Capitolo 56⭐️

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Il ritorno alla villa, grazie a Dio e a tutti i santi, è in moto altrimenti non saprei cosa avrei fatto in una macchina dove si respirava tutto il nostro imbarazzo ma anche, la sofferenza dei nostri volti. Il modo con cui mi sono lasciata toccare da lui, è stato sbagliato ma, non potevo semplicemente allontanarlo da me, come se le sue mani mi facessero ribrezzo poiché non lo erano. Lo ammetto: quel tocco per me era come afrodisiaco ma, non lo ammetterei mai ad alta voce e non lo direi a lui. Non ci siamo baciati, questo è l'importante. Se fosse successo, la tensione tra di noi sarebbe ancora peggio di quella che già scorre nell'aria, soprattutto perché non avrei potuto dargli quello che voleva anzi, desiderava. Probabilmente, io non so se mi sarei fermata e lo dico, perché solo dopo che lui mi ha sfiorata la prima volta dopo tanto tempo, ho sentito quella pazza voglia di sentirlo dentro di me e ho ricordato quanto le sue labbra, siano dannatamente morbide e vogliose allo stesso tempo. Sto delirando! Questa piccola vacanza, è iniziata in questo modo ma, finirà diversamente non appena verrà a conoscenza di un figlio di cui, nessuno dei suoi amici gli ha riferito. Loro hanno mentito ad entrambi in un certo senso ma, so che l'hanno fatto per proteggerci e per non farci soffrire ulteriormente: spero solo che non se la prendi con Ash!
Entriamo in casa e mi stupisco di trovarla deserta. Teoricamente siamo noi in ritardo per il pranzo visto che, sono le due ma è possibile che loro siano ancora fuori?
A Damon sembra non importare molto e sale le scale assorto dai suoi pensieri. Invece, io mi affretto a scrivere un messaggio a Cody per sapere dove si sono cacciati. Mi risponde subito e mi sento una scema per essermi preoccupata di loro.
"Scusaci, ci siamo trattenuti fuori città in un parco molto bello... ritorniamo per cena, promesso! Scusaci, sorellina!
Un bacio. -Cody♡"
Sbuffo sonoramente e penso a quanto sia ruffiano questo ragazzo e come cerchi di persuadermi capendo che, ci riesce benissimo con me. Salgo sopra una volta aver svuotato la borsa e me ne vado in bagno pronta per una doccia bollente con i fiocchi. Inzio a spogliarsi finché la porta si apre e Damon resta con gli occhi puntati sul mio corpo coperto solo dal pezzo di sotto del costume, costringendomi a coprire il mio seno con le braccia. Vorrei dirgli di uscire ma, il suo sguardo puntanto in questo modo su di me, mi intimorisce così tanto da farmi bloccare le parole in gola. Chiude la porta dietro di sé e si avvicina puntando i miei occhi nei suoi. Prende le mie mani e le scosta dolcemente dal mio petto. Mi ammira e io, lo lascio fare. Mi spinge contro il suo corpo e sussulto sentendo quanto è duro.
《Sei la creatura più bella di questa Terra...》, dice a bassa voce con gli occhi che risplendono di una strana luce.
《Se non fosse per Lui, ti avrei già baciata e avrei fatto l'amore con te fino allo sfinimento, in ogni posto di questa maledetta casa... sai quante volte sono entrato in quella stanza dove noi l'abbiamo fatto esattamente tre anni fa, pensando a te? Sai quante volte mi affacciato su quel balcone per osservare la Luna e pensare dove fossi e se, ti fossi dimenticata di me, eh?》, ammette con una voce incrinata e triste. Chiude per un attimo gli occhi per trattenere le lacrime anche se, a me, sono bastate queste due frasi per farmi piangere. Mi appoggio sul suo petto inspirando il suo profumo e lui, mi stringe in un bellissimo abbraccio, posando il mento sul mio capo.
《N-on ti ho mai dimenticato... mai! Anche se avrei voluto dimenticare, non potevo... non p-posso!》, singhiozzo.
Non mi preoccupo nemmeno di essere nuda. Mi ha già vista e non mi importa perché adesso, non stiamo parlando di semplice attrazione fisica ma di sentimenti... amore!
