente al nostro continuando a ridere. "E io ti avrei castrato". Lo sento ammutolirsi "Che crudele" borbotta spegnendo la luce della stanza. Scuoto la testa sospirando e chiudo gli occhi addormentandomi.
Sento dei rumori provenienti dalla porta della camera, ma sono troppo stanca anche solo per aprire gli occhi. Purtroppo però sono costretta a farlo, anche perché sicuramente Derek starà ancora dormendo come anche mia sorella. Sospiro tirandomi su, ma un peso me lo impedisce. Accendo la luce vedendo che si tratta del corpo di Derek. Strabuzzo gli occhi voltandomi verso mia sorella che ci da le spalle, continuano a bussare. "Chi è?" domando cercando di togliermi Derek di dosso. "Benjamin, la colazione è pronta nel ristorante". "Ci stiamo alzando" rispondo e sento i suoi passi allontanarsi. Tiro un sospiro di sollievo e tolgo il braccio di Derek scuotendolo poi per le spalle "Svegliati dormiglione, i nostri genitori ci stanno aspettando" dico alzandomi dal letto. "Che ore sono?" domanda sbadigliando rumorosamente "Le 8.30, alzati pigrone" gli tolgo le coperte di dosso facendo lo stesso con Kate. Com'è possibile che questo ragazzo non abbia neanche un pigiama? "Oh mio Dio.." sussurro avviandomi verso la valigia, prendo le cose per lavarmi e mi dirigo in bagno "Sveglia Kate". Mi infilo dentro la doccia cercando di lavarmi il più velocemente possibile, asciugo i capelli e indosso la biancheria. Metto la testa fuori dalla porta maledicendomi per non aver preso anche i vestiti, cos'ho combinato di male nella mia vita? Derek e Kate sono spariti, meglio così. Mi abbasso per scegliere i vestiti e, in questo preciso istante, la porta si apre "Ho portato Kate a.." la voce gli esce strozzata e sono sicura di essere diventata peggio di un peperone. Corro in bagno vergognandomi di me stessa e mi appoggio alla porta chiudendo gli occhi. Era solo Derek. Era solo Derek che mi ha vista in biancheria. È come se fossi stata in costume, siamo già andati qualche volta al mare in famiglia. Oddio, non è la stessa cosa, maledizione! Indosso i vestiti e mi guardo allo specchio capendo di essere più rossa del colore stesso. Prendo un respiro profondo, se non dico nulla nemmeno lui lo farà. Esco dal bagno ritrovandolo seduto sul letto, appena mi vede abbasso la testa volendo che il pavimento apri un varco che mi conduca da qualsiasi altra parte. Mi ferma per le spalle e mi fa alzare la testa "Non è successo nulla Ash, d'accordo? Eravamo solo io e te, può capitare. Ora non andare in paranoia per questo, è come se fossi stata in costume infondo" mi accarezza le guance posando la fronte sulla mia "Non voglio che tra noi le cose diventino imbarazzanti. Non devi preoccuparti, okay? Se vuoi lo posso cancellare dalla mia testa, basta che tu non rimanga con..." e lo fermo con un bacio, rimane sorpreso a questo mio gesto, ma sorride "Facciamo finta che non sia successo, va bene?" domando a bassa voce, annuisce stampandomi un altro bacio. "Ora andiamo a fare colazione". "Se posso dire una cosa, ti faccio i complimenti per..". Gli metto una mano sulla bocca incenerendolo con gli occhi, sghignazza provando a smetterla. "Non una parola" minaccio spingendolo poi fuori dalla camera. Prendo un respiro profondo seguendolo poi verso il ristorante dell'hotel.
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Uno sbaglio da commettere insieme
Teen FictionAshley Evans è una ragazza di diciassette anni come tutte le altre proveniente da Atlantic City, nel New Jersey, e crede di avere una vita perfetta con un ragazzo perfetto, Jason Miller. Ma cosa accadrebbe se un giorno il suo odiato fratellastro De...