Federico Bernardeschi ❤

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Il fuoco scoppiettante nel camino. Le coperte sollevate fino ai fianchi. Il suo corpo a contatto con il tuo. La pelle sudata, gli ansimi, i baci e i morsi. Le mani ovunque.

Ti mordi le labbra mentre osservi Federico dall'altra parte della discoteca. La vostra compagnia ha deciso di festeggiare l'inizio della sua cariera calcistica in serie A, organizzando una nottata di pazza gioia per tutti. Stringi le gambe quando riprendi i tuoi pensieri perversi. Ma, dopo tutto, come puoi non farne quando l'affascinante Federico Bernardeschi se ne sta lì, con la camicia nera aperta sul petto, i jeans scuri che gli fasciano perfettamente le gambe mostrando fin troppo; i capelli biondi, spettinati, con alcuni ciuffi che gli ricadono sulla fronte.

Lui sembra accorgersi dei tuoi sguardi e un ghigno nasce su quelle labbra che tanto vuoi baciare. Beve l'ultimo sorso di superalcolico e si alza, cammina tra la gente fino ad arrivare a te. Ti tende la mano e senza esitare l'afferri, seguendolo fin fuori dal locale. Osservi le vostre mani intrecciate e speri che non ti lasci mai andare. Vi avvicinate alla sua macchina, ti ci spinge contro e appoggia le mani sui tuoi fianchi. Accarezza il pizzo del tuo vestito blu che ti copre fino a metà coscia. Avvicina il viso all'incavo del tuo collo e ci posa sopra le labbra. Chiudi gli occhi beandoti della vostra vicinanza. Abbassa la manica anchessa in pizzo, baciando la spalla e risalendo verso la clavicola. Sollevi la testa per lasciargli più spazio e, quando riapri gli occhi, i  suoi verdi sono incollati ai tuoi. Sfila il mollettone che ti tiene i capelli legati sopra la testa, facendo ricadere le ciocche sulla tua schiena scoperta.
<<E' la mia ultima notte di follia, e voglio passarla con te>> sussurra, il suo fiato sa di pesca e vorresti sapere se anche la sua bocca ha quel sapore. Ma non te ne dà l'occasione.
Apre la portiera e ti invita a salire. Lui ti segue, mettendosi al posto di guida e partendo a razzo per le strade della città fino a casa tua. Per tutto il viaggio la sua mano destra e' rimasta sulla tua gamba scoperta, ogni tanto stringeva la presa e ghignava. Sapeva che ti stava mandando fuori di tesa.

Apri la porta e lo lasci entrare. Il camino è ancora acceso e i tuoi genitori non ci sono.

Le sue mani si posano sui tuoi fianchi. Ti tira a se, stringendoti contro al suo petto. Ricomincia a baciarti il collo, mentre le mani vagano per il tuo corpo. Pieghi la testa di lato, appoggiando la nuca alla sua spalla e respiri pesantemente, impazziente. Si sposta da te, arrivandoti davanti. Afferra i tuoi polsi e avvicina le mani a se, lasciandoti intendere che vuole che tu lo spogli. Inizi a sbottonargli quei pochi bottoni e, infilando le mani sotto al tessuto, gli lasci scivolare la camicia lungo le braccia.
Rimani incantata davanti al suo corpo.
Gli accarezzi il petto, facendo scorrere la mano sinistra sugli addominali e giù, fino alla cintura. All'ultimo ritiri la mano e ti sfili le scarpe col tacco, perdendo alcuni centimetri. Un brivido ti attraversa quando i tuoi piedi nudi toccano il pavimento freddo.

Federico ti fa girare e inizia ad aprire la zip del vestito con una lentezza strazziante. Lo lascia scivolare a terra, ti tira a se e accarezza la tua pancia sfiorandoti la spalla con la punta del naso. Afferri le sue mani portandole sul tuo seno nudo. Ansimi quando inizia a stringere leggermente, passando le dita sui capezzoli sensibili. Ormai senti la sua erezione premere contro il tuo fondoschiene, in attesa di ricevere attenzione. Liberandoti dalla sua presa, lo tiri per la cintura verso il divano di pelle nera. Gli slacci la cinta mentre si sfila le scarpe da ginnastica. Ti sdrai sul divano e lo guardi mentre si spoglia, restando solo con i boxer grigi ormai stretti. Lo tiri su di te e finalmente unisci le vostre labbra. La sua lingua entra in contatto con la tua e stringi le gambe intorno alle sue. Inizia a muoversi su di te, facendo scontrare le vostre intimità. Ti sfila le mutandine, solleva le tue gambe sulle spalle e nasconde il viso tra di esse. Inizia con semplici baci e leggeri soffi, aggiungendo pian piano la lingua. Affondi le mani tra i suoi capelli mentre i tuoi gemiti riempiono la stanza.
Ti bastano pochi minuti per venire. Vittorioso, si alza dal tuo corpo, portando una mano sulla sua erezione. Si sfila i boxer e osservi con le labbra socchiuse ciò che hai davanti. Non pensavi fosse così ben dotato.
Nonostante la situazione, per te è la prima volta. Vedendo la tua indecisione cronica, Fede ti stringe la mano portandosela sul sesso eretto. Stringi le dita intorno ad esso e lasciandoti guidare, muovi la mano su e giù. Una volta preso il ritmo, lascia il tuo polso. Strizza gli occhi e serra la mascella, passandosi le mani tra i capelli. I suoi addominali si contraggono e ti ferma improvvisamente. <<non voglio venirti in faccia>> afferma, inginocchiandosi, sorridendo come se avesse raccontato una barzelletta. Arrossisci al suo commento. 

Per la prima volta in tutta la serata, ti senti vulnerabile davanti ai suo penetranti occhi. Afferri la coperta sullo schienale del divano e ti copri, distogliendo lo sguardo dal ragazzo davanti a te. La sua mano ti afferra il mento, obbligandoti a guardarlo. <<non volevo metterti in imbarazzo, mi dispiace. Ma se vuoi che io me ne vada...>> inizia ma lo fermi, scuotendo la testa <<non voglio che tu te ne vada, non ora>> affermi, stringendo le mani dietro il suo collo e baciandolo. Lo tiri a te mentre le vostre labba sono ancora unite. Leva dal tuo corpo la coperta di pile, buttandosela sulle spalla <<sei bellissima>> sussurra, sdraiandosi su di te.
Tra un bacio e l'altro, si spinge dentro di te lentamente.

Il fuoco scoppiettante nel camino. Le coperte sollevate fino ai fianchi. Il suo corpo a contatto con il tuo. La pelle sudata, gli ansimi, i baci e i morsi. Le mani ovunque.

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