Capitolo 31⭐️

159 6 0
                                    

Ho sempre avuto il terrore degli incubi. Mentre vedevo quei mostri nell'armadio da piccola, sapevo che era tutto un sogno e il mio unico spavento era quella sensazione, come se mi mancasse l'ossigeno. Era allora che mi svegliavo e piangevo, piangevo nonostante sapessi fossero irreali. Mia madre mi abbracciava fino a quando mi addormentavo e poi, nell'adolescenza sognavo un padre inesistente. Belle immagini ma, al risveglio capivo che non erano vere e allora, piangevo ancora. C'era Stephan che mi stringeva e come sempre, diffondeva calma.
Ora, i miei sono dei sogni bellissimi. Damon che mi tiene tra le braccia, questo è già un grande sogno ma, desidererei di più. Tutte le donne desiderano quello che desidero io.
《Amore cos'hai?》, chiede Damon sciogliendo l'abbraccio in cui ero immersa. Massaggia il mio braccio come a confortarmi.
Con le dita, mi asciugo in fretta le lacrime.
《Tranquillo! Solo un incubo: torna a dormire!》, dico allontanandomi di poco da lui.
《Amore, sono qui, raccontami...》, dice baciandomi la spalla. Rabbrividisco subito.
《Damon, ti prego! Ritorna a dormire... non è niente!》
《Per me è qualcosa, quindi... dimmelo!》, afferma con voce calda e pacata. Non posso sottrarmi a lui. Mi volto a guardarlo e la sua espressione si tramuta subita nel vedere i grossi lacrimoni che solcano le mie guance.
《Non era nulla, eh? Cos'hai sognato per farti piangere così?》
Non ho scuse, non riesco proprio a mentirgli.
《H-ho sognato... te e me... noi due...》
《Cosa, Kat?》
《Ho sognato il futuro, Damon! Noi in... in una casa e ho visto le nostre dita: c'era un a-anello! Tu ed i-io, sul divano, a-a baciarci e vedevamo un film. Poi tu, m-mi toccavi la pancia, D-amon! Io ero... Non ci riesco. Non mi fare continuate, per favore! Sei stato chiaro e sappiamo entrambi il motivo: Luis. Non parliamone più... era solo un sogno! 》, dico più nervosa che mai. Mi rigiro nel letto, dandogli nuovamente le spalle. Non si muove nemmeno di un centimetro. Lo sentirei. Cerco di chiudere gli occhi. Impossibile. Quel sogno era così bello, cazzo!
Il materasso si piega e sento, subito dopo, la porta del bagno rinchiudersi. Stiamo sbagliando tutto. Non vivrei senza lui ma, tra qualche anno, ora lo so, non sarò più così disponibile a continuare questa situazione. Voglio un futuro. Mi alzo dal letto e lo raggiungo in bagno. Si sta sciacquando più volte il viso e si passa le mani tra i capelli, teatralmente.
《Mi dispiace! Mi dispiace di non poterti dare il futuro che ti meriti; mi dispiace di non essere il ragazzo perfetto; mi dispiace se ti faccio soffrire e mi dispiace di averti trascinata in questo casino ma, sopratutto di amarti... se non ti amassi... se tu non mi avessi mai amato, io ti avrei lasciata andare. Dovevo già farmi da parte quando c'era Austin ma, non l'ho fatto e non voglio farlo nemmeno adesso ma, tu ci soffri e io sono il colpevole di questa sofferenza...》
Non posso rispondere. Ha perfettamente ragione, su tutto. Tranne la parte del dispiacersi: lui non deve dispiacersi di niente perché da quando c'è lui, sono cambiata e mi piace la nuova Kat, quella che tiene testa alla madre e che combatte per ciò che desidera. Mi piace essere così. Mi ha insegnato a vivere. Il coraggio. La felicità. Il vero amore.
《Non sei la mia sofferenza, Damon! Sono stata attratta da te, dalla prima volta che ti ho visto. Mi sono innamorata. Ti amo. Non fartene una colpa... io ti amo perché... perché non si comanda al cuore e non si dice di amare. Non dispiacerti...》
