POV'S DAMON
《Che regali a Kat?》, mi domanda Neil, affiancandomi. Sfrego tra loro i palmi delle mani e poi li infilo in tasca.
《Non lo so... tu, invece?》, dico con un cenno.
《Jade desiderava una borsa molto particolare che non si poteva permettere così, gliel'ho presa... magari puoi prendere anche tu una cosa del genere a Kat!》
《No, lei non è quel tipo di ragazza. Non le interessano i vestiti o le borse: voglio regalargli qualcosa di unico ma, non so cosa.》
《Mh... la vedo complicata, amico! Quando glielo comprerai? Domani è già Natale!》, esclama.
《Lo so! Vado a prendere quelle due e poi esco, infatti!》
《Kat si chiederà dove vai.》
《E tu, le risponderai che dovevo comperare un pezzo per la mia macchina che a Boston non trovavo! Risolto il problema...》, dico stufo.
《Come vuoi! Dove sono andati quei due?》
Mi fermo in sua corrispondenza e guardo in avanti e di lato a noi.
《Ah, Damon! Sono lì dentro!》, mi indica Neil. È un negozietto molto costoso, solo dalla vetrina e da fuori, si vede Ash che chiede qualcosa alla commessa. Scommetto che sta comprando il regalo a Kat e io, sono qua a parlare con sto coglione, con le mani in mano. Odio ammetterlo ma, lui è migliore di me, in ogni senso. Sa sempre cosa dire e cosa fare e, il suo essere così perfettino, mi ricorda parecchio Kat. Tra loro due però, c'è una bella differenza: la mia Kat, nasconde a tutti, il suo essere così assorta dalle avventure, non è la santarellina che ho visto il primo giorno quando l'ho vista, per niente e me lo dimostra sempre, soprattutto quando cerca di resistermi. Lo vuole anche lei e so anche le piace quando le dico cose sporche. Questa è la Kat che conosco io.
《Neil, so cosa prendere a Kat!》, dico soddisfatto delle piccola riflessione nella mia testa. Sono un fottuto genio.
《Perfetto! Pomeriggio le porto da qualche parte così Kat non si insospettisce!》, dice alzando le spalla in modo evidente.
《Grazie, amico!》, affermo dando gli una pacca sulla spalla e lui mi sorride.
《Signori e signori, noi abbiamo concluso! Albero preso, luci prese e mi pare che come regali siamo apposto. No, Damon?》
Rompiscatole. 《Tutto fatto! Vado a prendere Kat e Jade e ritorniamo!》, esclamo con un sorriso falso.
Raggiungo l'auto e prima di mettere in moto, invio un messaggio a Kat per avvertirla che sto arrivando.
Mi doveva scrivere lei ma, sento già la sua mancanza e mi piace molto di più la sua compagnia invece di stare con un amico stronzo, un cugino rompipalle e uno che cerca di rifilarsi la ragazza che amo. Dirlo, mi sa sempre uno strano effetto ma poi, mi rendo conto che ne vale la pena: l'unica ragazza a cui l'ho detto é lei e nessuna ragazza sentirà dalla mia voce il mio "Ti amo".
POV'S KATY
《Sai dove ci porta Ash, domani?》, chiede la mia amica uscendo dal centro commerciale.
《Penso che prima ceneremo a casa e poi, in piazza, si festeggia in grande. Andremo lì a vedere i fuochi d'artificio, credo!》, dico spulciando nella borsa per chiamare Damon.
《Quando arriva Damon? Mi fanno male le braccia per tutte queste buste!》, si lamenta. Rido tra me e me.
《Qualcuno ha fatto il mio nome?》
Alzo la testa e Damon, vestito con i suoi soliti jeans calati sui fianchi e con il cavallo basso, viene verso di noi. Cazzo, quanto é bello! 《Ei, come mai...》
Mette una mano dietro la mia schiena e fa combaciare le nostre labbra. Amo e dico amo, quando fa così. Gli getto le braccia al collo e lui mi stringe caldamente.
《Mi mancavi!》, dice sottovoce.
《Si vede! Non ti ho nemmeno scritto: come sapevi che saremmo uscite a quest'ora?》
《Non lo sapevo! Sono venuto e basta!》
Gli sorrido e poi lo bacio ancora. Non avrò mai abbastanza di sentire il dolce sapore delle sue labbra sulle mie.
Un colpo di tosse, ci fa separare.
《Siete davvero disgustosi! Damon rendi utile e prendi queste buste: sento che le braccia potrebbero cader da un momento all'altro!》, quasi lo rimprovera Jade.
《Poverina!》
Prende le buste in mano e ci fa strada fino all'auto. Salgo avanti con lui e Jade dietro.
《Avete trovato tutto?》, gli chiedo.
《Certo! Voi oggi uscite con Nate e gli altri!》
《Perché dici "uscite"? Tu non vieni?》, domando.
《Ehm... io devo comprare un pezzo per la mia auto che non riesco a trovare a Boston! Ash mi ha consigliato un buon posto!》, dice stringendo il volante in un modo molto strano, diverso dal solito. 《Sicuro che sia per questo?》
《Ovvio! Voi usciti e divertitevi che io ritorno per le 19:00 oppure vi raggiungo se non siete ancora tornati, okay?》, dice intrecciando la mano con la sua.
