@lunablackee09
Ti bruciano i polsi a causa delle corde fin troppo strette. Vorresti piangere ma non vuoi mostrarti debole agli occhi di questi stronzi di cacciatori. Kate appoggia quella sottospecie di manganello di metallo contro il tuo fianco scoperto. Una forte scarica elettrica attraversa ogni singola cellula del tuo corpo. Ringhi cercando di mordere la cacciatrice. <<oh! La cagnolina si sta arrabbiando>> sogghigna lei, guardandoti legata alla parete metallica con solo i jrans e il reggiseno a coprirti. <<vorrei risponderti ma non so abbaiare>> alla tua battuta lei aumenta il voltaggio. I tuoi occhi tornano del colore naturale abbandonando il blu acceso, niente più zanne ne artigli. La testa ti penzola in avanti, troppo stanza per tenerla alzata. La tua pelle sudata rifeltte la luce delle torce e i lividi si confondono col sangue scuro.
Ti gira la testa e le tempie sembrano sul punto di esplodere.
<<il tupo branco non verrà. Lui non verrà. Non sei così importante da far muovere Derek e il suo bel culetto fino a qui>> afferma Kate tra i denti, prendendoti il mento in mano. Ringhi e le ghigna <<sei sola lupacchiotta. E gli Omega non vicono molto a lungo>> ridacchia la cacciatrice lasciandoti appesa alla griglia metallica e andandosene, portandosi dietro i due cacciatori a guardia della porta. Le palpebre si fanno pesanti e si chiudono.
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Un'ora. Forse due o più.
Non ti senti più le punte delle dita e le braccia ti formicolano.
Probabilmente morirai, se non nelle prossime ore, accadrà in breve tempo. Forse Kate aveva ragione, forse non sei così importante da poter essere cercata. Forse a lui non gli importa così tanto di te. Probabilmente, sei soltanto una delle tante.
Perdi ancora i sensi, nella tua testa le sue parole.
Scegli con la testa, non col cuore.
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Riprendi il controllo dei tuoi sensi quando il suo odore si fa strada nel tuo naso. Socchiudi gli occhi. La porta di metallo rinforzato è a terra, un uomo sdraiato nello stretto corridoio fuori dalla tua "prigione" e lui ti tiene stretta a se mentre cerca di liberarti. Lo senti sospirare e ti accarezza la fronte. <<sei cocciuta. Ti avevo detto di non seguire gli Argent da sola>> sussurra sollevandoti. Con te in braccio attraversa il corridoio e sale lungo una scala. Apre una porta già socchiusa con un calcetto e l'aria gelida di gennaio ti colpisce. Ti stringi maggiormente al suo caldo corpo dandogli la prova che sei coscente. Abbassa la testa e ti guarda severo e preoccupato allo stesso tempo. <<Riesci a stare in piedi?>> ti chiede affiancandosi alla sua macchina. Annuisci e ti lascia coi piedi per terra. Ti accomodi al posto passeggiero e lui al volante.
Per tutto il tempo rimani con la testa appogggiata al finestrino. Le ferite stanno guarendo ma hai un assoluto bisogno di farti una doccia.
La sua mano sinistra stringe il volante e e porta l'altra a stringerti il ginocchio. E' la prima volta che lo fa.
Ti perdi a guardare la sua espressione seria, le sopracciglia leggermente rivolte verso l'interno, le labbra serrate, gli occhi fissi sulla strada che nella notte attraversa le deserte vie della città.
Sposta la mano dal tuo ginocchio per poter cambiare marcia, poi la rimette sulla tua gamba ma sempre un po' più in alto.
Gliela stringi e un quasi impercettibile sorriso nasce sul suo perenne broncio.
<<avresti dovuto ascoltarmi, invece di fare di testa tua>> dice nel bel mezzo del silenzio del suo grande loft. Lascia le chiavi della macchina sul tavolino difronte al divano di pelle sul quale si siede. <<tu dici sempre che è meglio agire con la propria testa che col cuore>> dici sciogliendoti la piccola coda. I capelli ti ricadono sulle spalle. I suoi occhi si muovono sul tuo corpo e per la prima volta non sai a cosa sta pensando il tuo alpha. Appoggia le spalle allo schienale e allarga le braccia su di esso. <<cosa ti diceva la testa in quel momento?>> chiede. Alzi le spalle e ti chini per slacciare le scarpe da ginnastica <<credevo fosse la cosa migliore da fare. Se fossi riuscita a trovare i loro piani non ci avrebbero più colto di sorpresa>> rispondi. Lui annuisce passandosi la lingua sulle labbra <<e il tuo cuore cosa diceva?>> chiede socchiudendo gli occhi. Deglutisci a vuoto e abbassi gli occhi sul pavimento lucido. <<il mio cuore dice di fare cose che mi darebbero un biglietto di sola andata per all'infermo>> rispondi. Lui sorride malizioso, alzando un sopracciglio. Ha capito, e' chiara come il sole l'attrazione tra di voi.
