Nash Grier

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FlaviaGrier8


Nash si butta sul divano accanto a te continuando a parlare di quando sia figa e fantastica la sua nuova ragazza.

Da quando si è trasferito a Los Angeles le cose tra voi sono cambiate, la vostra amicizia è passata in secondo piano in poco tempo.
Lui sempre più preso con il mondo dello spettacolo, sempre circondato da fan piangenti e belle ragazze.
Tu sempre presa con il liceo e il sogno di fare il medico.

<<oltre ha essere una dea è capace di fare qualcosa?>> chiedi con fastidio nella voce, mettendoti più comoda sul divano. Porti le ginocchia al petto e cerchi un canale interessante sul grande televisore al plasma. <<non sarai mica gelosa>> scherza il ragazzo colpendoti la spalla con il piede coperto dal calzino nero. Te lo scrolli di dosso senza rispondere.
Lui sbuffa infastidito, balbettando qualcosa sottovoce. Lo fulmini con lo sguardo e ti giri verso di lui. <<dopo due anni in cui non ci vediamo, hai attraversato il paese per parlarmi della tua ragazza Nash? Perché in tal caso, puoi anche andartene, mi bastano i social>> dici arrossendo per il nervoso. Lui ti guarda come se non ti riconoscesse, come se uno sconosciuto gli avesse rivelato di conoscerlo fin dalla nascita.
<<vorrei sapere che ti prende>> dice socchiudendo gli occhi. Giri la testa di scatto. <<che mi prende? è da due anni che non ci vediamo. Un anno che non ci sentiamo se non per gli auguri di Natale o per i nostri compleanni, che per la cronaca mi hai fatto in ritardo di una settimana>> inizi inginocchiandoti sul divano guardandolo con rabbia. <<e ora che finalmente siamo qui insieme tu non fai che parlare di quanto sia bella la tua vita da famoso, di quanto sia fantastica la tua ragazza e delle feste private a cui siete invitati. Non ti sei neanche degnato di chiedermi come sto o come va la mia vita>> gridi come non hai mai fatto.
Vorresti sbatterlo fuori di casa ma non ne hai la forza. Non hai la forza di ammette a te stessa che ormai Nash non fa più parte della tua vita, che non è più il tuo migliore amico.

Lui sospira, si passa la mano tra i capelli e chiudegli occhi appoggiando la testa contro i cuscini del divano. Con la codadell'occhio vedi che si alza, avvicinandosi allo scaffale con i giochi datavolo tirando fuori da sotto una decina di scatole la scacchiera. L'appoggiasul tavolino e si siede a gambe incrociate sul tappeto, facendoti poi segno diraggiungerlo. <<non voglio giocare a scacchi con te>> rispondimentre le lacrime minacciano di uscire dai tuoi occhi e/c. <<quandogiocavamo a scacchi parlavamo di tutto senza timore di giudizio. Questascacchiera è il nostro diario segreto, ricordi?>> dice. Anche i suoiocchi ora sono leggermente lucidi.
Con qualche attimo di esitazione, lo raggiungi. Ti siedi davanti a luisistemando le pedine nere davanti a te.
E' lui a muovere per primo.
<<come stai?>> ti chiede e hai quasi l'impulso di picchiarlo, ma titrattieni. <<sono stanca, ma tutto sommato sto bene>> rispondimuovendo il tuo pedone in avanti. <<perché sei stanca?>> ti chiedecontinuando a giocare. <<medicina non è una passeggiata, soprattutto sevoglio diventare una specializzanda>> Nash alza gli occhi su di te.<<non sapevo studiassi medicina>> dice, con una nota di tristezza.<<oltre a medicina cosa fai?>> chiede. Prendi in mano l'ultima tuatorre e ne accarezzi la superficie liscia. <<guardo il mio migliore amicofidanzarsi>> rispondi appoggiando la pedina al centro della scacchiera,mangiando il suo ultimo pedone.
Il silenzio cala nuovamente tra voi. Una volta era sintomo di concentrazione,il non dover parlare per stare bene. Ora è quasi imbarazzante.
<<mi dispiace per essere sparito. Mi dispiace per aver messo te, la miamigliore amica, in secondo piano. Mi dispiace per averti fatta star male e pernon averti reso partecipe della mia vita>> dice tenendo la testa bassa,sulle sue mani intrecciate sotto al tavolino di vetro. Vedi che gioca con ilbracciale che avete in comune e prendi un respiro. Allunghi la mano sul tavoloe gli sorridi. Lui te la stringe. <<Nash, ti perdono>> dici. Lui fail giro del tavolino e ti abbraccia forte, ringraziandoti. <<Nash, perògiuro, che se sparisci di nuovo attraverso il paese a piedi e ti uccido>>affermi facendolo ridere sulla tua spalla.



Sono tre giorni che cerco di scriverlo e non ci riuscivo. Spero che sia quantomeno decende.

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