Si sta bene. Si respira l'aria di chi gode di una vera e propria famiglia. Mio padre non c'era, non c'è mai stato e forse, l'ho addirittura incontrato al centro commerciale o in spiaggia o da qualche altra parte ma, io non lo sapevo. Non l'ho mai visto. Questa famiglia ha tanti problemi ma, nelle sue piccole parti, si ama tanto.
《Allora Kat, sei di qui o...?》, dice Victor calorosamente addentando l'ultimo pezzo di torta al cioccolato che, Lara, ha preparato con le sue mani e che è veramente squisito.
《In realtà sono di Miami!》
《Ah, e come mai hai deciso di frequentare un collage così lontano?》
《Diciamo che... mi volevo allontanare da casa! Sai, mia madre è parecchio severa...》
《E tuo padre?》
Tossisco un paio di volte. Ma io dico, questa domanda doveva farlo proprio mentre bevevo? Damon poggia una mano sulla mia schiena e mi chiede se sto bene. Annuisco appena.
《Victor non mi pare il caso di...》
《No, Damon... è tutto okay!》, dico rassicurandolo.
《Non ho un padre, non l'ho conosciuto e non so nulla di lui...》, dico a Victor, guardando il piatto.
《Oh, Dio che imbarazzo! Non lo sapevo Kat, perdonami...》, dice Victor.
《Kat, quanto mi dispiace! Non immaginavo che ti portassi dietro questa brutta cosa...》, si intromette Lara poggiando una mano sulla mia sul tavolo.
《Sisi, ora però, smettiamo con tutte queste domande. Vi siete intromessi abbastanza nella sua vita!》, esclama Damon.
《Non fa nulla, tranquillo amore!》
Lui si rilassa subito sul posto e stringe la mia coscia sotto il tavolo.
《Va bene! Cambiamo argomento, allora! Come vi siete conosciuti voi due? Siamo curiosi!》, chiede lanciando una veloce occhiata alla sua amata.
《In stanza-in bagno!》, rispondiamo entrambi. Ci guardiamo un attimo e poi scoppiamo a ridere.
《Volevamo dire che, condividiamo il bagno e appena sono entrata, l'ho trovato lì...》, spiego meglio ancora con un sorriso.
《... mezzo nudo!》, aggiunge.
《Che incontro romantico!》, commenta sarcastica Lara.
《Io all'inizio lo odiavo, quindi...》
《Veramente già mi amava ma, non voleva ammetterlo a se stessa!》, bofonchia Damon con un sorriso. Gli tiro un colpetto sul braccio e tutto ridono di gusto. Sono felice che, oltre essere a suo agio, sta ridendo e scherzando con sua madre e la sua nuova famiglia.
La piccola Sophie invece, continua a giocherellare con il telefonino del padre a uno strano gioco che ho intravisto di sfuggita. Eh le nuove generazioni!
《Io sono pieno, ragazzi! Che dite di spostarci in soggiorno? Qui si sta parecchio scomodi!》, commenta Victor. In effetti, tra parlare di studio e altro, si sono già fatte le quattro del pomeriggio. Tutti ci alziamo e Sophie é l'ultima ad alzarsi, poiché così concentrata sul telefono.
《Se mi ami, devi fare una cosa per me...》, sussurro a Damon, mentre fingo di sistemargli il colletto della camicia.
《A che ti riferisci?》
《Vai da Sophie...》, dico indicando la bambina. 《Perché? Non ho nulla da dirle...》, si mette subito sulla difensiva.
《Damon, é solo una bambina, non odiarla per favore!》
《Non la odio... solo, non voglio avere a che fare con lei e poi, non mi entusiasmano i bambini...》, cerca di trovare ogni scusa possibile.
《Ah, bene! Quindi supponiamo che io avessi un bambino...》, dico ridendo.
《Okay okay, se il bambino è mio, potrei fare un'eccezione...》, dice con un ghigno in faccia.
《Quindi lo vuoi un figlio, no?》
《Ma perché stiamo parlando di bambini?》, esclama divertito.
《Rispondi!》
《Va bene. Si. Non mi dispiacerebbe...》
《Allora vediamo se mi capisci: cosa si fa per avere un bambino?》
《Sesso sfrenato...》
《Chiamalo come vuoi...》, dico sbuffando.
《Aspetta... mi stai forse ricattando con il sesso?》
《Mh... che perspicace!》, esclamò roteando gli occhi al cielo.
《Vuoi dire che se non vado da quella bambina, non farai più sesso con me?》
《Esatto...》, rispondo soddisfatta.
《E sai quanto sono testarda, Damon》, aggiungo. Fa girare il suo sguardo tra me e lei.
《Solo perché, il pensiero di non poter affondare dentro di te, mi potrebbe far morire di astinenza...》, dice prima di allontanarsi. In verità non so se saprei resistere così facilmente davanti alle sue provocazioni e al suo corpo nudo ma, ci ho provato e ci sono riuscita; l'ho convinto. Il mio scopo é farle capire quanto questa bambina possa essere dolce: non mi aspetto che lui prenda la sua situazione familiare, subito come una passeggiata ma, che lo superi. Il passato rimane nel passato. Sophie sorride felice e tende le braccia verso l'alto, segno di voler essere presa in braccio. Forse Damon non ha mai preso in braccio nessun bambino, cavolo! Rido male.
《Allora voi tre, venite ?》, dice Lara invitando me a fare un giro della casa e quei due, sotto con Victor. Spero che si comporti bene con lui! Ho notato che, adesso è molto più flebile con la madre ma, probabilmente Victor non lo regge ancora del tutto!
《Mi è venuta una straordinaria idea...》, interrompe Lara, i miei pensieri.
《Sentiamo...》
《Magari tu e Damon potete rimanere qui per la notte. Vi preparo due camere o, non saprei...》
《Grazie per l'invito ma, non mi pare il caso, Lara!》
《Noi saremmo felici, soprattutto di avere Damon un pò con noi. Sai, noi non abbiamo avuto un bellissimo rapporto nei ultimi anni...》, dice diventando improvvisamente triste. Non le do la colpa di nulla: può capitare che un matrimonio si sfasci ed è anche normale che qualcuno ne soffra in una maniera o in un altra ma, al cuore non si dice chi amare. Damon dovrebbe essere il primo a comprenderlo. Ciò non la giustifica neanche, comunque!
《Damon... insomma, lui mi ha raccontato qualcosa e, non vorrei sembrare una ficcanaso ma, ha sofferto anche lui molto anche se non lo mostra a vedere... sta soffrendo, tutt'oggi!》, le dico. Non voglio farla sentire in colpa ma, è giusto che sappia come si sente realmente suo figlio.
《Sai Kat, se ha parlato con te di questa cosa, immagino che si fidi e che ti ami. Sei la ragazza ideale per lui e, lo vedo innamorato, dico sul serio... non ha mai portato nessuna a casa e, non avrebbe mai accettato il mio invito: tu c'entri qualcosa?》, dice quasi grata.
《Diciamo che gli ho dato una spinta ma, lui voleva venire... lo so!》, dico sorridente.
《Mi fa piacere che stia con una brava ragazza come te...》, dice girandosi per abbracciarmi.
Questa donna, mi trasmette tanta tenerezza, tutto il contrario di mia madre.
《Ne parlerò con Damon! Mi farebbe piacere restare per la notte...》
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Saluta la dolce Sophie con un bacio sulla guancia mentre Damon, la abbraccia soddisfando la sua richiesta. So che le sta simpatica: io gli avevo detto solo di parlargli, non di passare il pomeriggio con lei. Beh... è quello che ha fatto! Ho visto, solo per qualche ora, la parte più infantile di Damon, a giocare con Sophie, tutta contenta di aver ritrovato un fratello poco presente ma, voluto. Le vuole bene, molto infondo, so che le piace ma, conoscendolo negherà soltanto per farmi un dispetto.
《Cara, le camere sono pronte! Vi auguriamo una buona notte!》, dice Lara prendendo in braccia la figlia e portandola di sopra.
《È arrivata ora anche per me di ritirarmi! Buonanotte, ragazzi!》, ci saluta Victor facendomi l'occhiolino prima di salire le scale. Credo di aver capito ma, dissocio subito quella scena dalla mia mente.
Entrambi i coniugi scompaiono nella loro camera e io, afferro la mano di Damon per portarla di sopra.
Lui mi segue a ruota e arrivati nel corridoio delle nostre camera, lo bacio in modo passionale sulle labbra.
《Cosa mi ha convinto a restare qui, eh?》, dice circondandomi con le braccia in vita.
《Io.》
《Esatto! Mi sto rincoglionendo a forza di stare con te...》
《Però a te non dispiace...》, sussurro.
《No, infatti! Andiamo...》, dice trascinandomi nella camera assegnatagli a lui.
《Ei ei, non possiamo dormire insieme! Ci sono i tuoi...》, mi lamento anche se non vorrei.
《Ah, no! Ho sopportato quella peste e mi hai convinto non so come a rimanere qui, mi aspetto una ricompensa...》, dice prima di affondare le sue dita nella pelle dei miei fianchi e sbattermi al muro baciandomi il collo.
《Questo profumo mi fa impazzire e poi, hai una pelle così morbida sotto il mio tocco...》, continua già ansimante e io non sono da meno.
Inizio a sbottonargli la camicia e lui tira giù la mia gonna.
《Ti sento già bagnata!》, dice sfilando i miei slip. Il fatto che lui sia ancora vestito però, mi da suo nervi. La sua camicia finisce sul pavimento e io, mi affretto a sbottonargli i jeans fino ai piedi.
Mi prendo per le cosce mentre io, gli lascio degli evidenti segni sul collo. Mi getta sul letto e si pianta su di me, allargandomi le gambe. Mi bacia sulla pancia e sulle braccia, concentrandosi anche sul mio bellissimo tatuaggio, poi le punta delle dita, mordendo con un'audacia primordiale. Prende un seno fra le mie mani, palpando come é solito a fare e con l'altra, stringe violentemente la coscia.
《Damon...》, ansimo non resistendo ancora per molto. Gli strattono i capelli e ritorna a baciarmi sulle labbra con avidità. Pronta ad accoglierlo dentro di me, spingo i fianchi verso la sua erezione. Geme all'istante. Posa le sue belle labbra sulla mia spalla e poi su tutto il braccio fino a baciarmi il palmo della mano. I suoi occhi trasmetto una voglia assurda di avermi e io, mi sento quasi onorata.
《Io faccio l'amore con te, chiaro?》, mi sussurra. Annuisco e mi mordo il labbro.《TI amo!》, dice infine prima di sfilarsi i boxer e penetrarmi.
Quella notte, lo rifacciamo altre due volte. Continuo a pensare a lui, mi ha invaso la mente, posseduto il mio corpo, incasinato la vita, e rubato il cuore.
Praticamente...sono sua.