Alec lightwood

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pseudonimo

Il dolore è immenso. Hai come la sensazione che la pelle, i muscoli e i nervi sul tuo addome si stiano sciogliendo. O forse è proprio quello che sta accadendo. Ormai non sai più cosa sia reale e cosa no a causa del veleno del demone che ti ha colpita. Hai delle visioni causate dalla tossina e dal dolore.
Ormai anche la gola ti brucia a causa delle urla e continui a dimenarti. <<sta ferma y/n>> ripete Jace mentre cerca di tenerti ferma, mentre corre veloce con te in braccio. Clary apre le porte dell'istituto e Izzy vi corre incontro preoccupatissima. <<per l'angelo. Che cosa è successo?>> chiede accompagnandovi in infermeria. <<un demone, mai visto prima. L'Iratze non fa effetto>> la informa Jace.
Quei pochi cacciatori presenti si fermano, tutti attirati dalla scena di Jace ricoperto dal tuo sangue e da una sostanza viscida e verde, che ti porta in braccio a modi sposa. <<mettimi giù>> gridi tirando una testata a Jace. Dadi a terra ma ti alzi impugnando la tua lama. <<y/n, calmati>> ti volti di scatto sentendo la voce di Alec. Ma ai tuoi occhi non è il ragazzo con qui hai una tresca. Lui avanza ma gli punti la lama contro. Jace cerca di avvicinarsi ma il suo parabatai gli fa segno di andare via. Lui cerca di ribattere ma Clary lo porta via, seguita da Izzy. Alec alza le braccia come se tu fossi un animale selvatico pronto a sbranarlo. <<y/n, sono io. Sono Alec>> sussurra. Stringi la mano intorno all'elsa e inclini la testa. Avanza ancora ma indietreggi. <<y/n stai morendo, lasciati aiutare. Ti prego piccola metti via la lama>> dice. Per un momento torni lucida. Lasci cadere la spada a terra e Alec corse da te, afferrandoti in tempo. Il dolore aumenta e inizi a respirare in maniera incontrollata mentre Alec ti tiene stretta tra le braccia. Ti senti sollevare e gridi chiedendo al ragazzo di fermarsi. Vi guardate negli occhi e percepisci la sua paura e preoccupazione. Ti accarezza i capelli e i suoi occhi si riempiono di lacrime. Gli stringi le mani quando, in lontananza senti dei passi veloci. Qualcuno sta correndo verso di voi. Alec ti dice qualcosa me non riesci a sentirlo, le sue labbra si muovono ma nessun suono arriva alle tue orecchie. Ti senti le palpebre pesanti ma qualcuno ti da dei leggeri colpetti sulle guance. Vedi la figura di Magnus leggermente offuscata e, alle sue spalle, quelli che sembrano i vostri amici.
La tua maglia viene strappata e dalla faccia di Izzy capisci di non essere messa bene. Magnus ti dice qualcosa ma non senti cosa, poi ti mette una mano sulla fronte e ti addormenti.

Intorno a te c'è una forte luce bianca, ma non ti infastidisce. Ti guardi intorno ma non c'è nulla se non luce.
Un leggero battito d'ali ti fa voltare. Davanti a te c'è un giovane uomo affascinante e di almeno trenta centimetri più alto di te. È vestito completamente di bianco e i lunghi capelli castani gli ricadono sulle spalle. Lui ti sorride e allunga un braccio verso di te, ti sfiora la pancia e un forte fischio ti riempie le orecchie. Cadi in ginocchio mentre la luce si intensifica intorno a te.





8 mesi dopo

Riapri gli occhi quando Alec si allontana dalle tue labbra. Vi sorridete e cerca di far scorrere la mano sotto la tua canottiera, ma lo fermi afferrandogli il polso. Lui abbassa le spalle, accarezzandoti il viso. <<sei sopravvissuta a una perita come quella. Non sei meno bella di prima>> ti dice tirandoti a sé. Appoggi le mani sul suo petto. <<è orribile Alec>> ripeti. Lui ti zittisce con un bacio. <<le cicatrici sono sexy, soprattutto su di te>> ti sussurra all'orecchio spingendoti contro la parete del corridoio deserto. Gli circondi il collo con le braccia e lo baci intensamente, Ti allontani con uno scatto quando le orecchie iniziano a fischiarti ancora. Alec ti guarda preoccupato. <<ancora quel fischio?>> ti chiede. Annuisci. <<raccontami di quella visione>> gli racconti in fretta ciò che ricordi e lo guardi. Si appoggia alla parete e incrocia le braccia al petto. <<non ho la minima idea di quello che vuol dire>> afferma. Scuoti la testa sorridendo <<quanto sei sveglio Alec>> ridacchi baciandogli la guancia.
<<vado ad allenarmi, ci vediamo dopo>> lo saluti salendo le scale per raggiungere la palestra.
<<ti amo>> grida facendoti sorridere.

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