Accarezza la mia schiena per confortarmi ma, improvvisamente, mi sento un vero schifo. Non posso aspettare ancora. Domani mattina partirò presto e, non avrei il coraggio di guardarlo in faccia se prima, non gli dicessi la verità. È suo diritto.
《D-Damon... devo dirti una cosa...》, dico alzandomi easciugo le mie guancie.
《Volevo dirti una cosa molto importante su noi...》
Prende le mani tra le sue, interrompendomi.
《Non adesso, ti prego... ne parliamo dopo?》
《Ascolta, ti prego... sento che se non te lo dico adesso, io...》
《Me lo dici dopo, non c'è nessun problema... io, ti lascio da sola e dopo, se ti va, guardiamo un film vuoi?》
Non dovrei prolungare questa bugia già grossa in sé ma, la serata è ancora lunga e posso ancora aspettare fino a stasera. Annuisco e lui mi scocca un bacio sulla fronte per poi uscire sorridente. Non so come faccia a sorridere: domani saremo di nuovo lontani! Cosa c'è di bello? Sono contenta di ritornare a casa da mio figlio e Austin ma, questi giorni senza Damon, sarebbero stati noiosi e se non ci fossimo incontrati, avrei continuato per il resto della mia vita a tortuarmi per un uomo che, mi aveva abbandonata e mentito. Non era vero. Non ha mai smesso di amarmi e ha appena ammesso, che desidera fare l'amore con me, almeno quanto lo desidero io, per questo mi sento un mostro: non dovrei nemmeno pensare a queste cose! Allontano tutto quando, l'acqua mi bagna il viso e scorre lungo il mio corpo. Sto sbagliando tutto e me rendo perfettamente conto, solo che non si può tornare indietro. Quel che è fatto, è fatto e, di tornare indietro, è impossibile.
*ORE 20:30*
Il rumore della macchina che entra nel parcheggio della grande casa, ci fa sobbalzare. Non stavamo facendo nulla di male anzi, per tutti i film che abbiamo guardato nel più totale silenzio, siamo stati abbracciati tutto il tempo ma, non mi va e penso nemmeno a lui, che i nostri amici pensino altro e li capirei se lo facessero, essendo strano per noi due, stare abbracciati e non fare niente altro di "amichevole". Considerando anche che io sto con Austin... Ci separiamo e mentre lui si accomoda sulla poltrona, io resto seduta sul divano con la coperta tra le gambe. I miei amici, entrano in stanza, tutti con un sorriso sulle labbra. Devono essersi proprio divertiti! Ash che tiene un braccio sulle spalle della moglie e lo stesso è per Neil e Jade mentre, Cody è affiancato da Jeffrey e intrattengono un'accesa conversazione. Appena ci vedono, si bloccano sul posto, tutti scioccata dal fatto che io e Damon ci troviamo nella stessa stanza senza litigare, probabilmente è questo che si aspettavano. Persino Jeffrey ha la bocca socchiusa per la sorpresa... ma la mia cazzo di vita, ormai è pubblicata a tutti? Capisco i miei amici ma, anche l'autista... no!
《Chiudete quella bocca, idioti! Perché sembrate imbambolati?》, interrompe Damon con lo sguardo fisso sulla tv.
《V-voi... cioè... Damon pensavo fossi andato agli allenamenti di box...》, esclama Ash meravigliato.
《Stamattina non ne avevo voglia...》, dice semplicemente alzando le spalle.
《Ehm... volete qualcosa da mangiare? Io e Damon abbiamo ordinato una pizza ma, possiamo ordinarla anche per voi...》, intervengo. 《A-abbiamo già cenato... comunque grazie!》, fa Jade oscillando lo sguardo tra me e Damon.
《Ah, smettetela di fare i cretini, voi...》, si intromette Cody venendo ad abbracciarmi. Si stende sul divano e mi fa segno di salire sulle sue gambe. Faccio come dice e lui mi bacia la guancia.
《Tutto okay, con lui?》, mi sussurra. Annuisco e mi metto comoda su di lui. 《Mi pare di non essermi presentato come si deve: io sono Cody!》, dice allungando la mano verso di Damon. Con sguardo truce, lui la stringe ma, Cody non demorde e continua a manterene quel suo sorrisetto impertinete: che bambino!
《Voi che volete fare? Guardate il film con noi o aspettate il bus in piedi?》, chiede sarcasticamente agli altri. Jeffrey ci saluta e ci congenda. Ash e Grace si rintanano nella loro stanza, a fare chissà cosa; Jade e Neil ci fanno compagnia e guardano il film con noi. Quando suonano al campanello, Damon si alza prontamente, come se non vedesse l'ora di farlo e va a prendere le pizze che, emanano un buonissimo odore. Apro la mia e mentre addento la prima fetta, vedo Cody guardare la pizza con occhi a cuoricino. Lo dico io che questo è un bambino intrappolato nel corpo di una ventitreenne. Continuo a mangiare facendo finta di non essermene accorto e, al terzo boccone, lui mi sposta la mano e la fetta, mi arriva dritta in faccia sporcadomi il naso di pomodoro.
《Ma sei impazzito?》, dico ridendo. 《Sei una stronza... sai quanto mi fa impazzire la pizza e tu la mangi di gusto senza farmela nemmeno assaggiare!》, brontolo come... indovinate? Come un bambino! Io sorrido e gli spalmo un po' di pomodoro sul naso.
《Ora siamo pari... mangia, piccolo!》, dico imboccandolo e poi, continua a mangiarla.
《Non sono piccolo, piccola!》, dice stuzzicandomi.
Rido ancora e, il mio sguardo si sposta per un momento e pesco Damon ad osservarci con la coda dell'occhio ma, distoglie subito gli occhi. Ha la mascella contratta e stringe i braccioli della poltrona tra le mani. Che sia geloso? Ma no, non avrebbe senso...
Si alza d'un tratto riportando la nostra attenzione e su di lui.
《Scusate... sono stanco e credo che, andrò a riposarmi... notte a tutti!》, dice prima di scomparire. Lo seguo con lo sguardo e lui mi lancia un'occhiata prima di percorrere la rampa di scala.
《Geloso, eh?》, dice Jade.
《No! Non credo... emh, scusate ma, anche io voglio andare a riposare perché domani parto presto! Notte a tutti!》, dico baciando ognuno di loro con un bacio sulla guancia. Salgo al piano di sopra e, la voglia di bussare alla sua camera è tanta ma, non ce la faccio. Ho deciso che, gli lascerò una lettera prima di partire... già, sono una vigliacca ma, ho capito di non riuscire a guardarlo e a parlare di mio... nostro figlio. Si arrabbierà ma, almeno io non sarò lì. Non lo sopporterei...
Vado nella mia camera e, una volta sistemate le mie cose in valigia, prendo un figlio bianco e inizio a scrivere. Le parole escono fuori da sole e il mio scrivere, non si ferma fino alla fine della lettera. Al punto che, mette una fine. Sospiro ripiegando il foglio e poggiandolo sulla valigia, proprio in bella vista per non scordarmene domani mattina. Spengo la luce e mando la buonanotte ad Austin e mi infilo nel letto, sperando di riuscire a dormire e a non pensare alla mia imminente partenza.
Dopo una buona mezz'ora sento la porta della mia camera, schiudersi ma, faccio finta di dormire. Riconoscerei il suo profumo anche a chilometri di distanza. Inspiro profondamente e il letto, si piega per il suo peso. Mi circonda  la vita con il suo braccio e mi bacia sul collo.
《Voglio passare questa notte con te... l'ultima notte e forse non ti rivedrò più, amore mio... Mi dispiace per prima! Questa giornata mi ha fatto sorridere anche perché solo a guardarti, i miei occhi si illuminano... sai perché? Perché ti amo. Non amerò mai nessuno come amo te. Mai! Tu sei l'unica... Buonanotte amore mio!》
Una lacrima scende incontrastata e posso scommettere che lui, sapeva benissimo che fossi sveglia. Mi conosce troppo bene.
"Ti amo", mi pare di aver sibilato, poco orima di chiudere gli occhi e rilassarmi tra le sue braccia. Mi sento bene. Mi sento veramente bene e questo, è solo perché c'è lui. Non importa dove sono e perché sono qui: se c'è lui, tutto è sempre stato più bello!

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