Finisci di apparecchiare la tavola, iniziando a pentirti di aver invitato a cena Stephan.
Avevate una storia da favola, detto da chi vi guardava, ma la verità è che avete messo fine alla vostra "favola" poco dopo aver saputo che aspettavate un bambino.
Lui si riteneva troppo giovane e impegnato, tu troppo fedele ai tuoi principi per abortire.Per tutta la tua gravidanza Stephan ti ha aiutato, anche se a distanza. Non era presente quando la piccola Michela è venuta al mondo, e da quel giorno l'ha vista solo in foto.
Da parte tua non hai mai mentito alla bambina, e lei non chiedeva mai dove fosse il suo papà. Sapeva chi era, ma non ha mai fatto troppe domande.
Un cespuglio di capelli castani sbuca dallo schienale del divano e Michela ti allunga una spazzola e un elastico. <<Mi fai la coda mamma?>> Ti chiede guardandoti con gli occhietti dolci.
Inizi a pettinarla e guardi il vostro riflesso nella superficie lucida del mobile del salotto. È evitentissima la loro somiglianza, anche i ciechi se ne accorgerebbero.<<Grazie mamma per averlo invitato>> sussurra, quasi con timore di dirlo. Le sorridi, lasciandole un bacio tra i capelli <<è il tuo papà dopotutto>>.
Guardi l'orologio che tieni al polso, spedendo la bambina a lavarsi le mani.
Sistemando gli ultimi preparativi, il campanello suona e ti avvicini alla porta con il cuore in gola.<<Ciao y/n. Sei bellissima>> ti saluta baciandoti le guance e dandoti un mazzo di fiori. Lo ringrazi e lo fai accomodare sul divano.
Mentre metti i fiori in un vaso lo osservi di traverso. È bellissimo anche lui, proprio come lo ricordavi.
Sono cinque anni che non vi vedete, ma i sentimenti tra voi non sono cambiati.Gli appoggi la mano sulla spalla, per rassicurarlo, e chiami tua figlia.
Stephan si alza in piedi e i due si guardano negli occhi, con la stessa espressione in volto. <<Ciao Michela. Io sono Stephan>> si presenta il calciatore facendo annuire la bambina <<so chi sei. Ti vedo sempre in TV. So anche che sei il mio papà>> spiega la bambina, passando il peso da un piede all'altro e unendo le manine dietro la schiena.
Lei ti guarda e poi guarda il suo papà <<posso... Posso abbracciarti?>> Le chiede, facendo annuire di gioia il faraone.
Con un mega sorrisone gli corre in braccio.
A vederli ti salgono le lacrime agli occhi ma devi resistere.
<<Mi spiace rovinare il vostro momento ma la cena è pronta>>.Riponi l'ultimo piatto nella credenza, dopo averlo preso dalla lavastoviglie.
Entri in salotto vedendo la scena più bella della tua vita. Stephan è seduto sul divano, Michela sdraiata letteralmente su di lui e addormentata.
Una lacrima ti scappa e, come sempre, lui se ne accorge.
<<Michela è fantastica. Vorrei averla scelta fin dall'inizio>> dice, dando voce ai propri pensieri.
Ti siedi accanto a lui e gli stringi la mano <<puoi farlo adesso>> rispondi sirridendo. <<Le scombusselerei la vita da un giorno all'altro>> dice baciandole la fronte. <<Nessuno dice che devi essere io papà modello fin da domattina. Un passo alla volta>> dici facendolo sorridere. <<Così facendo dovrò andarci piano anche con te?>> chiede e annuisci. Vorresti che tutto tornasse come un tempo ma è difficile tornare indietro.<<Te lo prometto y/n. Da adesso riprenderò ciò che ho lasciato. Recupererò il tempo perso con voi. Nulla è più importante di voi>>