Stare in macchina per ore a non far nulla, mi fa pensare a tante cose a cui non dovrei nemmeno far caso: e se non trovo amici? Se mi succede qualcosa? Se... se, Dio! Ma perché ci penso? "Tutto andrà bene. Tutto sarà perfetto o... almeno spero!", dico tra me e me.
Ormai, un piccolo tratto di strada mi separa da Boston e l'agitazione cresce più che mai in me.
《Kat, tutto apposto?》, mi chiede Stephan puntando ancora gli occhi sulla strada.
《Si, certo! Tu... te ne ritorni a casa dopo?》
《In realtà... ho una sorpresa!》, mi confessa sfoderando il suo solito sorriso.
《Ah, si? Che sorpresa? Mia madre vuole farsi trovare davanti al college, prima di noi, per caso?》, dico ridacchiando.
《Certo che no! Non riportare sempre tutto a lei, questa volta riguarda me!》
《E allora...》, dico saltando sul posto dell'auto.
Il nostro rapporto é bellissimo: parecchie volte ci scambiano per fratello e sorella! Ridiamo insieme, studiamo insieme e condividiamo molte passioni insieme... cosa potrei desiderare di meglio?
《Ho trovato un appartamento lì vicino... posso lavorare a casa e io posso starti più vicina. Sei contenta?》
Lui é felice. Io lo sono ma, non come me l'aspettavo. Avrei preferito affrontare quest'avventura da sola e non con la costante pressione del mio ragazzo accanto.
《Ah... beh, fantastico!》, dico sforzando un sorriso.
《Si ,é fantastico!》, esclama per poi baciarmi la guancia.
Non ci crederete di sicuro ma, io e lui... insomma io... Stephan ha un'idea un pò antica per quanto riguarda l'argomento "sesso" e io, di conseguenza, non l'ho mai fatto: sono vergine! Ci siamo solo un pò toccati e abbiamo dormito insieme molte volte ma, nulla di più. Io voglio andarci piano a differenze di molte altre ragazze perché, penso debba essere speciale, un momento unico di intimità tra due persone che si desiderano. Aspetterò il matrimonio, anche perché non trovo nessuna necessità di farlo, adesso! 《Kat?!》
《Si, Stephan?》, dico scrollandomi dal finestrino.
《Siamo arrivati, piccola!》
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Entrando in questo college, respiro un'aria completamente diversa: sarà "il cambiamento"? Mille studenti circolano con valigie non grandi quanto le mie e qualcuno rincorre ad abbracciare il vecchio amico/a. Tutto l'edificio che si erge in tutta la sua altezzosità, è completamento di colore rosso, un rosso spento mentre l'interno è rivestito da tre colori diversi: il bianco sulle pareti, il blu dei bagni e il verde delle aule.
Stephan guarda in silenzio e stringe forte la mia mano quando un ragazzo mi passa accanto. Lui é sempre stato parecchio geloso ma, io adoro il modo in cui lo dimostra perché, non si limita alla banalità di accusare, preferisce starsene calmo almeno finché qualcosa non lo stuzzichi fino in fondo.
《Signorina White le devo dire che condividerà il bagno... le sta bene?》, borbotta la signora sulla trentina che fino a poco fa se ne stava a leggere il giornale dietro la sua scrivania.
《Ehm... credo di sì!》, le sorrido.
Lei ricambia e ci lascia accomodare nella mia nuova stanza. È spazioso e c'è tutto il necessario per una vita universitaria: letto, armadio, scrivania con computer incorporato ed il bagno. Ora la mia vita é perfetta!
Ripenso a quanto ha dovuto lavorare mia mamma per permettersi tutto ciò e smetto per cinque secondi di pensare al suo carattere odioso e impertinente che ha di solito.
La signora esce e mentre mi guardo intorno, Stephan lascia la valigia vicino l'armadio e poggia il resto delle borse sul letto.
《Tutto bene?》, mi chiede.
《Si! Tu, ora devi andartene vero?》
Annuisce e mi abbraccia.
《Verrò tutti i fine settimana, intesi? E poi, se succede qualcosa devi chiamarmi, okey?》, mi raccomanda.
《Tranquillo! Ci vediamo venerdì sera!》 Mi bacia la fronte e poi io, mi faccio avanti per lasciargli un casto bacio sulle labbra.
Sorride: 《Ci sentiamo stasera?》
《Si, a stasera!》, dico baciandolo un ultima volta. Mi lancia un un'ultima occhiata e poi esce. Lancio un sospiro di sollievo e inizio a darmi da fare: sistemo dei vestiti nell'armadio e anche dei libri che mi hanno lasciato sulla scrivania. Dopo aver finito, decido di fare una doccia, così prendo l'intimo e qualcosa di comodo.
Apro la porta del bagno e la richiudo. Quando mi giro, non sono sola. Cazzo!