Per te essere una cacciatrice di demoni è essere quella che sei. Quando stai combattendo o sei in allenamento sei libera da ogni pensiero, concentrata solo sull'esito positivo dello scontro o dell'allenamento. Quando non indossi la tua tenuta da cacciatore sei molto più timida e indecisa, hai la testa tra le nuvole e i pensieri perennemente occupati dal cacciatore biondo.
Sono più di tre anni che tu e Jace state insieme anche se tenete la vostra vita privata dietro le porte delle vostre camere. Sono rarissimi i baci in pubblico o le dimostrazioni d'affetto.
È da ammettere però che da un po' di tempo Jace ti sta molto più vicino, non ti perde mai di vista e cerca sempre un contatto con te.
E Isabelle e Simon se ne sono accorti. Eccome se se ne sono accorti.
Alle vostre spalle hanno iniziato ad indagare, a pedinarvi in ogni vostro spostamento facendovi le più strane domande.
Ma nessuno deve sapere nulla, finireste solo in guai più grandi di quanto già non siano. Se qualcuno lo sapesse, se Sebastian lo sapesse... non vuoi neanche pensarci.
Jace ti accarezza la guancia e ti accoccoli maggiormente contro il suo petto, lui ti stringe a sé piegando le ginocchia. Continuate a guardare fuori dalla grande vetrata colorata della biblioteca dell'istituto di New York. La pioggia si infrange contro il vetro provocando un tintinnio rilassante accompagnato dai vostri respiri leggeri. Jace appoggia le labbra sulla tua tempia iniziando a lasciare leggeri baci a fior di pelle. Infila le mani nel tascone della tua felpa e ti accarezza la pancia. <<sei sicura di volerlo fare? Potrebbe essere pericoloso viaggiare sola>> dice guardandoti. Muovi le dita sul suo ginocchio piegato, e coperto dagli stretti pantaloni neri, come se stessi suonando il pianoforte. <<dovresti insegnarmi a suonare il piano>> dici guardando lo strumento non molto lontano da voi. Il cacciatore si scosta leggermente per riuscire a guardarti meglio, facendo incrociare i vostri sguardi. <<non cambiare discorso y/n>> <<Jace non succederà nulla e poi con me ci sarà Luck. Starò bene e poi, voi ve la caverete anche senza di me qui a New York>> rispondi accarezzandogli il viso. Lui sbuffa sonoramente. Appoggia le mani sui tuoi fianchi attirandoti a sé e baciandoti le labbra dolcemente. La sua mano ti accarezza la schiena infilandosi sotto la maglia a righe bianca e azzurra. <<le righe non aiutano anzi, se possono peggiorano solo la situazione>> sussurra al tuo orecchio accarezzandoti il fianco. Nascondi il viso contro la sua spalla respirando il suo profumo.
Jace appoggia le labbra fredde contro la pelle calda del tuo collo. Si mette in ginocchio e solleva la maglia lasciando scoperta la pancia che sta via via crescendo. Ci lascia sopra dei baci, qualche volta percorrendo le rune nere che hai marchiate sulla pelle o le varie cicatrici.
Gli passi la mano sinistra tra i capelli biondi e sorridi.
La porta della biblioteca si spalanca, Izzy e Simon, fanno capolino nella stanza cadendo al suolo.
Jace scatta in piedi e si affretta ad avvicinarsi ai due, sollevandoli di peso senza fatica.
Li guardi alzando un sopracciglio e incrociando le braccia. <<stavate origliando?>> chiedi severa. I due si guardando con gli occhi sgranati. <<allora?>> li sollecita il biondo shadowhunter.
<<sentite>> inizi passandoti una mano sulla faccia <<quello che avete visto rimane tra noi. Nessuno dovrà saperlo. NESSUNO>> continui sedendoti sul bordo del divanetto. <<y/n verrà scortata fino ad Alicante e lì resterà fino alla nascita della bambina>> spiega Jace ma Izzy lo interrompe: <<è una bambina? Perché la fate nascere alla città di vetro e non a New York?>> chiede lei sedendosi al tuo fianco. <<E' troppo pericoloso Izzy. Cosa credi che accadrebbe se Sebastian lo venisse a sapere? Questa bambina sarà più forte di tutti noi>> spieghi parlando del tuo ex fidanzato. <<più forte di tutti noi? Lei sarà tipo la versione femminile di Anakin Skywalker?>> chiede Simon elettrizzato. Jace incrocia le braccia corrucciando la fronte, non capendo il riferimento mondano. <<si Simon: se il lato oscuro guidato da Lord Sidious scoprisse di lei sarebbe la fine per tutti>> spieghi appoggiando le mani sulla pancia.
Il silenzio cala nella stanza finché Luke non fa il suo ingresso, avvisandoti dell'imminente partenza. Annuisci abbassando lo sguardo sulle tue mani ancora ferme sulla tua pancia. Ad esse si aggiungono quelle di Jace. <<avevi detto tu che sarebbe andato tutto bene>> sussurra. Con la coda dell'occhio vedi Izzy fare segno a Simon di lasciavi soli. Unisci lo sguardo con quello del giovane uomo inginocchiato davanti a te. <<andrà bene, lo so. Ma vorrei averti con me>> dici. Lui ti stringe le mani sorridendo <<se avrai bisogno di me basta che gridi il mio nome e sarò subito al tuo fianco>> dice facendoti sorridere. Ti bacia dolcemente prendendoti poi per mano ti aiuta ad alzarti, scortandoti mano nella mano verso l'ingresso dell'istituto.
<<non divertirti troppo senza di me>> gli dici salendo sull'ascensore dell'istituto. Lui ghigna incrociando le braccia coperte dalle rune <<lascerò qualche demone per il tuo ritorno>> scherza sussurrando un ti amo prima della chiusura delle porte.
4 mesi dopo
Il suono della pioggia scrosciante proviene dalla finestra aperta. La luce delle candele illumina solo in parte la tua stanza, qualche volta un lampo ti permette di vedere tutto ciò che ti circonda per pochi istanti.
Respiri profondamente mentre una goccia di sudore scende dalla tua fronte. Vorresti alzarti ma non ne hai la forza. Il parto ti ha devastata, riesci solo a rimanere inginocchiata a terra.
Stringi la mano intorno all'elsa del pugnale ma sai che non riuscirai a combattere.
La tua bambina continua a piangere tra le braccia di Sebastian. Lui sorride alla piccola, cullandola.
<<è davvero molto bella. Sono sicuro che sarà una grande cacciatrice>> dice. I capelli biondi gli ricadono gocciolanti sul viso in penombra. <<Lasciala Sebastian. Che cosa vuoi da lei?>> gridi cercando di alzarti a fatica e con scarsi risultati. <<Da lei non voglio nulla. E' una creaturina così piccola e indifesa. Ho ciò che volevo da te. Me lo hai detto tu: "non c'è nulla che non puoi avere">> ghigna sollevandosi il cappuccio sopra la testa.
Un lampo. Un lampo accecante e al ritorno del buio di Sebastian e di tua figlia non c'è più traccia.
<<JACE!>> gridi con voce straziata mentre le lacrime ti offuscano la vista e le forze ti abbandonano.