Liam payne

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chiiarazanchi


Anche se è giugno, questa mattina non fa particolarmente caldo. Per fortuna Liam non ha da lavorare e tu sei ancora in ferie. Avendo, finalmente, un'intera giornata solo per voi, avete deciso di passare la mattinata al parco con i pattini a rotelle.
All'inizio eri elettrizzata all'idea, ma poi hai ricordato le brutte cadute con quei cosi infernali e le estati passate con il braccio ingessato. <<e se invece andassimo in bicicletta?>> gli chiedi mentre lo osservi cercare i pattini tra i vari scatoloni che avete in garage. Scuote la testa spostando il borsone degli scii <<ci mettiamo troppo a gonfiare le ruote e non abbiamo più le chiavi dei lucchetti>> ti risponde guardando dentro ad u sacchetto di plastica giallo. Tira fuori da esso i suoi roller neri e blu e i tuoi viola e bianchi. Sbuffi legandoti i capelli in una coda di cavallo. Sai già che si trasformerà in un bagno di sangue e sudore. Ti guardi le ginocchia lasciate nude dal vestito estivo e allunghi la mano verso i tuoi roller.
Con non poca fatica riesci ad attraversare il vialetto sconnesso. Lui è già in strada, perfettamente in equilibrio che ti aspetta. Ti aggrappi al suo braccio cercando di non cadere. <<non ridere, non provarci nemmeno>> lo rimproveri puntandogli un dito contro. Lui alza le mani e inizia a pattinare in strada <<dai vieni>> dice allontanandosi. Lo segui su un equilibrio precario, sistemandoti di tanto in tanto la spallina dello zainetto in cui avete le scarpe di cambio. <<se non ti dai una mossa, arriveremo al parco che sarà già inverno>> ribatte pattinando all'indietro. <<ma come fai ad essere così bravo?>> urli agitando le braccia aperte cercando di non cadere <<allenamento tesoro>> risponde. Ti aggrappi al palo del semaforo guardandolo con gli occhi sgranati <<tu non sei normale. Ho sposato un extra terrestre>> dici facendolo ridacchiare. Ti da la mano e attraversate la strada. Tu rimani aggrappata al suo braccio mentre lui ti tira come se fossi una valigia <<si ma non farti tirare>> dice guardandoti di traverso. Scuoti la testa <<perché? E' più comodo così>>.

Attraversate il cancello del parco e Liam ne approfitta per sciogliersi dalla tua stretta e pattinare veloce il più lontano possibile <<dai, vieni a prendermi>> grida. Urli il suo nome e pattini cercando di evitare le buche e i sassi. Quando rialzi lo sguardo lo vedi seduto su una panchina. Ti asciughi il sudore sulla fronte e vai nella sua direzione. Un gruppetto di bambini correndo dietro ad un pallone ti tagliano la strada. Per lo spavento perdi l'equilibrio e finisci a terra. Liam ti raggiunge subito. Ti stringi la gamba al petto e guardi il ginocchio sbucciato. Lui si inginocchia davanti a te <<stai bene y/n?>> chiede preoccupato. Annuisci e ti aiuta ad alzarti. Insieme raggiungete la panchina più vicina. Ti aiuta a levarti i pattini <<ahia!>> <<ti fa male la caviglia?>> chiede e annuisci ancora. Prende dallo zainetto la bottiglietta d'acqua e ti leva la bandana che usi come cerchietto. La bagna per poi passarla sul tuo ginocchio, pulendo la sbucciatura dal sangue e dalla terra. <<Liam, possiamo tornare a casa?>> chiedi e lui annuisce. Si alza <<dai salimi sulle spalle>> dice.
In poco, con te aggrappata alla sua schiena, tornate a casa.
Zoppichi fino al divano e lui si siede accanto a te. <<mi dispiace>> dici giocando con i suoi capelli. <<per cosa?>> chiede baciandoti la mano <<dovevamo divertirci insieme e invece ho rovinato tutto>> spieghi abbassando lo sguardo. Lui ti alza il viso e appoggia le labbra sulle tue. <<preferisco stare a casa a guardare the Walking dead con te che sudare al parco>> risponde facendoti sorridere.

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