Capitolo 53⭐️

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Ecco che, il piccolo mondo che mi ero creata, lontana da lui, sta crollando solo con delle semplici parole. Lui è qui. Ma perché è qui? Cosa pensa di fare: rovinarmi la vita? Come se non l'avesse già fatto tre anni fa...
I piedi sono incollati al pavimento e la mia gola è secca mentre, vengo sorretta dalle braccia di Cody.
《Kat, guardami... Va tutto bene!》, sussurra Cody al mio orecchio. Non mi sono nemmeno resa conto di essere piombata tra le sue braccia e di tremare con una foglia.
《Più delicato no, vero Neil?》, lo canzona Jade.
《Kat, dammi la mano...》, ripete dolcemente il mio amico. Titubante scorro la mia mano dal suo petto alla sua e appena entrano in contatto, è come se l'energia mi scorresse nelle mie vene. Sto improvvisamente meglio ma, non del tutto.
《G-grazie...》
Mi bacia sui capelli e insieme, ci incamminiamo verso i primi posti più vicini all' altare. Ash è lì, bello più che mai con il suo abito e il suo sorriso da cui traspare tutto il suo nervosismo. Non posso pensare a me adesso ma, a lui. Faccio un sorriso tirato a Cody e vado verso Ash.
《Ei futuro sposo...》, lo saluto.
《Pulcino...》
Il suo volto si illumina e si avvicina per abbracciarmi anzi, stritolarmi.
《Sei uno splendore... il mio nipotino non è  venuto?》, domanda.
《È a casa... dopo ti racconterò tutto, promesso!》, gli dico prima che faccia domande.
《Okay... Anche io devo dirti qualcosa...》
La so già, Ash... purtroppo so tutto.
Per fortuna, la marcia nuziale inizia, segno che la sposa sta per entrare.
《N-ne parliamo dopo... buona fortuna!》
Lo bacio sulla guancia e vado a sedermi al mio posto vicino ai miei amici. Grace è bellissima con il suo formoso vestito bianco e un radioso sorriso, accompagnata dal fratello più piccolo poiché il padre, è morto di una brutta malattia. Si nota come entrambi si amano alla follia. Si capisce da come i loro sguardi si incontrano con imbarazzo, facendo arrossire lei. Lui è incantato dalla suo sorriso e dalla bellezza così naturale che, la ragazza emana. Sono così presa dai due, da non accorgermi di come di uno sguardo mi sta bruciando la pelle sotto il vestito mi basta girare di poco il capo per rivedere quegli occhi che, un tempo, mi facevano ammattire. Incrocio i suoi occhi e nessuno e dico nessuno, sa quanto vorrei non averlo fatto. Non riesco a non ricambiare! È sempre bellissimo come lo ricordo e in giacca e cravatta, si può benissimo scambiare per un modello. I suoi capelli sono più corti ma, sono come sempre tirati dietro dal gel. Abbassa di poco il capo per poi rialzarlo e lasciare intravedere il suo labbro tra i denti.
"Cosa ci ha fatto con quelle labbra su di me..."
Ma perché pensi queste cose? Ricordati quello che ti ha fatto. Ti ha mentito e usata. Non ti amava. Austin.
Ritorno subito a concentrarmi sulla cerimonia e non posso evitare di sentirmi a disagio quando i suoi occhi mi squadrano. Provo a non  pensarci e rivolgo la mia attenzione a mio cugino che, finalmente bacia la sua sposa. La sua attuale moglie. Nella chiesa, riecheggiano dei fischi e battiti di mani che, mi fanno sorridere. È tutto così bello e loro, sono belli. Tutti si alzano per seguirli fuori e io, mi trattengo per salutare alcuni miei zii. Dopo mi faccio strada tra la gente ma, la borsetta mi cade di mano. Mi piego per riprenderla e contemporaneamente la mia mano viene intercettata da un altro. Le sue mani. Il suo respiro così vicino al mio. È come ritornare a respirare dopo tanto.... troppo tempo.
Riprendo la mia borsetta e mi metto in piedi.
