Dei rumori ovattati mi giungono alle orecchie, devo essermi addormentata senza volerlo. Dopo qualche secondo passato a rigirarmi nel letto immersa nel buio e nel silenzio, sento di nuovo questo rumore, ma ora capisco che è il campanello. Controllo il telefono, è mezzanotte passata da un pezzo, quasi l'una. O è qualche ubriaco che ha sbagliato indirizzo o non so chi altro possa essere a quest'ora. Per evitare di far svegliare l'intero palazzo mi alzo dal letto e mi dirigo all'ingresso, afferro la cornetta "Chi è?". "Aprimi". La sua voce è inconfondibile, potrei riconoscerla anche durante una partita in mezzo allo stadio, eppure mi chiedo come ho fatto a non distinguerla ieri. "Che ci fai qua Derek? È tardi". "Lo so, ma hai dimenticato una cosa. Poi giuro che sparirò per sempre". L'indice trema sopra il tasto per far aprire la porta, ma non ho coraggio a schiacciarlo. "Ti prego Ashley", la sua voce è bassa, sussurrata, sembra stanca. "O-okay" balbetto e gli apro la porta, spalancando anche quella dell'appartamento. Lo sento salire le scale di corsa, più i suoi passi si avvicinano più la mia agitazione di vederlo aumenta e anche i battiti del mio cuore hanno lo stesso effetto. Lui mi faceva e mi fa ancora adesso quest'effetto paralizzante, mi lascia senza parole la sua sola vista da lontano, mentre sale l'ultima rampa di scale, con una maglietta girata al contrario e un paio di pantaloni della tuta, le scarpe ancora slacciate e i capelli anche se disordinati sono perfetti.
"Cosa... che ho scordato?" gli chiedo facendo mente locale, ma mi sembra di aver preso tutto prima di andarmene. "Questo", una parola chiara e secca, e le sue labbra si scontrano con le mie, i nostri respiri si confondono immediatamente tra di loro, la sua lingua raggiunge la mia in una velocità pazzesca. Forse non sono nemmeno più sui miei stessi piedi, forse mi ha sollevata con le sue braccia o forse è solo la sua presenza che mi fa toccare il cielo con un dito. E io non so dire di no a tutto questo, perché lo desidero tanto quanto lo desidera lui. Non me ne frega di come sono finite le cose tra di noi quella volta, non me ne frega di come sono finite poche ore fa e non me ne importerà di come finiranno tra poco.
Indietreggio e sono sicura che la porta è chiusa solo quando Derek mi solleva schiacciandomi contro di essa con il suo corpo, spinge il suo basso ventre contro il mio ed entrambi ci facciamo sfuggire dei gemiti, "Sei da sola?" sussurra col respiro affannato, non mi lascia però il tempo di rispondere che le sue labbra stanno di nuovo imprigionando le mie, quindi annuisco con un verso e affondo una mano tra i suoi capelli, l'altra è occupata a toccargli il volto. Non so cosa ho fatto meno di ventiquattr'ore fa, ma se stavo facendo questo voglio rifarlo ancora. Con me ancora tra le sue braccia cammina per tutto l'appartamento arrivando alla mia camera da letto, si siede con me a cavalcioni sulle sue gambe, ma prima che io possa anche solo muovermi per stuzzicarlo, lui si allontana, entrambi con i respiri affannati e gli occhi pieni di desiderio.
"Dove sei stata tutto questo tempo?" sussurra Derek scostandomi dei capelli dal volto, l'altra mano è appoggiata sulla gamba e con il pollice disegna dei cerchi immaginari. "Dove non volevo stare" appoggio la fronte sulla sua e continuo "Credevo... credevo di stare bene, ma quando poco tempo fa ti ho visto ho capito che non stavo bene. Sto bene, sono felice solo adesso che ti ho qui con me". "Lo stesso vale per me Ashy. È per questo che sono venuto a riprenderti e questa volta, se me lo permetterai, non ti lascerò più andare. Mai più". "Lo prometti?". "Te lo prometto Ashy. Lo commettiamo insieme questo bellissimo sbaglio?". "Sì. È lo sbaglio migliore che io abbia mai fatto" sussurro sfilandogli la maglia, lo bacio lentamente sulle labbra, mi stacco di nuovo guardandolo negli occhi e dico ciò che credevo non avrei ridetto mai più, se non a lui: "Ti amo Derek. Non credo di potercela fare di nuovo senza di te". "Mi sei mancata amore. Ti amo", raccoglie una mia lacrima con un bacio e scende lungo il collo "Sarà anche presto per chiedertelo, siamo giovani, molto giovani, abbiamo tanti ostacoli davanti a noi se vogliamo che si realizzi, ma Ashley, vorrei che tu un giorno mi sposassi, vorrei riuscire ad avere una famiglia con te, ad avere una vita con te". "Lo voglio anch'io Derek", sorridendo mi bacia ancora e ancora, e ci ritroviamo a fare l'amore per tutta la notte fino all'alba dove crolliamo nel sonno stretti l'uno contro l'altro, appagati, felici e liberi. Il destino può tenerci in serbo quello che vuole, ma non mi toglierà mai la gioia di aver Derek con me, la mia unica certezza, il mio sbaglio preferito.
Cari lettori/lettrici, questo era l'ultimo capitolo, non ci saranno seguiti del libro o spin off, credo che questo finale vada bene e che non ci sia bisogno di andare avanti. Spero che questa fine vi sia piaciuta e che soprattutto questo libro vi abbia fatti emozionare così come mi sono emozionata io scrivendolo.
Mi piacerebbe leggere dei vostri commenti o delle critiche su questa storia, ognuno è libero di scrivere qui sotto quello che vuole, le emozioni che ha provato, le parti migliori o peggiori, qualcosa che avrei dovuto evitare di mettere nei capitoli... sbizzarritevi!(P.S. sto già abbozzando delle idee per una nuova storia, ma finora non c'è nulla di certo quindi nessuno si faccia troppe aspettative).
Anna 💕
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Uno sbaglio da commettere insieme
Teen FictionAshley Evans è una ragazza di diciassette anni come tutte le altre proveniente da Atlantic City, nel New Jersey, e crede di avere una vita perfetta con un ragazzo perfetto, Jason Miller. Ma cosa accadrebbe se un giorno il suo odiato fratellastro De...