Isaac

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liuccia_03

Prendi in mano il pennarello che ti sta consegnando il prof e ti avvicini alla lavagna bianca.
Odi gli esercizi di fisica, non li capisci. Per te sono solo numeri e calcoli e disegnini strani. Sei più da teoria che da pratica.

Accanto a te si posiziona uno dei ragazzi più carini che hai mai visto.
Si chiama Isaac e non gli hai mai rivolto la parola. Il che è un peccato.

Tamburelli il pennarello sul labbro, pensando a come risolvere quell'equazione sulla forza di gravità.
Sposti lo sguardo sul ragazzo accanto a te che, tranquillo tranquillo, ha quasi finito il suo esercizio.
Sgrani gli occhi e inizi a scrivere numeri a caso.
-e anche oggi prendo un sei in fisica domani- pensi facendo un profondo respiro.
Isaac appoggia il pennarello nel porta cancellino sotto la lavagna, si gira a guardarti e ti fa l'occhiolino.
<<Pensa di farcela prima di capodanno?>> Chiede il prof appoggiato alla cattedra.
Alzi gli occhi al cielo pregando che la lezione finisca il più velocemente possibile.

****

Sfogli la pagina del tuo libro mentre il leggero venticello autunnale ti sposta i capelli sul viso.
Sei in pausa pranzo e, come al solito, sei seduta sull'erba del giardino.
Non stai mai dentro la mensa, forse solo quando piove o nevica. <<Posso farti compagnia?>> Chiede una voce.
Quella voce.
Alzi la testa lentamente, ritrovandoti Isaac in piedi davanti a te.

La matita che tieni tra le labbra ti scivola sulle gambe e annuisci, spostando lo zaino dall'altra parte.
Il ragazzo si siede accanto a te e ti osserva attentamente <<che cosa leggi?>> chiede passandosi la mano tra i capelli.
<<la solitudine dei numeri primi>> rispondi sfogliando pagina.
Addenti la mela rossa che ti sei portata da casa.
Con la coda dell'occhio vedi Isaac avvicinarsi a te. Ti sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, facendoti rabbrividire.
Lui si tira indietro leggermente e sorridendo ti chiede: <<hai freddo? Stai tremando>>
Tu scuoti la testa ma lui si leva la sciarpa e te la rigira intorno al collo.
Addosso a te è decisamente più grande di quanto non sembri su di lui.
Il suo profumo è l'odore più buono che hai mai sentito.

Lo ringrazi abbassando la testa.
Isaac si avvicina nuovamente e, questa volta, posa un bacio sulla tua guancia. Arrossisci come un pomodoro prima di sentire la campanella suonare.
Vi alzate insieme e tornare nella scuola.

<<Isaac, ho la tua sciarpa>> gli urli quando lo vedi allontanarsi per la prossima lezione <<tienila, così ho il pretesto per rivederti>>
Grida a sua volta.
Appena ti sei assicurata che abbia svoltato l'angolo, inizi a saltellare come una ragazzina.
Finalmente sei riuscita a parlargli.

Il tuo telefono suona nella borsa e velocemente rispondi alla chiamata.
<<Hey..... Si.... Assolutamente....non dire gatto finché non c'è l'hai nel sacco....si tranquillo....non preoccuparti Deucalion, Isaac Lahey non sospetta di nulla>>

Riponi il cellulare nella borsa e porti lo sguardo sul tuo riflesso, sul vetro della teca dei trofei.
Ti concentri e da rossi, i tuoi occhi, tornano del loro colore naturale.

Immagina II //Completo//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora