Capitolo 41⭐️

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Mi sento così bene. Giuro che, vedo finalmente qualcosa di bello che la vita mi sta regalando. Non potrei desiderare di meglio. Damon. Poi, le cose con mia madre si stanno riaggiustando pian piano e ho recuperato il mio migliore amico, nonché Stephan. Ho Jade, Neil, Adam e... Austin! Vorrei rivenderlo e ammetto che vorrei parlare con lui poiché ricordo benissimo come si stesse bene con lui e come fosse facile per me, sfogarmi. Lui sì che mi ascoltava. Mi volto a guardare la tranquillità con cui, il mio bel ragazzo, dorme. Ancora non ci credo: è mio, solo mio! Gli accarezzo i capelli e sorrido involontariamente. All'improvviso, prende la mano e se la porta alle labbra per baciarla.
《Buongiorno amore!》, dice ancora assonnato e con gli occhi chiusi.
《Pensavo stessi dormendo...》
《Sto ancora dormendo...》, ridacchia.
《Sono stanca...》, dico accucciandomi su di lui.
《E ci credo. Ieri notte era instancabile!》, dice ridendo e stringendomi per la vita.
《Mmh. Guardi che eri tu... non la smettevi di baciarmi!》
《Sono colpevole ma... è stato fantastico!》, ammette baciandomi sulla punta del naso.
《Anche per me...》, dico unendo le nostre labbra in un tenero bacio.
《Ieri sera non abbiamo chiuso la porta a chiave: ci dobbiamo vestire perché se qualcuno entrasse e ci trovasse così...》, dico cercando di mettermi a seder ma, lui mi trattiene.
《Ah, sono sicuro che Victor non si scandalizzerebbe...》
《Già... ti devo prestare il mio fondotinta!》, dico guardandogli il collo.
《Nahh... tutti devo sapere che sono tuo e non osare coprirli!》, afferma mettendosi su di me.
《Sennò che mi fai?》
《Ricominciamo?》, dice vedendo ancora quel barlume di desiderio nei suoi occhi. Sento già l'adrenalina lungo la schiena ma, improvvisamente, mi viene un conato. Spingo Damon e corro in bagno. Mi accascio sul water e vomito. Maledetta torta al cioccolato estremamente buona! Sento i passi di Damon e poi, un lenzuolo mi copre interamente le spalle.
《Amore, stai bene?》, chiede.
《Si... sto bene! È la torta di tua madre: non l'ho ancora digerita!》
Mi alzo e lui mi lega il lenzuolo intorno al corpo. 《Mi sono preoccupato!》, dice abbracciandomi.
《Va tutto bene, davvero!  Facciamo la doccia e scendiamo?》, chiedo.
《Si!》, dice entrando nella vasca.
《Voleva farla prima io!》, esclamo sbuffando.
《Infatti la fai prima tu!》, dice prima di attirarmi con sé nella doccia e sbattermi alla parete per baciarmi.
《Ricominciamo?》
《Ricominciamo!》, dice gettando il lenzuolo fuori dalla vasca. Non gli resisto. Non posso dare tutta la colpa a lui, però: lo desidero anche io.
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Lara ci sorride contenta, sopratutto di vedere il figlio. Ci abbraccia entrambi e Sophie fa lo stesso, solo che poi rimane accanto a me.
《Dormito bene?》, chiede Victor scendendo in cucina.
《Magnificamente!》, risponde Damon lanciandomi un'occhiata. Pensandoci, questa vacanza, si è trasformata in una specie di cosa solo tra me e Damon. Come una viaggio ma, senza valigie.
Victor va a baciare Lara sulla guancia e poi, la figlia.
《Mamma, volevo dirti... grazie! Per ieri e-e per tutto. Anche... a-anche a te, Victor!》, dice Damon mentre mi stringe per la vita da dietro.
《Oh, Damon... io e Vic siamo felici di avervi avuto qui e Sophie... sai quanto ti vuole bene!》, dice Lara quasi commossa.
《Si... insomma, anche io gliene voglio!》, sussurra ma tutti hanno sentito e tutti sono meravigliati da questo ragazzo.
《Ha ragione, Damon! Grazie di tutto Lara. E beh Victor, è stato un piacere conoscerti...》, dico con una risatina.
《Anche per me, cara! Allora, partite adesso?》
《Si, vado a prendere le cose già che ci sono!》, dice Damon baciandomi sul collo e uscendo. Damon si sta comportando bene e credo che, il suo cuore ora, sia più libero dalle sofferenze.
《Kat, siamo noi a doverti ringraziare, davvero! Damon è così diverso e più gentile anche con Sophie. Promettimi che ritornerai!》, dice Lara accompagnandomi fuori.
《Prometto...》, dico sorridendo.
Sophie mi stringe tra le sue braccine e io le lascio un bacio sulla guancia.
《Ti voglio bene, Kat!》, sussurra all'orecchio.
《Anche io, piccola!》
Ho detto che me l'adotto e lo farò. Chi me lo impedisce in fondo? Potrei anche rapirla... no, okey sto delirando!
Io e Victor non diciamo nulla ma lui, questa volta, mi abbraccia. Sento una strana sensazione, come un calore però non è come quello che mi trasmette Damon: questo è.. familiare! Penso sia perché io, non ho mai avuto una figura paterna in vita mia e adesso, Victor sarebbe l'incarnazione del padre ideale: Sophie è fortunata!
《Dobbiamo andare, Kat!》, mi informa Damon infilando il casco. Saluto tutti con un ultimo cenno e poi salgo sulla moto. Non so perché ma, é come se un pezzo di me volesse rimanere qui, nella tranquillità di questa grande villa e un terrificante senso di angoscia mi assale nell'anima. Il mio istinto, mi dice che le sorprese non sono finite.

