Cameron Dallas

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sallydallas00

Stringi le mani contro la balaustra di ferro, cercando con tutta te stessa di non perdere l'equilibrio.

Con tutti i posti in cui poteva portarti Cameron, proprio il lago ghiacciato doveva scegliere?

Hai paura di pattinare sul ghiaccio da quando, da piccola, la sottile e trasparente lastra di è frantumata sotto al tuo peso, facendoti cadere nell'acqua ghiacciata.
Lui, questo, non lo sapeva. Secondo lui è bello pattinare sul ghiaccio con la propria fidanzata.

Cameron ti si avvicina tranquillamente, ti prende le mani e lasciandoti un tenero bacio sulla fronte <<di che hai paura?>> Ti chiede teneramente.
Distogli lo sguardo e sbuffi <<non ho mai pattinato>> menti mordicchiandoti il labbro inferiore.
Lui, in risposta, sorride e si avvicina al tuo orecchio <<ti fidi di me?>> Chiede spostandoti una ciocca di capelli dal viso.
Senza esitazione annuisci e pian piano ti tira verso di sé.
Ti lasci trasportare fino al centro del lago.
Lascia le tue mani e si allontana <<vieni verso di me>> dice fermandosi a qualche metro da te.
Spalanchi gli occhi e scuoti la testa.
Senti sotto di te il ghiaccio scricchiolare e il tuo respiro accellera.
<<Dai y/n. Non vorrai mica rimanere lì tutta la notte>> ti sprona prendendoti un po' in giro.

Delle crepe ben visibili si formano sul ghiaccio sotto di te, con esse, cresce la tua paura. <<Ti prego Cameron, vieni a prendermi>> chiedi terrorizzata ma lui scuote la testa, convinto che stia andando tutto bene.
Alla sua risposta inizi ad avere un attacco di panico. Le lacrime ti bagnano le guance, le spalle si muovono frenetiche a causa dei singhiozzi.

Due mani si posano sui tuoi fianchi e vieni trascinata verso la riva innevata.
Ti lasci cadere a terra e ti levi i pattini, rimettendoti i tuoi stivali. <<Dai piccola, non è così difficile pattinare>> dice aumentando la rabbia in te.
<<Facile per uno che non ha rischiato di morire congelata>> gli gridi asciugandoti le guance con il dorso della mano.

****

Lo scoppiettio del fuoco è l'unico suono nella tua stanza. Dal piano di sotto arrivano l'odore dei biscotti che sta preparando tua madre.
La neve cade dal celo nero, ricoprendo il prato della tua villetta in montagna.

Qualcuno bussa alla porta, ma non ti prendi la briga di rispondere. Questa si apre e, riflesso nel vetro della finestra vicino cui sei seduta, vedi Cameron.
Ti dai una spinta e la sedia a dondolo si muove avanti e indietro.
<<mi dispiace. Non lo sapevo. Ti conosco da quando siamo nati ma non me lo hai mai detto>> dice sedendosi sul tuo letto, giocando con il pupazzo a forma di Bambie che tieni vicino ai tuoi cuscini.
<<mi dispiace davvero y/n. Odio vederti con il broncio. Ma se decidi di non parlarmi mai più... me ne andrò>> dice sospirando.
Finalmente ti volti a guardarlo e lo raggiungi, camminando sul tappeto peloso.
Ti siedi sulle sue gambe e gli prendi il viso tra le mani <<non ce l'ho con te, non potrei mai avercela con te. Ti amo e non voglio che tu te ne vada>> lo rassicuri, facendolo sorridere <<però, ti prego, non andiamo più a pattinare sul ghiaccio>>.

Alle tue parole Cameron inizia a ridere permettendoti che, da adesso, andrete solo sui pattini a rotelle.

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