《E allora? Cosa vuoi fare? Non dico ora ma, quando ritorneremo al college, quindi dopo il ringraziamento...》
Mi ero completamente scordata! Devo incontrare sua madre, cavolo!
《N-non lo so! Damon?!》
《Mmm?》
Si gira a guardarmi e i suoi occhi sono rossi.
《Hai mai provato a combattere?》, chiedo.
《Contro chi? Contro Luis e Vinc? Impossibile, Kat!》
《Diciamolo alla polizia! Questo lo hai fatto?》
《E secondo te non ci ho pensato? Se lo denunciassi, potrebbero risalire anche a me e passerei dei casini... non posso!》
《Facciamo qualcosa, Dio!》, dico in preda al panico. In questa storia, sembra non esserci via di fuga!
《Sono disposto a tutto per stare con te!》, confessa subito dopo.
Non so perché, mi avvicino e lo abbraccio. Un abbraccio, molte volte, parla più di mille baci. Mi stritola, quasi. Morirei volentieri tra le sue braccia.
《Troveremo un modo: te lo prometto!》, sussurra.
Mi sento già molto meglio. Mi stacco e ci sorridiamo. Noto, sul polso, una benda e la guardo stranita. Non mi ero accorta di quella benda, prima.
《Che hai fatto lì?》, dico cercando di toccarla ma, lui si scansa.
《Mi sono bruciato al motore della moto! Sto bene!》
《Dai fammi vedere che te lo disinfetto!》, insisto.
《Kat, è okay! Non sento nemmeno dolore!》, dice alzando le spalle.
《Voglio vederlo comunque! Non ammetto un no, Damon!》, dico porgendogli il palmo della mia mano.
Okay, sembro proprio mia madre, adesso! Sono colpevole, giudice!
Lui sbuffa e poi mi trascina in camera da letto.
《Che ore sono?》, chiede.
《01:00! Perché? Damon che succede? Sei strano, oggi!》
《Non sono... strano! Siediti un attimo!》
Mi siedo accanto a lui.
《È ufficialmente Natale, quindi... posso farti vedere il mio regalo anzi, solo uno dei due!》, dice sorridente.
《C-cosa? Due regali? Ma pensavo che tu non facessi regali!》, esclamo stupita.
《Infatti... Non faccio regali a nessuno ma a te, sì.》
《Non dovevi, davvero! E poi, che c'entra il regalo, adesso? Stavamo parlando di quella benda...》
Ogni secondo, mi sento sempre più confusa.
《Non mi sono bruciato, Kat!》
《Allora? Che hai fatto?》
Mi porge il braccio e lui aggiunge: 《Toglila tu!》
Prendo un leggero strato e inizio a sfilarlo. Quando è completamente andato, mi sento come se il mio cuore avesse preso la rincorsa. Lo ha fatto? Si, lo ha fatto. Sto sognando? No certo che no! Mi sono svegliata 10 minuti fa.
《D-damon! Io. non. so. che. dire.!》, parlo anche a tratti! Perfetto!
《Postesti iniziare con il dirmi se ti piace, magari...》
《Se mi piace? Se mi piace? Ti sei scritto sul braccio "LEI É MIA!" e io dovrei dirti che non mi piace?》
Già. Un tatuaggio. Per me. È dedicato a me.
《È il primo tatuaggio che mi faccio... è bellissimo! Non sapevo che regalarti e alla fine... sono impazzito, lo so!》
Mi alzo e a prendendolo per il collo, lo bacio. Non voglio stare lontana da Damon. Dopo questo, lo amo ancora di più.
Mi siedo su di lui e non intendo togliere le labbra dalle sue.
《È un sì?》, dice con un sorriso da orecchio a orecchio. 《Ti amo tanto, Damon! Ti amo da morire e solo Dio sa quanto mi hai resa felice in questo momento...》
Osservo ancora il braccio e poi bacio il tatuaggio più volte.
《È la pazzia più bella che hai fatto!》, dico ridendo.
《La rifarei altre mille volte, solo per vederti sorridere!》
Mi bacia ancora e proprio, mentre lo fa, un'idea mi balena per la testa.
《Lo voglio anche io!》, esclamo.
《Cosa vuoi?》, dice alzando un sopracciglio.
《Voglio tatuarmi la stessa scritta! Voglio avere anche io una cosa che mi fa pensare a te!》

Noi siamo infinito⭐️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora