Marco Asensio

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@fedefav201


Entri nel lussuoso ristorante e quasi ti viene voglia di andartene. Hai accettato un di incontrare un amico di tuo fratello, senza sapere quasi nulla di lui. Sai solo che gioca in nazionale insieme e che si chiama Marco.

<<Ti prego Alvaro, dimmi qualcos'altro>> lo preghi impedendogli di farti uscire di casa. Scuote la testa e con una leggera spinta ti sposta da davanti la porta <<no sorellina. Buona Fortuna>>

E' ciò che vi siete detti prima che ti accompagnasse nel luogo scelto dalla tua amatissima cognata. Certo, Alice aveva buon gusto, ma era troppo per i tuoi gusti "ribelli".

Una gentile e giovane cameriera ti viene vicino <<Lei è la signorina Morata?>> chiede sorridendo. Annuisci e lei si sposta di poco <<Mi segua, il signor Asensio l'aspetta>> La segui, impazziente di vedere il ragazzo con cui passerai il resto della serata.

Ti porta fino ad un tavolo appartato dove siede un bel ragazzo. Lui alza gli occhi dalle sue mani e ti guarda. Entrambi rimanete colpiti e ringraziate la cameriera. Marco si alza e ti sposta la sedia per farti sedere davanti a lui. <<finalmente ho l'onore di conoscerti. Io sono Marco>> dice porgendoti la mano. La afferri e ti presenti a tua volta.

Lui ordina del buon vino e mentre attendete i vostri ordini, vi fate alcune domande. Parlare con lui è fantastico, ti aspettavi di sentirti bloccata visto che non lo conosci, ma invece ti senti a tuo agio. Vi sembra quasi di conoscervi da anni.

<<Vuoi assaggiare?>> chiede allungandoti una forchettata di spaghetti. Annuisci e assaggi ciò che ha ordinato <<buoni>> ridacchiate e abbassi lo sguardo. Marco allunga una mano verso il tuo viso, passando il pollice sull'angolo della tua bocca <<avevi un po di sugo>> si affretta a dire, arrossendo leggermente.

La sera conclude nel migliore dei modi e, dopo aver insistito per pagare, si è offerto per riportarti a casa. Hai accettato e ora state cercando di attraversare la città. <<se avessi saputo prima della festa, avrei fatto un'altra strada>> ridacchia e ti perdi ad osservare la gente che, ballando e cantando, riempie le strade di Madrid. <<Non sono mai stata alla festa della città>> pensi a voce alta. Ti volti verso Marco, trovandolo a guardarti con gli occhi spalancati <<dobbiamo subito rimediare>> dice e parcheggia la macchina un po a caso.

Ti apre la portiera e stringe la mano alla tua. Camminate praticamente appiccicati tra la folla danzante e, arrivati al centro della piazza ti invita a ballare <<non dirmi che non hai mai ballato>> ti prende in giro appoggiando le mani sui tuoi fianchi. Sorridi ammettendo di non aver mai fatto neanche quello. Marco alza gli occhi al cielo e sospira <<allora ti insegnerò a ballare>>.

Seguendo i suoi passi i in fretta a ballare con lui. Ti fa girare e la tua gonna un po l'arga gira insieme a te. Lo guardi negli occhi, rendendoti conto di non riuscire a farne a meno. Marco appoggia una mano sulla tua guancia e avvicina il viso al tuo. Riesci a sentire il suo fiato caldo sulle labbra e, alzandoti sulle punte, azzerri la distanza.

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