Marco Asensio

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lauraameller

Infili la maglia col numero venti del tuo migliore amico. Sei una blaugrana fino al midollo, ma hai perso una scomessa col centrocampista ventiduenne del Real Madrid.

Avevate scommesso tra chi avrebbe vinto tra le vostre due squadre e, come risaputo, a perdere sei stata tu.

Guardi per l'ultima volta il tuo riflesso con una smorfia schifata. <<Odio sti colori>> sussurri. Prendi un profondo respiro e ti decidi ad uscire di casa. Questa sarà la notte più scomoda della tua vita.

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<<Perchè hai indossato la felpa della spagna?>> ti chiede il calciatore bevendo un lungo sorso di gatorade. <<Perchè sono patriottica>> rispondi con nonchalance, sorridendo allegra. Lo vedi scuotere la testa bisbigliando un "non cambierai mai".                                                                                    Ti risiedi al tuo posto, mordicchiandoti il labbro inferiore. Non sai bene perchè, ma quella frase sussurrata ti ha intristito. Ripensi a ciò che ti aveva detto qualche giorno prima Carvajal:  <<Ti giuro sui miei scarpini che l'ho sentito fare un monologo interiore su "i suoi sentimenti per y/n">>.  Scuoti la testa quando il boato dei tifosi madridisti riempie lo stadio. L'arbitro da il fischio d'inizio e cerchi di liberare la mente, concentrandoti sulla partita contro il Psg.

A metà del primo tempo la squadra spagnola è in svantaggio di due gol. Ti senti il caldo, causato dall'ansia, salirti dalla suola delle scarpe e abbassi la zip della felpa. Torni con lo sguardo sul campo a pochi metri da te, giusto in tempo per vedere il pallone volare veloce nella tua direzione. Alzi le mani e lo blocchi, risvegliando il tuo passato da portiere. Alcune persone intorno a te ti applaudono ma si zittiscono nonappena riconoscono il numero dieci del Psg correre verso la tribuna. Gli lanci il pallone guadagnandoti un occhiolino dal brasiliano che, veloce come è arrivato, torna a bordo campo.

Quindici minuti dopo il cognome del tuo migliore amico viene urlato dai tifosi e, per festeggiare anche tu con loro, ti levi la felpa facendola volteggiare in aria. Speri che ti guardi, che ti mandi un bacio volante come a ogni suo gol, ma questa volta si limita all'abbraccio dei compagni. Un po delusa ti risiedi e cerchi di placare i battiti accellerati del tuo cuore.

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Finalmente la partita è finita. Un ottimo pareggio ti ha lasciata soddisfatta.

Pieghi la schiena per recuperare lo zainetto e ti infili la felpa. <<Hola chica! Sei y/n y/sn vero?>> alzi la testa ritrovando gli occhi di Neymar fissarti. Annuisci e il suo sorriso si amplia <<ti sento qualche volta alla radio. Mi piace la tua trasmissione>> dice appoggiando le braccia al muro di plastica spessa e trasparente. Lo ringrazi portando lo sguardo oltre la sua testa. a centro campo ci sono Marco e alcuni suoi compagni, intenti in una discussione. Capisci che deve essere abbastanza arrabbiato notando le sue guance rosse e la mascella contratta. Il brasiliano segue il tuo sguardo guardandoti subito dopo. <<è il tuo ragazzo?>> chiede indicando con il pollice oltre la sua spalla destra. Ti senti arrossire e scuoti la testa. -No purtroppo no- pensi sospirando. <<Tu gli piaci. E molto anche>> interrompe i tuoi pensieri il calciatore sotto di te <<prima, quando sono venuto a riprendere il pallone, mi ha minacciato di starti alla larga>> spiega ridacchiando alla fine.

I suoi compagni lo richiamano e vi salutate.

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Ti appoggi alla macchina di marco e lo aspetti giocando un po col cellulare. <<pensavo ti avesse riportato a casa il bel brasiliano>>. Alzi la testa nel sentire la voce di Asensio. <<avrei potuto, è vero>> dici, alzando le spalle. Fai per aprire la portiera ma Marco la blocca, rimanendo dall'altra parte del veicolo. Alzi un sopracciglio quando lo vedi appoggiare le braccia al tettuccio. Abbassa la testa passandosi la mano tra i capelli, come fa quando tormentato da un pensiero doloroso. <<ma che hai, stai male?>> chiedi e lui alza la testa <<non puoi capire. Non sai come ci si sente nel vedere la persona cha ami e sapere che non sei ricambiato>> la sua voce è come un sussurro, fai quasi fatica a sentirlo a causa del leggero venticello. Abbassi lo sguardo e lui ne approfitta per continuare. <<Ti senti un vero idiota quando ci sei vicino e senti l'impulso di poggiare le labbra sulle sue. Ma non lo puoi fare, sarebbe la fine di tutti i bei anni passati insieme>>. Vorresti dirgli che sai come ci si sente, vorresti dirgli che provi le stesse cose, ma aspetti che si sfoghi.Si gratta il retro del collo e strizza gli occhi <<io sono innamorato di te da quando avevamo sedici anni, ma per te sono solo il migliore amico>>. Il respiro ti muore in gola e il cuore smette di battere. Marco trafica con qualcosa in tasca e prende le chiavi della macchina. <<senti, lascia stare ok? Ti riporto a casa>> dice aprendo la macchina. Afferra la maniglia della portiera ma, con uno scatto, fai il giro dell'auto.                                                                                                                                                   Stringi nei pugni la sua felpa e lo tiri verso di te. Marco ti guarda con gli occhi spalancati e ti passi la lingua tra le labbra secche <<hai detto che hai l'impulso di baciarmi. Fallo!>>

Il centrocampista non se lo fa ripetere due volte e appoggia le mani sui tuoi fianchi, attirandoti a se e unendo le labbra alle tue.



Scusate gli errori, un bacio a tutti!

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