@tatinalovegoode
Attacchi le cuffie al walkman e premi play. Il nastro della cassetta inizia a girare con il solito ronzio e nelle tue orecchie risuonano i Kansas. Sali in biciclatta e pedali a ritmo di musica fino alla piccola scuola della tua cittadina.
Vorresti con tutta te stessa vivere in una bella città sempre soleggiata, magari che dà sull'oceano e dove per divertirsi non bisogna perforza giocare a giochi di ruolo o andare al cinema. Però, fino a prova contraria, sei nata e cresciuta nella nebbiosa e fittizia Hawkins.
Attraversi i corridoi sorridendo fintamente alle numerose persone che ti salutano. In questa città le persone sono finte, ti consiederano solo perchè conoscono la tua storia. Dopo la morte della tua sorellina, i tuoi si sono separati. Tuo padre ha iniziato a bere e sie tu a dover fare l'adulta in casa.
Raggiungi a testa bassa il tuo armadietto e con uno scossone lo apri. Se tuo padre non fosse lo sceriffo, forse non ti tratterebbero come un cucciolo bastonato.
All'improvviso, le tue cuffie vengono tolte e ti volti pronta a tirare un pugno al cretino di turno. Ti rilassi riconoscendo il volto del tuo migliore amico Jonathan. <<Ciao Byers>> lo saluti con un bacio sulla guancia <<Hopper, che ne dici se dopo scuola mi aiuti con il mio nuovo progetto?>> ti chiede alzando la macchina fotografica. Sorridi all'obbiettivo e lui ti scatta una foto. <<Lo prendo come un si>> risponde alzando le spalle e controllando quante foto gli sono rimastre nel rullino. Chiudi con un colpo secco l'anta metallica dell'armadietto, gli salti sulla schiena e raggiungete il campo di atletica. Che bellezza la prima ora buca.
Accavalli le gambe e appoggi la schiena al corrimano di metallo alle tue spalle. Le urla dell'allenatore di atletica contro gli altri studenti ti fanno da sottofondo durante le ore buche. Lo fate sempre tu e Jonathan; vi sedete sugli spalti, all'ombra degli alti alberi. Tu leggi un libro e lui fa foto. Questi piccoli momenti però, vengono spesso interrotti da Steve Harrington e dai suoi amici deficenti. <<Giri ancora con uno sfigato come lui? Così mi cadi in basso tesorina>> commenta quell'antipatica dell'amica di Steve. Fate economia insieme, ma per te è del tutto irrilevante ricordarti il suo nome. <<Tu stai ancora con mr. Braille? Come mi scendi in basso tesoro>> ribatti con lo stesso tono di superiorità. Prendi per mano Jonahtan e nell'altra il tuo zaino, lasciando gli spalti e i nuovi ospiti.
<<Dovresti smetterla di difendermi>> dice lui preparando le vasche per il bagno di sviluppo della sua nuova pellicola. <<Lo so. Mi da un sacco fastidio quando qualcuno se la prende con i miei amici>> rispondi, posizionando la pellicola nell'ingranditore e accendendo la luce rossa. <<Quindi è questo che sono per te, solo un amico>> ripete lui a voce bassa. Ti apoggi al tavolo e lo guardi darti le spalle, concentrato a sviluppare le sue amate fotografie. <<Non è quello che ho detto>> dici alzando le spalle. Lo osservi in silenzio mentre appende ad un filo la foto che ti ha scattato quella mattina. Stanca del silenzio lo richiami, ricevendo in cambio un semplice "mmmh?". Attraversi la poca distanza e gli afferri il braccio, facendolo voltare verso di te. <<non voglio essere "solo un amico" y/n>> ammette guardandoti dall'alto. Con una mano gli accarezzi il volto, portandola poi sul retro del suo collo. <<Io voglio che tu sia molto più di un amico per me, Jonathan>> sussurri. Grazie a dio la luce rossa non fa vedere il rossore delle tue guance. Un sorriso dolce gli nasce sul viso e si china ulteriormente er poterti baciare.