Lui mi imita e ci ritroviamo corpo contro corpo.  Mi scosto e faccio per andarmene ma, lui mi ferma per il polso. 《Possiamo... parlare?》
《Noi due non abbiamo niente di cui parlare o... o sbaglio?》
《Abbiamo molto di cui parlare. Kat, devo spiegarti...》
《Cosa devi spiegarmi? Perché sei andato via dalla mia vita o perché mi hai mentito dicendomi di amarmi? Mi dispiace Damon ma, non sono pronta. Non sono pronta ad avere un qualsiasi tipo di rapporto con te e non sono pronta a parlare del perché mi hai odiato così tanto da farmi soffire... scusa ma, non posso.》, dico sbottando elasciarlo lì. Lui non ribatte, non mi segue e ne sono sollevata. Esco fuori e mi stupisco del caldo cocente che batte verso la mia direzione.
《Ei, dov'eri?》《Scusa se ti ho fatto aspettare fuori, Cody. Avevo perso di vista la borsetta.》, esclamo dicendo una mezza verità.
《Figurati... andiamo?》
Annuisco e ci dirigiamo verso la sua macchina.
《Sicura di stare bene? Ti vedo pallida...》
《S-si... ho solo un po' di mal di testa, tranquillo...》 , gli sorrido falsamente anche se, conoscendolo, sta rosicando nel dirmi cosa crede che abbia. Accende l'auto e, noto che davanti a noi abbiamo Jade e Neil che, probabilmente ci fanno strada. Mi rilasso sul sedile e cerco di non pensarlo però, devo ammettere di essere curiosa di sentire cosa aveva da dirmi. Ancora non capisco cosa ci faccia qui.
《Cody?》
《Dimmi...》
《Voi sapevate tutto, vero? Sapevate che, Damon sarebbe venuto e non mi avete detto nulla...》
Non risponde subito e ciò mi irrita.
《Lo sapevamo... Ash ci ha detto che, Damon era lì ma, non chiedermi altro. Voleva dirtelo lui  ed è giusto che sia così...》
《Cosa mi state nascondendo tutti quanti? È come se mi mancasse un pezzo del puzzle, cazzo...》, impreco.
《Non posso dirti altro, perdonami!》
Sbuffo e mi rimetto composta. Qui tutti mi mentono ma, di sicuro voglio scoprire cosa mi nascondono. Devo saperlo.
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Grace mi parla della loro Luna di Miele mentre io, non faccio altro che cercare Ash con lo sguardo. Mi ero avvicinato al loro tavolo per parlare con lui ma, un suo amico l'ha portato con sé da qualche parte e io, sono rimasta intrappolata nelle grinfie di una novella sposa in piena all'entusiasmo. Non mi dispiace ma, la voglia di sapere mi sta divorando.
Sul palchetto in fondo alla sala, finalmente lo vedo con un bicchiere di champagne in mano e affianco... non ci credo, Damon.
《Signori vorrei per un attimo la vostra attenzione...》, esclama al microfono Ash.
Nella sala cala il silenzio e tutti si concentrano su di lui e la figura a fianco che, sorriso. Che cazzo, il suo sorriso!
《Mi dispiace interrompere ma, volevo dire due parole per poi, lasciare questo palco al mio amico amico qui...》, dice provocando dei risolini tutt'intorno.
《Volevo solo dirvi grazie. Grazie a tutti voi per essere qui e aver reso questa giornata ancora più magica di quanto lo sia stato per me e la mia bellissima moglie Grace. Voglio brindare a lei, a quel fatidico sì e a noi due... ti amo, Grace!》
Grace arrossisce violentemente ma poi, gli urla anche lei che lo ama e gli invitati, alzano i loro calici per brindare entusiasti. Vedo Ash sussurrare qualcosa a Damon e poi, lasciare il posto a lui.
《Scusate, non vi tratterró molto. Volevo solo augurare ad Ash e alla sua sposa, tanta felicità e un lungo futuro insieme. Sapete, quando ho conosciuto Ash, ne ho pensate tante tra me e me su di lui e ne pensavo tante anche prima di venire da lui ma, in questi ultimi anni, Ash è stato un vero amico. Chi chiederete il perché lo è stato... beh, mi ha aiutato, in tutti i sensi. Io avevo abbandonato la persona più importante della mia vita, la amavo... la amo ancora ma, il destino non ci voleva insieme in quel periodo. Così mi sono allontanato da lei per proteggerla. Le ho mentito. L'ho fatta soffrire eppure non ho mai smesso di amarla. Insomma, ritornando ad Ash, lui mi ha capito dopo averle spiegato il motivo della mia azione e mi ha sostenuto. Senza di lui non sarei riuscito a parlare qui davanti a tutti voi. Ash, amico mio, grazie. Spero che tu, abbia più fortuna di me e che il destino, non ti remi contro com'è successo con me. Meriti di essere felice con la persona che ami... salute!》, dice e subito dopo, butta giù tutta il liquido contenuto nel suo bicchiere.
I presenti lo applaudono e la sala rimbomba per il frastuono creatosi. Ash va ad abbracciarlo e si scambiano amichevoli pacche sul petto. Io invece, credo di essere sul punto di scoppiare. Dentro di me, si celano rabbia repressa, delusione, sbalordimento e tanto altro. Sento la testa sul punto di scoppiare. Mi alzo barcollando dalla sedia e mi dirigo nella terrazza. Mi prendo il viso fra le manimani che, si bagnano di lacrime calde e silenziose. Devo andarmene di qui. Perché ha detto quelle cose? Come può parlare di noi in quel modo?  Non è vero che mi ama. Non è vero eppure l'ha detto davanti a tutti, cazzo.
《Kat, ascoltami ti prego...》
《Damon... vattene! Non c-ce la faccio...》, dico singhiozzando.
《È importante... Devo dirti quello che è successo dopo tutti questi anni, devo dirti che ti ho mentito perché io non ho mai smesso di amarti con tutte le mie forze! Io ti amo ancora, credimi...
《Non posso... Damon sono passati tre anni, tre cazzo di anni e tu ti presenti qui per dirmi che hai avuto un'illuminazione e ti sei reso conto di amarmi? Come hai potuto parlare in quel modo di noi davanti a tutti? Io mi sono fatta una vita e per dimenticarti, non ci sono voluti due giorni... Mi capisci?》, grido mentre piango. Piango sempre e solo per lui. Com'è possibile?
《Porca puttana, lo capisci invece che ti amo? Ti ho dovuto mentire quel giorno perché avevo paura: paura che tu fossi in pericolo con me! Sono scomparso dalla tua vita e da quella dei miei amici per un anno e in quell'anno, non sai quante volte avrei voluto anche solo sentire la tua voce o porterti dire che, ho dovuto mentire per te. Ho sbattuto in carcere quello stronzo di Luis e la sua banda e quando li ho visti soffrire come avevano fatto soffrire noi, mi sentivo bene. Volevo ritornare da te. Volevo riprendere la mia vita con te. Sono tornato ma, tu non c'eri  e nessuno sapeva dove fossi: ti ho cercata in cielo e in terra e alla fine, mi sono fermato da Ash. Ho vissuto  da lui e tu non lo sai ma, io aspettavo con ansia una tua chiamata e quando ascoltavo la tua voce, è come se rinascevo. Ti sto dicendo che, ho fatto tutto questo per te... io non ti avrei mai lasciato e il mio cuore ti è sempre appartenuto. Ti appertiene anche adesso... perdonami...》
Le sue parole sono come piccole botte sulla mia pelle e nel frattempo, il suo corpo è avanzato verso il mio e pochi centimetri ci dividono.
《Quindi era per paura? Mi hai lasciato per paura? Potevamo affrontarlo insieme ma, tu hai scelto di farmi male detro... non hai idea si quanto ho sofferto, non lo immagini nemmeno!》
《Si invece... io ti pensavo giorno e notte, non uscivi mai da me e forse hai ragione, potevamo affrontarlo insieme ma, sono sempre stato orgoglioso e ho voluta cavarmela da solo. Ora però, sono qui e voglio ricominciare e amarti... guardami, dolcezza!》
Solleva il mio mento con due dite e mi accarezza dolcemente la guancia.
Mi sottraggo da lui e gli do le spalle.
《Damon, non puoi risolvere tutto così e poi, io sto con...》 Il fiato mi si mozza in corpo non appena le sue labbra premono sul mio collo. Sposta i miei capelli su di un lato e continua la sua tortura.
《Damon, n-non voglio...》, ma il mio cuore dice tutt'altro. Sono bastate poche ore e sono di nuovo debole sotto di lui.
《Il tuo corpo non dice questo...》
Mi bacia la mascella e la gola, peccato tutta la zona su cui lascia il segno del suo possesso.
《Adesso, mi prendo ciò che è mio...》, sussurra.
《Cosa?》
《Ti bacio...》

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