Theo Reaken

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LedaLabo

Apri gli occhi e la prima cosa che vedi sono le foglie, contornate dalla luce del sole.
Ti alzi a sedere e ti guardi intorno. Sei nel bosco.
Come ti ci sei trovata?
Ti alzi in piedi rendendoti subito conto di avere le mani sporche di sangue.
Hai indosso una maglia bianca e dei pantaloncini da calcio, anch'essi sporchi di sangue.
Ti fai prendere dal panico, iniziando a camminare senza una meta.

Dopo qualche ora riesci finalmente a trovare una strada. Se segui quella, arriverai sicuramente in città.
Una macchina ti sorpassa, fermandosi pochi metri più avanti.
Qualcuno scende e viene verso di te.
<<Y/n? Che ti è successo? Che ci fai qui?>> Appena riconosci che si tratta di Theo, gli corri incontro fiondandoti tra le sue braccia.
Inizi a singhiozzare, venendo però cullata dalle dolci carezze del ragazzo.
<<Non lo so. È la quarta volta che mi risveglio nel bosco senza ricordare nulla>> affermi tirando su con il naso.
<<Ti porto da Scott, lui saprà cosa fare>> si affretta a dire prima di farti salire sulla sua auto.

<<Vicky Harris, ventidue anni. È stata trovata questa mattina nel parcheggio di un distributore. La ragazza sembra essere stata attaccata da un animale selvatico>> dice la giornalista.
Ti passi le mani tra i capelli, con fare disperato.
Sei stata sicuramente tu. Te lo senti.
Scott ti accarezza le spalle cercando di consolarti. <<Sono pericolosa Scott. Non so controllarmi. Ucciderò ancora e, sicuramente, dei cacciatori mi daranno la caccia>> sussurri mentre rischi seriamente di avere un attacco di panico.

Theo, che fino ad ora se n'è restato lontano, si china davanti a te. Ti accarezza le gambe e ti prende le mani nelle sue.
<<Non accadrà. Ti aiuteremo noi a controllarti. Vedrai che ce la farai>>
Ti sorride e lo ringrazi abbracciandolo.
Alla prossima luna piena loro ti aiuteranno. O almeno lo speri.

****

Sbatti la testa contro l'albero e cerchi di liberare le mani.
Se Theo pensava che legarti ad un albero ti avrebbe aiutata, si sbagliava di grosso.
Un ringhio esce dalla tua bocca e non levi gli occhi dal bel ragazzo davanti a te.
<<Devi resistere, devi combattere la tua voglia di uccidere>> ripete ancora.
Sorridi, scoprendo le zanne <<non ho l'impulso di uccidere, solo di farti male. Molto male>> le sue risate ti fanno saltare maggiormente i nervi.
Theo adoro prendersi gioco di te, in questi casi soprattutto.
Strattoni ancora le tue mani e, sfoderando gli artigli, cerchi di tagliare la spessa e resistente corda.
<<Non ci riuscirai. È a prova di creatura sovrannaturale>> afferma camminando ti davanti, avanti e indietro.
Lo segui con gli occhi, soffermandoti forse più del dovuto sul suo corpo scolpito, immaginando cosa ci sia sotto a quella semplice felpa nera della Adidas. Ti soffermi sui suoi occhi che, come un mare cristallino, ti rapiscono.
Osservi il contorno del suo viso e la forma delle sue labbra.
Per la prima volta guardi quella chimera, non solo come un amico, ma bensì a qualcuno più importante.

Per alcuni istanti riesci a trovare il controllo. Lo chiami a te e, senza indugio, il ragazzo corre nella tua direzione. Si inginocchia davanti a te, tra le tue gambe e ti guarda <<ce la stai facendo>> sussurra felice.
<<Tieniti stretta a ciò che ti rende umana. Trasforma quel pensiero nella tua forza>> ti sprona, spostandoti dietro l'orecchio alcune ciocche di capelli.

<<Sono passate tre ore e non si è trasformata>> senti dire Theo. Sta cercando di convincere Scott che sei in grado di controllarti.
Il tuo alpha ti guarda da lontano e annuisce. In breve vieni liberata e, per prima cosa, corri ad abbracciare la chimera.
<<Qual'era la tua ancora?>> Ti chiede passando le dita tra i tuoi capelli c/c.
Gli sorridi, guardandolo da sotto le lunghe ciglia <<Tu. Sei tu la mia ancora>>

Hola! Ecco il nuovo capitolo. Spero vi piaccia. Un bacione a tutti e buonanotte 😘

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