《D'accordo!》, dico sorridente.
Qui gatta ci cova. So com'é Damon e sapendo quanto è geloso, davvero mi lascerebbe con gli altri ma soprattutto con Adam? O forse non ci ha pensato? Oppure sono paranoica e lui deve prendere solo questa santo pezzo per la sua auto?
L'unica cosa che so è che non mi ha detto qualcosa: è troppo nervoso! Mi giro verso Jade che fissa anche lei Damon, confusa e poi nega con la testa che non sa nulla. Sospiro e butto la testa sul sedile, esasperata da questo mal di testa che incombe da questa mattina su di me. La prima cosa che farò è togliere questi jeans stretti, messi solo perché Damon li adora. Dice che sono comodi: si, comodi a risaltare il mio culo e comodi per lui che può vederlo.
Finalmente a casa, corro in camera per indossare una gonna e conservare le cose nell'armadio. Per poi nascondere il regalo di Damon. Non so se gli piacerà ma, spero di sì. Su certi punti, anche quelli più banali, non lo conosco ancora.
《Amore, vieni un attimo qui?》, chiede Damon dal bagno. Ho un colpo al cuore ogni volta che lo dice.
Lo raggiungo e lo vedo abbastanza preso ad indossare una camicia e a fare il nodo alla cravatta.
《Che combini?》, dico ridendo.
《Sicuramente domani non posso uscire con le solite magliette quindi, mi sto provando questa camicia! Era chiusa nel mio armadio da un sacco di tempo e menomale che l'ho portata!》, esclama.
《Lascia fare a me!》, dico prendendo la cravatta tra le mani.
《Dove hai imparato? Intendo, come fai a saperlo fare se eravate solo donne in famiglia...》
《Sai, Stephan andava spesso a delle cene importanti o a qualche ricevimento ma, mi ricordo che ho imparato alla festa dei suoi 18 anni. La madre non c'era e io, per fargli il nodo alla cravatta, ho dovuto vedere un tutorial su internet... le risate che ci siamo fatti perché non mi usciva quel cavolo di nodo...》, dico ripensando a quel giorno. Sembrano passati chissà quanti anni ma, in realtà sono solo due. 《Ti manca?》
《Cosa?》, chiedo guardando nei suoi occhi.
Sono dilatati e adesso, sono neri come la pece. 《La tua vita. Tua madre, la tua casa, Stephan... ti mancano?》
《La mia vita è questa ora, Damon. Non ritorno indietro: mia madre non mi capisce e Stephan, in realtà... mi manca ma, non lui, il nostro rapporto. Era bello, come fratello e sorella! Capisci?》
《Si... te l'ho chiesto perché mentre mi raccontavi, i tuoi occhi si sono illuminati... sembravi felice!》
《Io sono felice! Lo sono sempre quando sto con te! Non mi serve uno Stephan o nessun altro se ci sei tu...》, dico arrossendo.
《Ti amo così tanto, dolcezza!》, dice accarezzandomi le labbra. Appoggia la fronte sulla mia e mi bacia sulla punta del naso e sulla bocca. È un bacio bellissimo che rispecchia tutto quello che proviamo.
《Ho finito!》, dico staccandomi senza fiato. Sorride e si volta a guardarsi allo specchio.
《Perché non ti compri una camicia nuova? Questa ti stringe!》, gli consiglio.
《Perché non me la compri tu?》
《Posso davvero comprartela io?》
《Certo! Mi piacerà di sicuro...》, dice ammiccando.
《Ti amo. Ti amo. Ti amo.》, affermo saltandogli sulle spalle.
《Ei ei, scimmietta scendi giù!》, dice ridendo.
《Non penso proprio!》, dico tempestandogli le guance di baci.
《E non è valido, tu là sopra puoi baciarmi e io no!》, dice mettendo il broncio.
《Puoi fare altro però...》
Gli prendo la mano e la faccio scorrere fino a sotto lo strato della gonna.
《Hai ragione, così va meglio...》
Gli prendo il viso e inizio a baciarlo con insistenza anche se per lui è più difficile. Gli sbottono la camicia e gli accarezzo l'addome.
《D-dobbiamo scendere a mangiare!》, dico tra un bacio e l'altro.
《Allora... p-perché mi sbottoni la camicia?》
《Perché mi piace toccarti!》, biasbico.
《Quanto sei sporca!》, esclama ridendo.
《Ho imparato dal migliore...》
__________________________
《Io esco ragazzi, ci sentiamo dopo!》 , afferma Damon prendendo le chiavi dalla mano di mio cugino.
《Ciao, amore!》, dice baciandomi.
《E separatevi cinque minuti!》, si lamenta Ash.
《Geloso, il cuginetto?》, dice ridendo.
《È mia cugina, bello! Semmai tu sei geloso!》, lo colpisce Ash.
《Convinto... a dopo!》, dice sfrecciano fuori.
Dimenticavo! Corro fuori casa e e lo blocco proprio mentre apre l'auto.
Lo abbraccio, baciandolo e lui sorride.
《Dimenticavo : ti amo!》
《Anche io!》