Apro gli occhi terribilmente esausta e mi ritrovo nel mio amato letto, quello del college. Devo essermi addormentata durante il viaggio e Damon mi ha portata qui. Mi stupisco che non sia nel letto con me ma, immagino che abbia avuto altro da fare dopo questa lunga settimana. Mi ha tolto vestiti e scarpe e, mi ha messo una sua maglietta, tutto senza che io mi svegliassi: dovevo avere veramente sonno! Va be che, non ho dormito molto la scorsa notte... Guardo l'orologio appeso al muro e nonostante il buio, scorgo che sono le due del pomeriggio. Mi butto un'altra volta sul letto e guardo il soffitto: era da tanto che non sentivo questa pace! Sono stati dei giorni bellissimi: Natale, Ash, il tatuaggio, i genitori di Damon ma soprattutto Damon... è volata!
Decido di chiamare Jade e sapere se ci sono novità.
*inizio*
"Ei, sei tornata dal tuo tour romantico?"
"A quanto pare... come vanno le cose? Ci sono novità?"
Non risponde subito ma, sento che deglutisce attraverso il cellulare.
"Jade... cos'è successo?"
"Nulla... non p-preoccuparti!"
"Dove sei? Vengo da te..."
"C'è anche Damon? Devo parlare con lui!"
"Lui non c'è ma, adesso mi dici cosa sta succedendo..."
"Non c'è? Doveva tenerti d'occhio!"
"Tenermi d'occhio? Che dite?"
Qualcuno bussa alla porta della mia stanza e mi affretto ad aprirla.
"Hanno bussato?", chiede Jade.
"Si... aspetta un attimo che vado aprire! Forse è Damon..."
"No, Kat non aprire! Aspetta che arrivi io...", urla dall'altro capo.
È tardi: lui è qui.
Il telefono mi cade dalla mani e sento Jade che grida il mio nome. Sono fottuta!
*fine*
《Cosa vuoi da me? Esci da qui!》, dico indietreggiando.
Il ghigno sulla sua faccia si espande, non appena richiude la porta dietro di sé. La paura mi assale e mi sento come un animale in trappola! Lui é il leone e io, la gazzella.
POV'S JADE
Sapevo che sarebbe successo qualcosa ma, ora che non so nemmeno dov'è Damon e Kat è nei guai, non ci penso nemmeno un secondo e corro da Neil.
《Ei, tutto bene? Sei bianca...》
《È Kat... stavamo parlando al telefono e hanno bussato alla porta! È andata ad aprire e, non era Damon...》
Sei io adesso sono bianca, lui si è fatto nero dalla rabbia.
《Luis?!》
《È Luis...》, confermo.

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