Capitolo 22⭐️

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Aspetto una sua reazione, un suo gesto o movimento ma, è tutto perso. Lui è andato: nel suo mondo, nei suoi ricordi, tra la sua infanzia, ad immaginare il suo fratellino mentre gioca, un padre non era alcolizzato e una madre che lo coccolava e lo viziava con la sua famosa cioccolata calda.
Lascio perdere e ammiro il paesaggio notturno. È pace, c'è pace, tutto questo è il paradiso per me! Non ho visto nulla di simile a Miami eppure è una delle città considerate "turistiche" ma, se si potesse visitare questo posto, avrebbe più successo di Miami e Seattle messi insieme.
《Ti amo!》, dice toccandomi la coscia.
Mi volto per osservare quella luce della verità nei suoi occhi.
《Perché me lo dici, ora?》, gli chiedo.
《Perché ti amo. Ti sto amando anche se non dovrei, ti sto amando anche se non voglio stare con te, ti sto amando anche se non voglio che tra noi ci sia nulla ed è giusto che tu lo sappia.Ti amo Kat e, per favore, non mi lasciare!》, dice con gli occhi lucidi.
Tenerezza. Non mi sento di pensare più al mio bene ma, al suo. È stato abbandonato e lui vuole me, non Karina o un altra qualunque: me! Allora, perché non stare con lui così, "in segreto"? A chi credo di farla franca? Lo voglio con tutta me stessa e l'ho respinto per non far calpestare la mia dignità di donna ma, ora voglio saperlo mio.
《Non ti lascio, Damon! Purtroppo ti amo e, anche se non ti parlo o sono arrabbiata con te, non riesco a smetterlo di esserlo. Non ho mai provato nulla del genere!》, dico toccando i suoi capelli.
Mette una mano sulla mia guancia e fissa le mie labbra.
《Posso...?》
《Non devi nemmeno chiedermelo!》, dico mentre lo attiro a me e le nostre labbra si incontrano. È una sensazione magica, sotto le stelle, solo nei due, immersi nel più bello dei sogni. Un bacio ricco di sentimento che ci porta ad altro.
《Sei bellissima questa sera!》, dice tra un bacio e l'altro.
《Teoricamente è notte fonda, Damon! E dovremmo tornare in stanza perché domani devo andare in centro, ricordi?》, gli dico.
《Giusto... dormi con me?》, chiede infilando la mano sotto la gonna del vestito.
《No!》, dico ridendo.
《Che significa NO?》
《Significa no! Voglio dormire e nient'altro!》, affermo guardandolo storto.
《Voglio solo tenerti tra le mie braccia!》
《Allora va bene!》, dico pensandoci un attimo.
《Però prima di andare...》
Mi mette sulle sue gambe e ricominacia a baciarmi, fino a quando, la mancanza di fiato ci impone di ritornare con i piedi sulla Terra.
《Non ne avrò mai abbastanza!》, sussurra a un centimetro dalle mie labbra.
《Nemmeno io! Mai!》
Lo bacio di nuovo e una goccia cade sul mio braccio. D'istinto, alzo la testa al cielo e, da questa prospettiva, capisco che le nuvole, promettono di sfogarsi su di noi.
《Sta per piovere! Ci conviene correre sennò ci bagneremo e la macchina l'abbiamo lasciata abbastanza lontana da qui, no?》
《Esatto! Dai, dammi la mano così ti aiuto.》
Mi tende la mano e io mi rimetto in piedi. Mi tolgo i tacchi mentre lui si sistema i jeans, sporchi di terra.
Afferra il mio braccio ed iniziamo a correre, fino a quando la pioggia sbatte incontrastata sulla nostra pelle e il ticchettio delle sue goccie che cadono sull'asfalto, risuona nelle nostre teste.
《Aspetta, aspetta!》, dice bloccandosi.
《Cosa? Dai, Damon! Ci ammaleremo!》
《Ti prego, aspetta un attimo!》
Lo ascolto e butta la testa all'indietro. Apre la bocca e inizia ad urlare come se fosse alle giostre. Ammiro infreddolita la sua bellezza nonostante la pioggia gli abbia fatto cedere i capelli tirati dal gel e la maglia sembri diventata di una taglia più piccola.
《Vieni qui!》, mi intima.
《Dai, Damon! È tardi!》
《Solo una volta! Ti sentirai bene, dico sul serio...》
Incuriosita dall'idea di sfogarmi sotto la pioggia, lo imito e dopo, in effetti, il mondo sembra cambiato e più leggero da sopportare.
Mi prende per la vita e mi attira contro il suo corpo, chiudendo la serata con un bacio. Un bacio simile a un patto; un patto simile a un sigillo; un sigillo indelebile dimostra che noi, nonostante tutto, siamo INFINITO!
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《Mi sono persa, Kat! Siete fidanzati, quindi?》, domanda guardando un abito dalla vetrina.
《Si, più o meno! Non riusciamo a stare separati, capisci? Potremmo anche litigare di brutto ma ritorniamo sempre allo stesso punto!》, dico facendo attenzione al mio gelato.
《Io non parlo più, Katy! Vuoi detta la verità? Forse so perché non vuole avere una relazione!》, afferma fermandosi una attimo.
《Allora che aspetti? Dimmelo così la cosa è fatta!》
Ci pensa però, poi prosegue sul marcia piedi, cercando di non andare a sbattere contro qualcuno.
《Jade, ferma un secondo!》, dico afferrandola per il braccio.
《È... importante?》, le dico preoccupata.
《N-non lo so! N-non se è il caso di dirtelo! Credo che debba dirtelo lui e in caso non lo voglia fare, vieni da me e te lo dirò, okay?》, dice seria.
Annuisco e lei si posiziona sul ciglio della strada per chiamare un taxi.
La seguo e durante il ritorno al college, guardiamo entrambe fuori dal finestrino. Mi arriva una telefonata e mi sbrigo ad estrarlo dalla borsa. Sorrido quando vedo il suo nome in bella vista sullo schermo. Rispondo subito.
*inizio*
"Dove sei, dolcezza?"
"Damon, ci siamo visti meno di due ore fa!"
"Mi manchi! Stai tornando?"
"Si, abbiamo finito! Tu, dove sei?"
"Sono andato ad allenarmi, te l'ho detto e sono appena ritornato! Stasera ho un incontro!"
"Ah si? Beh... io devo studiare!"
"Invece no, tu verrai a quell'incontro! Così quando avrò vinto, sarò ricompensato!"
"Smettila, Damon! Ci vediamo tra 10 minuti!"
"Muoviti! Ti amo!"
"A-anche io!"
*fine*
Dopo ciò, mi viene da pensare quasi che noi siamo una coppia normale ma, poi ritorno alla realtà. Ho intenzione di parlargli e di farmi dire il perché tra noi non ci può essere una normale relazione. Non gli credo quando mi dice che ne soffrirebbe, c'è di più: cosa mi nascondi, Damon?
《Davvero?》, mi risveglia Jade.
《Scusami, non ti ascoltavo! Dimmi...》
《Dicevo, davvero te l'ha detto? Che... che ti ama?》, chiede con una specie di groppo in gola.
《Si, me l'ha detto!》...

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