Lunedì mattina, parte 890625

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Sapete qual è la cosa che maggiormente odio del dover portare gli occhiali?
Il fatto che, quando piove, le gocce ricadano sulle lenti, creando tanti pallini sul vetro e facendomi vedere meno di quanto già i miei occhi, da soli, siano capaci.
Il mio essere in bicicletta, inoltre, aumenta ulteriormente il disagio di questa situazione: tutti sanno che, più vai veloce, più la pioggia ti colpisce.
O forse era il contrario...?
Ok, lo ammetto, non ricordo pressoché nulla di quella lezione di fisica...
Comunque, il nocciolo della questione si riassume nell'essere quasi arrivata a scuola, già bagnata fradicia e con la voglia di vivere di un'orca assassina la quale, stamattina, non è riuscita a far colazione con nessunissimo pinguino. (Sì, le orche mangiano i pinguini e, sì, poveri pinguini!)

Sgommo davanti all'entrata, schizzando "accidentalmente" un gruppo dei soliti fighetti; come ogni mattina i diretti interessati si radunano in cortile, lamentandosi di non poter essere accompagnati fin dentro la classe dalle macchine dei propri papini e mammine. Poveri piccoli reali, costretti ad accontentarsi delle borsette di Luis-Vuitton gelosamente attaccate al braccio e dei Rolex nuovi di zecca sporgenti da polsini abbottonati di camicie più costose della mia persona... Una sola parola mi sovviene alla mente: patetici. 

Faccio spallucce per "scusarmi", (nonostante il mio rango inferiore necessiterebbe COME MINIMO di un inchino) e mi avvio velocemente verso la rastrelliera. Mentre lego la bici una ciocca di capelli completamente bagnata mi ricade davanti agli occhi; penso alla mia STUPENDA acconciatura ed al tempo impiegato per realizzarla: due chignon alti e gonfi, uno a destra ed uno a sinistra, dai quali fuoriescono diversi ciuffi ribelli, sfuggiti alla ferrea morsa delle mie forcine.  Ricci, vista la mia chioma, anche se molto difficilmente mi vedrete mai con i capelli sciolti. Troppo banali, tutte e tutti li portano così per "esaltare la loro bellezza"; ed io è ormai da parecchio tempo che gradirei non essere più considerata uguale agli altri.

Infilo nella tasca del cappotto la chiave appartenente alla catena del mio prezioso veicolo e mi volto, sistemandomi le cipolle.
Osservo i miei coetanei accalcarsi verso l'atrio, per lo più adolescenti tutti uguali e vestiti secondo la stessa, stupida moda.
Ogni tanto incrocio lo sguardo di qualcuno di questi: c'è chi mi fissa divertito, chi sghignazza, chi commenta il mio look; come al solito, insomma.
Credo che la diversità sia un concetto meraviglioso in quanto possiede, tra le tante cose, la capacità di provocare nelle persone le reazioni più svariate. A molti spaventa, ad altri fa divertire, mentre alcuni ne hanno, addirittura ,il terrore.

Tutto questo mi turba relativamente poco, considerando che di certe cose mi disinteresso ormai da secoli. Ed, in fondo, non mi fa poi così schifo essere al centro dell'attenzione;  nel bene o nel male, l'importante è che se ne parli, o no?

Varco l'ingresso della scuola, dirigendomi filata verso il mio armadietto per rifarmi trucco e parrucco.
Peccato che, ad un tratto, qualcuno mi tiri per uno degli chignon, facendo cedere definitivamente la sua già precaria stabilità.
So di chi si tratta. Ogni volta che mi presento con quest'acconciatura, LUI deve rovinarmela...

-Elliot, giuro sulla mia fantastica bicicletta che sei un uomo morto!-

Mi volto furiosa, mollando uno schiaffetto sul braccio del ragazzo che mi sta di fronte, sfoggiando il suo solito sorriso perfetto.
Uno di quei ghigni che qualsiasi ragazza con un minimo d'intelligenza ed un po' di buon senso dovrebbe far tempestivamente sparire con un pugno.

Ciao a tutti, questo è l'inizio di una storia pensata tutta di getto, confusionaria e molto molto istintiva.  Forse non sono una scrittrice, ma scrivere è la mia passione e questo è un esperimento con me stessa, per vedere cosa sono in grado di creare.
Prima di trovare cliché ovunque vi chiedo solo di aspettare e vedere come procederanno gli eventi.
Ditemi cosa pensate di questo inizio, ma, soprattutto, non trovate anche voi che i pinguini siano carinissimi e le orche dei mostri assassini?
Aspettatevi tante uscite del genere, sono la mia specialità.
Kiss kiss
Aurora

P.s. dall'aurora del futuro, mentre la storia è in continua correzione e si evolve con la mia mentalità nel corso degli anni, al contrario, lascio gli spazi autrice identici, per mantenere saldo cosa pensassi al momento della stesura originale.

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