Vi avverto. Sarà triste. E forse neanche un gran che...
Louis Tomlison.
Cosa puoi dire su di lui.
E' l'amore della tua vita. Il padre di tuo figlio. L'uomo che hai sposato in una calda giornata di maggio. Colui che ti ha reso la vita migliore.
E' l'uomo che in questo momento sta giocando con il piccolo Freddie a fare le costruzioni con i Lego.
Li osservi giocare con il sorriso sulle labbra mentre insieme ridono felici.
Nonostante gli anni passati, Louis è rimasto lo stesso da quando lo hai conosciuto. Ha più tatuaggi e si è fatto crescere i capelli.
Freddie starnutisce e una bolla di muco si forma appiccicata al suo nasino, facendo ridere voi adulti. <<vado a prendere un fazzoletto, non ti muovere>> gli dice Louis scompigliandogli i capelli, uscendo dalla stanza. Il piccolo annuisce cercando di leccare via il muco con la punta della lingua. <<Freddie, non ci pensare neanche>> gli dici e il piccolo rimette la lingua al suo posto.
La sua somiglianza con il padre è così evidente. Di tuo ha solo la parlantina.
<<guarda mamma cosa abbiamo fatto io e papà>> dice alzando la casetta di Lego colorato, facendo attenzione a non romperla. Ti avvicini al tavolino, sedendoti al suo fianco. <<wow, è magnifica>> gli dici guardandolo mentre sistema gli ultimi mattoncini sul tetto.
Louis torna con un fazzoletto di carta e aiuta il piccolo a soffiarsi il naso.
<<tra poco si va a nanna. Vai a lavarti i denti e metti il pigiama ometto>> gli dice il padre mettendolo in piedi e spingendolo leggermente verso il bagno.
Nella stanza rimanete te e Louise. Lui si siede sul letto del piccolo e prende tra le meni il piccolo orsacchiotto con un fiocco blu intorno al collo. Lo avevi comprato quando avevi saputo di aspettare un bambino.
<<ieri me lo ha chiesto di nuovo>> dice passandosi la mano tra i capelli. <<lo so>> rispondi restando seduta sul tappeto fatto da pezzi di puzzle di gomma piuma colorata. <<non so cosa rispondere. E' troppo piccolo per capire e abbastanza grande per sapere>> risponde lasciando da parte il pupazzo. Vedi il suo sguardo farsi triste e gli occhi riempirsi di lacrime. <<amore mio non piangere ti prego. Te l'ho già detto>> affermi sentendo un nodo in gola.
I passi veloci di Freddie riecheggiano nel corridoio e Louis si asciuga velocemnte le lacrime, sorridendo appena il piccolo entra di corsa in camera.
Lui si arrampica sul letto con le coperte di Toy Story e il padre lo copre fino al mento.
<<papà, mi racconti una storia?>> chiede il piccolo mentre Louis si mette più comodo. Ti avvicini a loro portando le ginocchia al petto.
<<cosa vuoi sentire questa sera? Peter Pan? Dumbo?>> chiede Louis, ma il piccolo scuote la testa. <<voglio la storia della mamma>> risponde.
<<la mamma era più brava a raccontarla. L'ha inventata lei>> risponde Louis tristemente. <<allora può raccontarcela lei>> afferma Freddie sorridendo. Tuo marito prende un respiro a pieni polmoni. <<sarebbe bello se potesse farlo>> gli risponde appoggiando la mano sulla pancia del piccolo.
Freddie si gira verso di te, confuso. <<ma lei è qui>> afferma guardandoti.
Trattieni il fiato. Lui riesce a vederti?
<<certo che lei è qui. La mamma è sempre nei nostri cuori>> gli risponde Louis ma Freddie si mette seduto. <<no papà, mamma è qui. E' seduta qui vicino a noi>> afferma.
Ti alzi di scatto, indietreggiando. <<Freddie, tu.... tu puoi vedermi?>> chiedi con le lacrime agli occhi. <<certo che ti vedo>> afferma felice. <<freddie ma cosa dici?>> chiede Louis preoccupato.
Indietreggiando ancora vai a sbattere contro la cassettiera facendo cadere il pallone di Freddie.
<<hai visto. Lei è qui>> afferma convinto il piccolo incrociando le braccia. <<Amore. Sono qui>> dici avvicinandoti a Louis, mettendoti davanti a lui che ha ancora lo sguardo person nel vuoto. <<sono qui Lou, sono qui davanti a te>> gridi ma lui non ti sente, ne ti vede.
<<Freddie, penso che tu abbia mangiato troppi dolci oggi. Sei sicuramente stanco. La storia te la racconto domani mattina ok? Ora mettiti a dormire>> gli dice Louis baciandogli la guancia e alzandosi. <<ma papà>> dice Freddie gardando il padre uscire dalla sua camere e spegnere la luce. <<papà non mi crede>> afferma Freddie stringendoti la mano. Guardi le vostre mani e ti siedi sul letto. <<come fai a vedermi, a sentirmi, a toccarmi?>> gli chiedi. Lui sorride e alza le spalle. <<non lo so>> afferma ridacchiando. Prendi il suo viso tra le mani e inizi a riempirlo di baci.
Decidi di andare a cercare Louis. Lo trovi in salotto, seduto sul divano con le guance rigate dalle lacrime. Ti avvicini triste e appoggi una mano sulla sua spalla, ma lui sembra non accorgersene neanche. <<vorrei che tu fossi qui>> sussurra sfregando il dorso della mano contro gli occhi. <<sono qui Lou, ti giuro che sono qui>> affermi sentendo una lacrima scivolare sulla tiua guancia.
Decisa come non mai ti avvicini allo stereo appoggiato vicino al televisore. Ti concentri e senza sapere esattamente come, riesci ad accenderlo. Subito le note di Happier si diffondono nella stanza. Louis alza la testa di scatto, spaventato. <<Lou, è la nostra canzone, ricordi?>> chiedi ma non serve a nulla. Sconsolata abbassi lo sguardo. Lui si avvicina allo stereo e fa per spegnarlo quando sussurra il tuo nome. Alzi il viso e lo vedi fissare sconvolto lo specchio sul mobiletto accanto a voi. Nello specchio siete riflessi voi due.
Lui gira la testa alla sua sinistra, verso di te, poi torna a giuardare lo specchio. <<mi vedi nello specchio?>> chiedi, ma la tua voce non arriva alle sue orecchie. Ti vede accanto a lui nel tuo completo bianco, ma non ti sente ne ti può toccare. <<sono pazzo>> afferma continuando a guardarti. Gli stringi la mano e sorridi. Lui si irrigidisce. Ti ha sentita. <<sei davvero qui?>> chiede e annuisci felice. Ti appoggi al suo braccio, stringendolo. <<mi manchi tantissimo>> afferma guardandoti dallo specchio. Annuisci mimando con le labbra un "anche a me".