Scegli con la testa, non con il cuore.Le sue parole ti risuonano nella testa come un mantra e prendi un profondo respiro. <<vado a farmi una doccia>> affermi camminando scalza verso il bagno.
Ti chiudi la porta alle spalle e sospiri.
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Quando esci dal bagno hai addosso solo un accappatoio e i capelli ancora umidi. Non vedendolo sul divano dove lo hai lasciato quindici minuti prima, lo cerchi con gli occhi ritrovandolo steso sul grande letto matrimoniale. Ha addosso solo i jeans scuri, i piedi scalzi, e la cintura di pelle delimita il confine del suo basso ventre e ciò che ha sotto.
Stringi i pugni. Sei stanca di mettere il tuo cuore e i tuoi istinti al secondo posto.
Gli cammini incontro, lui si solleva sulle braccia aspettando la tua mossa. Ti sciogli il nodo che stringe l'accappatoio e lo lasci cadere a terra. Derek si siede appoggiando i piedi scalzi a terra. <<perchè questo?>> chiede cercando di guardarti solo negli occhi. Riduci la distanza tra voi, gli accarezzi il viso e le labbra <<perchè non posso più fare a meno di te>> rispondi appoggiando le mani sulle sue spalle. Ti stringe i fianchi con le mani calde e ruvide portandoti a sedere sulle sue gambe. Unite le vostre labbra in un bacio passionale. Le sue mani ti accarezzano ovunque, ti stringono le natiche e le cosce. Impaziente gli slacci la cintura facendola uscire dai passanti. Lo spingi indietro con la schiena appoggiata al materasso. Lasci una scia di baci e saliva sul suo petto, sull'addome scolpito, guardandolo da sotto le lunghe ciglia. I muscoli della sua pancia si contraggono quando gli sbottono i pantaloni. Massaggi la sua erezione da sopra i boxer neri e lo vedi affannato.
Con uno scatto ti afferra le braccia facendoti sdraiare sotto di se. Blocca con una mano i tuoi polsi sopra la testa e porta le labbra sul tuo seno sinistro. Fa scorrere la mano libera tra le tue gambe. Inarchi la schiena quando i movimenti delle sue dita si fanno più decisi in un punto ben preciso.
In pochi minuti raggiungi il limite e vieni trattennedo i gemiti. Si sfila i pantaloni e i boxer prima di sdraiarsi nuovamente su di te. Ghigna prima di baciarti ripetutamente <<ora fai la timida?>> ti canzona. Stingi la mano intorno al suo membro e muovi la mano su e giù, accarezzi la punta con il pollice e stringi le dita leggermente. Derek affonda il viso nell'incavo del tuo collo, respirando a bocca aperta.
Aumenti la velocità e non molto dopo ribalti la situazione. Il grande Derek Hale si ritrova steso sotto di te, lasciato insoddisfatto. Prendi dal suo portafogli appoggiato sul comodino un preservativo e glielo infili. Lo guidi dentro di te, gli graffi il petto con gli artigli mentre va più a fondo. Inizi a muoverti lentamente.
Guida ogni tuo movimento venendoti incontro con il bacino e stringendo le mani sulle tue cosce.
Aumentate la velocità finche non vieni gridando il suo nome. Esce da te e ti fa inginocchiare sul letto. Con una spinta decisa entra nuovamente in te. Stringe le tue natiche facendole diventare rosse. I vostri corpi sbattono l'uno contro l'altro e per la terza volta ti manca il respiro. Stringe le braccia intorno al tuo busto appoggiandoti contro il suo petto.
Finalmente anche lui viene, seguito in pochi secondi.
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Il lenzuolo lo copre solo fino ai fianchi. Ha un braccio sotto al cuscino e l'altro abbandonato verso il pavimento, fuori dal bordo del letto. Con l'indice percorri il tatuaggio tra le scapole e gli baci la spalla. E' così profondamente addormentato che non si sveglierebbe neanche se il tetto gli crollasse sulla testa.